aveva comprato dalla AT\&T) al consorzio X/Open che iniziò a pubblicare le sue
specifiche sotto il nome di \textit{Single UNIX Specification}, l'ultima
versione di Spec 1170 diventò così la prima versione delle \textit{Single UNIX
- Specification}, più comunemente nota come \textit{Unix 95}.
+ Specification}, SUSv2, più comunemente nota come \textit{Unix 95}.
\subsection{Gli standard UNIX -- Open Group}
alla costituzione dell'Open Group, un consorzio internazionale che raccoglie
produttori, utenti industriali, entità accademiche e governative.
-Nel 1997 fu annunciata la seconda versione delle \textit{Single UNIX
- Specification}, che portava le interfacce specificate a 1434 (e a 3030 per
-le stazioni grafiche, comprendendo pure la definizione di CDE che richiede sia
-X11 che Motif). La conformità a questa versione permette l'uso del nome
-\textit{Unix 98}, usato spesso anche per riferirsi allo standard.
-
-
-\subsection{Il comportamento standard del \cmd{gcc}}
-\label{sec:intro_gcc}
-
+Attualmente il consorzio è detentore del marchio depositato Unix, e prosegue
+il lavoro di standardizzazione delle varie implementazioni, rilasciando
+periodicamente nuove specifiche e strumenti per la verifica della conformità
+alle stesse.
+Nel 1997 fu annunciata la seconda versione delle \textit{Single UNIX
+ Specification}, nota con la sigla SUSv2, in queste versione le interfacce
+specificate salgono a 1434 (e 3030 se si considerano le stazioni di lavoro
+grafiche, per le quali sono inserite pure le interfacce usate da CDE che
+richiede sia X11 che Motif). La conformità a questa versione permette l'uso
+del nome \textit{Unix 98}, usato spesso anche per riferirsi allo standard.
\subsection{Lo ``standard'' BSD}
+\subsection{Il comportamento standard del \cmd{gcc}}
+\label{sec:intro_gcc}
+\subsection{Gli standard nelle \acr{glibc}}
+\label{sec:intro_glibc_std}
-\subsection{Prototipi e puntatori}
-\label{sec:intro_function}
-\subsection{Tipi di dati primitivi}
+\subsection{Gli standard di Linux}
\label{sec:intro_data_types}