Questo significa che la realizzazione di un link è immediata in quanto uno
stesso file può avere tanti nomi diversi allo stesso tempo, dati da
-altrettante diverse associazioni allo stesso inode; si noti poi che nessuno di
-questi nomi viene ad assumere una particolare preferenza o originalità
-rispetto agli altri.
-
-Per aggiungere un nome ad un inode si utilizza la funzione \func{link}; si
-suole chiamare questo tipo di associazione un collegamento diretto (o
-\textit{hard link}). Il prototipo della funzione e le sue caratteristiche
-principali, come risultano dalla pagina di manuale, sono le seguenti:
+altrettante diverse associazioni allo stesso inode\index{inode}; si noti poi
+che nessuno di questi nomi viene ad assumere una particolare preferenza o
+originalità rispetto agli altri.
+
+Per aggiungere un nome ad un inode\index{inode} si utilizza la funzione
+\func{link}; si suole chiamare questo tipo di associazione un collegamento
+diretto (o \textit{hard link}). Il prototipo della funzione e le sue
+caratteristiche principali, come risultano dalla pagina di manuale, sono le
+seguenti:
\begin{prototype}{unistd.h}
{int link(const char *oldpath, const char *newpath)}
Crea un nuovo collegamento diretto al file indicato da \var{oldpath}
numero massimo è specificato dalla variabile \const{LINK\_MAX}, vedi
\secref{sec:sys_limits}).
\end{errlist}
- ed inoltre \const{EACCES}, \const{ENAMETOOLONG}, \const{ENOTDIR},
- \const{EFAULT}, \const{ENOMEM}, \const{EROFS}, \const{ELOOP},
- \const{ENOSPC}, \const{EIO}.}
+ ed inoltre \errval{EACCES}, \errval{ENAMETOOLONG}, \errval{ENOTDIR},
+ \errval{EFAULT}, \errval{ENOMEM}, \errval{EROFS}, \errval{ELOOP},
+ \errval{ENOSPC}, \errval{EIO}.}
\end{prototype}
La creazione di un nuovo collegamento diretto non copia il contenuto del file,
suo prototipo è il seguente:
\begin{prototype}{unistd.h}{int unlink(const char *pathname)}
Cancella il nome specificato dal pathname nella relativa directory e
- decrementa il numero di riferimenti nel relativo inode. Nel caso di link
- simbolico cancella il link simbolico; nel caso di socket, fifo o file di
- dispositivo rimuove il nome, ma come per i file i processi che hanno aperto
- uno di questi oggetti possono continuare ad utilizzarlo.
+ decrementa il numero di riferimenti nel relativo inode\index{inode}. Nel
+ caso di link simbolico cancella il link simbolico; nel caso di
+ socket\index{socket}, fifo o file di dispositivo\index{file!di dispositivo}
+ rimuove il nome, ma come per i file i processi che hanno aperto uno di
+ questi oggetti possono continuare ad utilizzarlo.
\bodydesc{La funzione restituisce zero in caso di successo e -1 per un
errore, nel qual caso il file non viene toccato. La variabile
lettura.
\item[\errcode{EISDIR}] \var{pathname} fa riferimento a una directory.
\end{errlist}
- ed inoltre: \const{EACCES}, \const{EFAULT}, \const{ENOENT}, \const{ENOTDIR},
- \const{ENOMEM}, \const{EROFS}, \const{ELOOP}, \const{EIO}.}
+ ed inoltre: \errval{EACCES}, \errval{EFAULT}, \errval{ENOENT},
+ \errval{ENOTDIR}, \errval{ENOMEM}, \errval{EROFS}, \errval{ELOOP},
+ \errval{EIO}.}
\end{prototype}
Per cancellare una voce in una directory è necessario avere il permesso di
proprietari del file o proprietari della directory (o root, per cui nessuna
delle restrizioni è applicata).
-Una delle caratteristiche di queste funzioni è che la creazione/rimozione
-del nome dalla directory e l'incremento/decremento del numero di riferimenti
-nell'inode devono essere effettuati in maniera atomica (si veda
+Una delle caratteristiche di queste funzioni è che la creazione/rimozione del
+nome dalla directory e l'incremento/decremento del numero di riferimenti
+nell'inode\index{inode} devono essere effettuati in maniera atomica (si veda
\secref{sec:proc_atom_oper}) senza possibili interruzioni fra le due
operazioni. Per questo entrambe queste funzioni sono realizzate tramite una
singola system call.
Si ricordi infine che il file non viene eliminato dal disco fintanto che tutti
i riferimenti ad esso sono stati cancellati: solo quando il \textit{link
- count} mantenuto nell'inode diventa zero lo spazio occupato viene rimosso. A
-questo però si aggiunge un'altra condizione, e cioè che non ci siano processi
-che abbiano detto file aperto.
+ count} mantenuto nell'inode\index{inode} diventa zero lo spazio occupato
+viene rimosso. A questo però si aggiunge un'altra condizione, e cioè che non
+ci siano processi che abbiano detto file aperto.
Questa proprietà viene spesso usata per essere sicuri di non lasciare file
temporanei su disco in caso di crash dei programmi; la tecnica è quella di
errore, nel qual caso il file non viene toccato. La variabile
\var{errno} viene impostata secondo i seguenti codici di errore:
\begin{errlist}
- \item[\errcode{EISDIR}] \var{newpath} è una directory mentre \var{oldpath} non
- è una directory.
+ \item[\errcode{EISDIR}] \var{newpath} è una directory mentre \var{oldpath}
+ non è una directory.
\item[\errcode{EXDEV}] \var{oldpath} e \var{newpath} non sono sullo stesso
filesystem.
\item[\errcode{ENOTEMPTY}] \var{newpath} è una directory già esistente e non
o \var{oldpath} è una directory e \var{newpath} esiste e non è una
directory.
\end{errlist}
- ed inoltre \const{EACCESS}, \const{EPERM}, \const{EMLINK}, \const{ENOENT},
- \const{ENOMEM}, \const{EROFS}, \const{ELOOP} e \const{ENOSPC}.}
+ ed inoltre \errval{EACCES}, \errval{EPERM}, \errval{EMLINK},
+ \errval{ENOENT}, \errval{ENOMEM}, \errval{EROFS}, \errval{ELOOP} e
+ \errval{ENOSPC}.}
\end{prototype}
Il comportamento della funzione è diverso a seconda che si voglia rinominare
\label{sec:file_symlink}
Come abbiamo visto in \secref{sec:file_link} la funzione \func{link} crea
-riferimenti agli inodes, pertanto può funzionare soltanto per file che
-risiedono sullo stesso filesystem e solo per un filesystem di tipo Unix.
+riferimenti agli inode\index{inode}, pertanto può funzionare soltanto per file
+che risiedono sullo stesso filesystem e solo per un filesystem di tipo Unix.
Inoltre abbiamo visto che in Linux non è consentito eseguire un link diretto
ad una directory.
\item[\errcode{EROFS}] \param{newpath} è su un filesystem montato in sola
lettura.
\end{errlist}
- ed inoltre \const{EFAULT}, \const{EACCES}, \const{ENAMETOOLONG},
- \const{ENOTDIR}, \const{ENOMEM}, \const{ELOOP}, \const{ENOSPC} e
- \const{EIO}.}
+ ed inoltre \errval{EFAULT}, \errval{EACCES}, \errval{ENAMETOOLONG},
+ \errval{ENOTDIR}, \errval{ENOMEM}, \errval{ELOOP}, \errval{ENOSPC} e
+ \errval{EIO}.}
\end{prototype}
Si tenga presente che la funzione non effettua nessun controllo sull'esistenza
\item[\errcode{EINVAL}] \param{path} non è un link simbolico o \param{size}
non è positiva.
\end{errlist}
- ed inoltre \const{ENOTDIR}, \const{ENAMETOOLONG}, \const{ENOENT},
- \const{EACCES}, \const{ELOOP}, \const{EIO}, \const{EFAULT} e
- \const{ENOMEM}.}
+ ed inoltre \errval{ENOTDIR}, \errval{ENAMETOOLONG}, \errval{ENOENT},
+ \errval{EACCES}, \errval{ELOOP}, \errval{EIO}, \errval{EFAULT} e
+ \errval{ENOMEM}.}
\end{prototype}
La funzione apre il link simbolico, ne legge il contenuto, lo scrive nel
\bodydesc{La funzione restituisce zero in caso di successo e -1 per un
errore, nel qual caso \var{errno} assumerà i valori:
\begin{errlist}
- \item[\errcode{EEXIST}] Un file (o una directory) con quel nome esiste di già.
- \item[\errcode{EACCESS}]
+ \item[\errcode{EEXIST}] Un file (o una directory) con quel nome esiste di
+ già.
+ \item[\errcode{EACCES}]
Non c'è il permesso di scrittura per la directory in cui si vuole inserire
la nuova directory.
- \item[\errcode{EMLINK}] La directory in cui si vuole creare la nuova directory
- contiene troppi file. Sotto Linux questo normalmente non avviene perché il
- filesystem standard consente la creazione di un numero di file maggiore di
- quelli che possono essere contenuti nel disco, ma potendo avere a che
- fare anche con filesystem di altri sistemi questo errore può presentarsi.
+ \item[\errcode{EMLINK}] La directory in cui si vuole creare la nuova
+ directory contiene troppi file. Sotto Linux questo normalmente non avviene
+ perché il filesystem standard consente la creazione di un numero di file
+ maggiore di quelli che possono essere contenuti nel disco, ma potendo
+ avere a che fare anche con filesystem di altri sistemi questo errore può
+ presentarsi.
\item[\errcode{ENOSPC}] Non c'è abbastanza spazio sul file system per creare
la nuova directory o si è esaurita la quota disco dell'utente.
\end{errlist}
- ed inoltre anche \const{EPERM}, \const{EFAULT}, \const{ENAMETOOLONG},
- \const{ENOENT}, \const{ENOTDIR}, \const{ENOMEM}, \const{ELOOP},
- \const{EROFS}.}
+ ed inoltre anche \errval{EPERM}, \errval{EFAULT}, \errval{ENAMETOOLONG},
+ \errval{ENOENT}, \errval{ENOTDIR}, \errval{ENOMEM}, \errval{ELOOP},
+ \errval{EROFS}.}
\end{prototype}
La funzione crea una nuova directory vuota (che contiene solo le due voci
directory, oppure la directory che contiene \var{dirname} ha lo sticky bit
impostato e l'userid effettivo del processo non corrisponde al
proprietario della directory.
- \item[\errcode{EACCESS}] Non c'è il permesso di scrittura per la directory che
- contiene la directory che si vuole cancellare, o non c'è il permesso di
- attraversare (esecuzione) una delle directory specificate in
+ \item[\errcode{EACCES}] Non c'è il permesso di scrittura per la directory
+ che contiene la directory che si vuole cancellare, o non c'è il permesso
+ di attraversare (esecuzione) una delle directory specificate in
\var{dirname}.
\item[\errcode{EBUSY}] La directory specificata è la directory di lavoro o la
radice di qualche processo.
\item[\errcode{ENOTEMPTY}] La directory non è vuota.
\end{errlist}
- ed inoltre anche \const{EFAULT}, \const{ENAMETOOLONG}, \const{ENOENT},
- \const{ENOTDIR}, \const{ENOMEM}, \const{ELOOP}, \const{EROFS}.}
+ ed inoltre anche \errval{EFAULT}, \errval{ENAMETOOLONG}, \errval{ENOENT},
+ \errval{ENOTDIR}, \errval{ENOMEM}, \errval{ELOOP}, \errval{EROFS}.}
\end{prototype}
La modalità con cui avviene la cancellazione è analoga a quella di
-\func{unlink}: fintanto che il numero di link all'inode della directory non
-diventa nullo e nessun processo ha la directory aperta lo spazio occupato su
-disco non viene rilasciato. Se un processo ha la directory aperta la funzione
-rimuove il link all'inode e nel caso sia l'ultimo, pure le voci standard
-\file{.} e \file{..}, a questo punto il kernel non consentirà di creare più
-nuovi file nella directory.
+\func{unlink}: fintanto che il numero di link all'inode\index{inode} della
+directory non diventa nullo e nessun processo ha la directory aperta lo spazio
+occupato su disco non viene rilasciato. Se un processo ha la directory aperta
+la funzione rimuove il link all'inode\index{inode} e nel caso sia l'ultimo,
+pure le voci standard \file{.} e \file{..}, a questo punto il kernel non
+consentirà di creare più nuovi file nella directory.
\subsection{La creazione di file speciali}
Finora abbiamo parlato esclusivamente di file, directory e link simbolici; in
\secref{sec:file_file_types} abbiamo visto però che il sistema prevede pure
-degli altri tipi di file speciali, come i file di dispositivo e le fifo (i
-socket sono un caso a parte, che vedremo in \capref{cha:socket_intro}).
+degli altri tipi di file speciali, come i file di dispositivo
+\index{file!di dispositivo}
+e le fifo (i socket\index{socket} sono un caso a parte, che
+vedremo in \capref{cha:socket_intro}).
La manipolazione delle caratteristiche di questi file e la loro cancellazione
può essere effettuata con le stesse funzioni che operano sui file regolari; ma
o un dipositivo.
\item[\errcode{EEXIST}] \param{pathname} esiste già o è un link simbolico.
\end{errlist}
- ed inoltre anche \const{EFAULT}, \const{EACCESS}, \const{ENAMETOOLONG},
- \const{ENOENT}, \const{ENOTDIR}, \const{ENOMEM}, \const{ELOOP},
- \const{ENOSPC}, \const{EROFS}.}
+ ed inoltre anche \errval{EFAULT}, \errval{EACCES}, \errval{ENAMETOOLONG},
+ \errval{ENOENT}, \errval{ENOTDIR}, \errval{ENOMEM}, \errval{ELOOP},
+ \errval{ENOSPC}, \errval{EROFS}.}
\end{functions}
La funzione permette di creare un file speciale, ma si può usare anche per
codici di errore.} l'uso per la creazione di una fifo è consentito anche
agli utenti normali.
-I nuovi inode creati con \func{mknod} apparterranno al proprietario e al
-gruppo del processo che li ha creati, a meno che non si sia attivato il bit
-\acr{sgid} per la directory o sia stata attivata la semantica BSD per il
-filesystem (si veda \secref{sec:file_ownership}) in cui si va a creare
-l'inode.
+I nuovi inode\index{inode} creati con \func{mknod} apparterranno al
+proprietario e al gruppo del processo che li ha creati, a meno che non si sia
+attivato il bit \acr{sgid} per la directory o sia stata attivata la semantica
+BSD per il filesystem (si veda \secref{sec:file_ownership}) in cui si va a
+creare l'inode\index{inode}.
Per creare una fifo (un file speciale, su cui torneremo in dettaglio in
\secref{sec:ipc_named_pipe}) lo standard POSIX specifica l'uso della funzione
\funcdecl{int mkfifo(const char *pathname, mode\_t mode)} Crea una fifo.
\bodydesc{La funzione restituisce zero in caso di successo e -1 per un
- errore, nel qual caso \var{errno} assumerà i valori \const{EACCESS},
- \const{EEXIST}, \const{ENAMETOOLONG}, \const{ENOENT}, \const{ENOSPC},
- \const{ENOTDIR} e \const{EROFS}.}
+ errore, nel qual caso \var{errno} assumerà i valori \errval{EACCES},
+ \errval{EEXIST}, \errval{ENAMETOOLONG}, \errval{ENOENT}, \errval{ENOSPC},
+ \errval{ENOTDIR} e \errval{EROFS}.}
\end{functions}
\noindent come per \func{mknod} il file \param{pathname} non deve esistere
(neanche come link simbolico); al solito i permessi specificati da
\secref{sec:proc_fork}), la directory corrente della shell diventa anche la
directory corrente di qualunque comando da essa lanciato.
-In genere il kernel tiene traccia per ciascun processo dell'inode della
-directory di lavoro corrente, per ottenere il pathname occorre usare una
-apposita funzione di libreria, \func{getcwd}, il cui prototipo è:
+In genere il kernel tiene traccia per ciascun processo dell'inode\index{inode}
+della directory di lavoro corrente, per ottenere il pathname occorre usare una
+apposita funzione di libreria, \func{getcwd}, il cui prototipo è:
\begin{prototype}{unistd.h}{char *getcwd(char *buffer, size\_t size)}
Restituisce il filename completo della directory di lavoro corrente nella
stringa puntata da \var{buffer}, che deve essere precedentemente
è nullo.
\item[\errcode{ERANGE}] L'argomento \var{size} è più piccolo della
lunghezza del pathname.
- \item[\errcode{EACCESS}] Manca il permesso di lettura o di ricerca su uno dei
+ \item[\errcode{EACCES}] Manca il permesso di lettura o di ricerca su uno dei
componenti del pathname (cioè su una delle directory superiori alla
corrente).
\end{errlist}}
nel qual caso \var{errno} assumerà i valori:
\begin{errlist}
\item[\errcode{ENOTDIR}] Non si è specificata una directory.
- \item[\errcode{EACCESS}] Manca il permesso di ricerca su uno dei componenti di
- \param{path}.
+ \item[\errcode{EACCES}] Manca il permesso di ricerca su uno dei componenti
+ di \param{path}.
\end{errlist}
- ed inoltre \const{EFAULT}, \const{ENAMETOOLONG}, \const{ENOENT},
- \const{ENOMEM}, \const{ELOOP} e \const{EIO}.}
+ ed inoltre \errval{EFAULT}, \errval{ENAMETOOLONG}, \errval{ENOENT},
+ \errval{ENOMEM}, \errval{ELOOP} e \errval{EIO}.}
\end{prototype}
\noindent ed ovviamente \param{pathname} deve indicare una directory per la
quale si hanno i permessi di accesso.
pathname.
\bodydesc{La funzione restituisce zero in caso di successo e -1 per un
- errore, in caso di errore \var{errno} assumerà i valori \const{EBADF} o
- \const{EACCES}.}
+ errore, in caso di errore \var{errno} assumerà i valori \errval{EBADF} o
+ \errval{EACCES}.}
\end{prototype}
\noindent anche in questo caso \param{fd} deve essere un file descriptor
valido che fa riferimento ad una directory. Inoltre l'unico errore di accesso
-possibile (tutti gli altri sarebbero occorsi all'apertura di \func{fd}), è
+possibile (tutti gli altri sarebbero occorsi all'apertura di \param{fd}), è
quello in cui il processo non ha il permesso di accesso alla directory
specificata da \param{fd}.
\bodydesc{La funzione ritorna il puntatore alla stringa con il nome o
\val{NULL} in caso di fallimento, \var{errno} viene impostata a
- \const{ENOMEM} qualora fallisca l'allocazione della stringa.}
+ \errval{ENOMEM} qualora fallisca l'allocazione della stringa.}
\end{prototype}
La funzione alloca con \code{malloc} la stringa in cui restituisce il nome,
\item[\errcode{EINTR}] La funzione è stata interrotta da un segnale.
\item[\errcode{EEXIST}] Non è stato possibile generare un nome univoco.
\end{errlist}
- ed inoltre \const{EFAULT}, \const{EMFILE}, \const{ENFILE}, \const{ENOSPC},
- \const{EROFS} e \const{EACCESS}.}
+ ed inoltre \errval{EFAULT}, \errval{EMFILE}, \errval{ENFILE},
+ \errval{ENOSPC}, \errval{EROFS} e \errval{EACCES}.}
\end{prototype}
\noindent essa restituisce direttamente uno stream già aperto (in modalità
\code{r+b}, si veda \secref{sec:file_fopen}) e pronto per l'uso, che viene
\section{La manipolazione delle caratteristiche dei files}
\label{sec:file_infos}
-Come spiegato in \secref{sec:file_filesystem} tutte le informazioni
-generali relative alle caratteristiche di ciascun file, a partire dalle
-informazioni relative al controllo di accesso, sono mantenute nell'inode.
+Come spiegato in \secref{sec:file_filesystem} tutte le informazioni generali
+relative alle caratteristiche di ciascun file, a partire dalle informazioni
+relative al controllo di accesso, sono mantenute nell'inode\index{inode}.
Vedremo in questa sezione come sia possibile leggere tutte queste informazioni
usando la funzione \func{stat}, che permette l'accesso a tutti i dati
-memorizzati nell'inode; esamineremo poi le varie funzioni usate per manipolare
-tutte queste informazioni (eccetto quelle che riguardano la gestione del
-controllo di accesso, trattate in in \secref{sec:file_access_control}).
+memorizzati nell'inode\index{inode}; esamineremo poi le varie funzioni usate
+per manipolare tutte queste informazioni (eccetto quelle che riguardano la
+gestione del controllo di accesso, trattate in in
+\secref{sec:file_access_control}).
\subsection{Le funzioni \func{stat}, \func{fstat} e \func{lstat}}
descriptor \var{filedes}.
\bodydesc{Le funzioni restituiscono 0 in caso di successo e -1 per un
- errore, nel qual caso \var{errno} assumerà uno dei valori: \const{EBADF},
- \const{ENOENT}, \const{ENOTDIR}, \const{ELOOP}, \const{EFAULT},
- \const{EACCESS}, \const{ENOMEM}, \const{ENAMETOOLONG}.}
+ errore, nel qual caso \var{errno} assumerà uno dei valori: \errval{EBADF},
+ \errval{ENOENT}, \errval{ENOTDIR}, \errval{ELOOP}, \errval{EFAULT},
+ \errval{EACCES}, \errval{ENOMEM}, \errval{ENAMETOOLONG}.}
\end{functions}
\noindent il loro comportamento è identico, solo che operano rispettivamente
su un file, su un link simbolico e su un file descriptor.
Dato che il valore numerico può variare a seconda delle implementazioni, lo
standard POSIX definisce un insieme di macro per verificare il tipo di file,
queste vengono usate anche da Linux che supporta pure le estensioni allo
-standard per i link simbolici e i socket definite da BSD; l'elenco completo
-delle macro con cui è possibile estrarre l'informazione da \var{st\_mode} è
-riportato in \tabref{tab:file_type_macro}.
+standard per i link simbolici e i socket\index{socket} definite da BSD;
+l'elenco completo delle macro con cui è possibile estrarre l'informazione da
+\var{st\_mode} è riportato in \tabref{tab:file_type_macro}.
\begin{table}[htb]
\centering
\footnotesize
\hline
\macro{S\_ISREG(m)} & file regolare \\
\macro{S\_ISDIR(m)} & directory \\
- \macro{S\_ISCHR(m)} & device a caratteri \\
- \macro{S\_ISBLK(m)} & device a blocchi\\
+ \macro{S\_ISCHR(m)} & dispositivo a caratteri \\
+ \macro{S\_ISBLK(m)} & dispositivo a blocchi\\
\macro{S\_ISFIFO(m)} & fifo \\
\macro{S\_ISLNK(m)} & link simbolico \\
- \macro{S\_ISSOCK(m)} & socket \\
+ \macro{S\_ISSOCK(m)} & socket\index{socket} \\
\hline
\end{tabular}
\caption{Macro per i tipi di file (definite in \texttt{sys/stat.h}).}
\hline
\hline
\const{S\_IFMT} & 0170000 & bitmask per i bit del tipo di file \\
- \const{S\_IFSOCK} & 0140000 & socket \\
+ \const{S\_IFSOCK} & 0140000 & socket\index{socket} \\
\const{S\_IFLNK} & 0120000 & link simbolico \\
\const{S\_IFREG} & 0100000 & file regolare \\
- \const{S\_IFBLK} & 0060000 & device a blocchi \\
+ \const{S\_IFBLK} & 0060000 & dispositivo a blocchi \\
\const{S\_IFDIR} & 0040000 & directory \\
- \const{S\_IFCHR} & 0020000 & device a caratteri \\
+ \const{S\_IFCHR} & 0020000 & dispositivo a caratteri \\
\const{S\_IFIFO} & 0010000 & fifo \\
\hline
\const{S\_ISUID} & 0004000 & set UID bit \\
\func{ftruncate} si hanno i valori:
\begin{errlist}
\item[\errcode{EBADF}] \var{fd} non è un file descriptor.
- \item[\errcode{EINVAL}] \var{fd} è un riferimento ad un socket, non a un file
- o non è aperto in scrittura.
+ \item[\errcode{EINVAL}] \var{fd} è un riferimento ad un
+ socket\index{socket}, non a un file o non è aperto in scrittura.
\end{errlist}
per \func{truncate} si hanno:
\begin{errlist}
permesso di esecuzione una delle directory del pathname.
\item[\errcode{ETXTBSY}] Il file è un programma in esecuzione.
\end{errlist}
- ed anche \const{ENOTDIR}, \const{ENAMETOOLONG}, \const{ENOENT},
- \const{EROFS}, \const{EIO}, \const{EFAULT}, \const{ELOOP}.}
+ ed anche \errval{ENOTDIR}, \errval{ENAMETOOLONG}, \errval{ENOENT},
+ \errval{EROFS}, \errval{EIO}, \errval{EFAULT}, \errval{ELOOP}.}
\end{functions}
Se il file è più lungo della lunghezza specificata i dati in eccesso saranno
\label{sec:file_file_times}
Il sistema mantiene per ciascun file tre tempi. Questi sono registrati
-nell'inode insieme agli altri attributi del file e possono essere letti
-tramite la funzione \func{stat}, che li restituisce attraverso tre campi della
-struttura \var{stat} di \figref{fig:file_stat_struct}. Il significato di detti
-tempi e dei relativi campi è riportato nello schema in
+nell'inode\index{inode} insieme agli altri attributi del file e possono essere
+letti tramite la funzione \func{stat}, che li restituisce attraverso tre campi
+della struttura \var{stat} di \figref{fig:file_stat_struct}. Il significato di
+detti tempi e dei relativi campi è riportato nello schema in
\tabref{tab:file_file_times}, dove è anche riportato un esempio delle funzioni
che effettuano cambiamenti su di essi.
modifica (il \textit{modification time} \var{st\_mtime}) e il tempo di
cambiamento di stato (il \textit{change time} \var{st\_ctime}). Il primo
infatti fa riferimento ad una modifica del contenuto di un file, mentre il
-secondo ad una modifica dell'inode; siccome esistono molte operazioni (come la
-funzione \func{link} e molte altre che vedremo in seguito) che modificano solo
-le informazioni contenute nell'inode senza toccare il file, diventa necessario
-l'utilizzo di un altro tempo.
+secondo ad una modifica dell'inode\index{inode}; siccome esistono molte
+operazioni (come la funzione \func{link} e molte altre che vedremo in seguito)
+che modificano solo le informazioni contenute nell'inode\index{inode} senza
+toccare il file, diventa necessario l'utilizzo di un altro tempo.
-Il sistema non tiene conto dell'ultimo accesso all'inode, pertanto funzioni
-come \func{access} o \func{stat} non hanno alcuna influenza sui tre tempi. Il
-tempo di ultimo accesso (ai dati) viene di solito usato per cancellare i file
-che non servono più dopo un certo lasso di tempo (ad esempio \cmd{leafnode}
-cancella i vecchi articoli sulla base di questo tempo).
+Il sistema non tiene conto dell'ultimo accesso all'inode\index{inode},
+pertanto funzioni come \func{access} o \func{stat} non hanno alcuna influenza
+sui tre tempi. Il tempo di ultimo accesso (ai dati) viene di solito usato per
+cancellare i file che non servono più dopo un certo lasso di tempo (ad esempio
+\cmd{leafnode} cancella i vecchi articoli sulla base di questo tempo).
Il tempo di ultima modifica invece viene usato da \cmd{make} per decidere
quali file necessitano di essere ricompilati o (talvolta insieme anche al
\begin{prototype}{utime.h}
{int utime(const char *filename, struct utimbuf *times)}
-Cambia i tempi di ultimo accesso e modifica dell'inode specificato da
-\param{filename} secondo i campi \var{actime} e \var{modtime} di
-\param{times}. Se questa è \val{NULL} allora viene usato il tempo corrente.
+Cambia i tempi di ultimo accesso e modifica dell'inode\index{inode}
+specificato da \param{filename} secondo i campi \var{actime} e \var{modtime}
+di \param{times}. Se questa è \val{NULL} allora viene usato il tempo corrente.
\bodydesc{La funzione restituisce 0 in caso di successo e -1 in caso di
errore, nel qual caso \var{errno} assumerà uno dei valori:
\begin{errlist}
- \item[\errcode{EACCESS}] non si ha il permesso di scrittura sul file.
+ \item[\errcode{EACCES}] non si ha il permesso di scrittura sul file.
\item[\errcode{ENOENT}] \param{filename} non esiste.
\end{errlist}}
\end{prototype}
Si tenga presente che non è comunque possibile specificare il tempo di
cambiamento di stato del file, che viene comunque cambiato dal kernel tutte le
-volte che si modifica l'inode (quindi anche alla chiamata di \func{utime}).
-Questo serve anche come misura di sicurezza per evitare che si possa
-modificare un file nascondendo completamente le proprie tracce. In realtà la
-cosa resta possibile, se si è in grado di accedere al file di dispositivo,
-scrivendo direttamente sul disco senza passare attraverso il filesystem, ma
-ovviamente in questo modo la cosa è molto più complicata da realizzare.
+volte che si modifica l'inode\index{inode} (quindi anche alla chiamata di
+\func{utime}). Questo serve anche come misura di sicurezza per evitare che si
+possa modificare un file nascondendo completamente le proprie tracce. In
+realtà la cosa resta possibile, se si è in grado di accedere al file di
+dispositivo, scrivendo direttamente sul disco senza passare attraverso il
+filesystem, ma ovviamente in questo modo la cosa è molto più complicata da
+realizzare.
\end{figure}
Anche i permessi, come tutte le altre informazioni pertinenti al file, sono
-memorizzati nell'inode; in particolare essi sono contenuti in alcuni bit del
-campo \var{st\_mode} della struttura \func{stat} (si veda di nuovo
-\figref{fig:file_stat_struct}).
+memorizzati nell'inode\index{inode}; in particolare essi sono contenuti in
+alcuni bit del campo \var{st\_mode} della struttura \func{stat} (si veda di
+nuovo \figref{fig:file_stat_struct}).
In genere ci si riferisce ai tre livelli dei privilegi usando le lettere
\cmd{u} (per \textit{user}), \cmd{g} (per \textit{group}) e \cmd{o} (per
\item[\errcode{EROFS}] si è richiesto l'accesso in scrittura per un file su
un filesystem montato in sola lettura.
\end{errlist}
- ed inoltre \const{EFAULT}, \const{ENAMETOOLONG}, \const{ENOENT},
- \const{ENOTDIR}, \const{ELOOP}, \const{EIO}.}
+ ed inoltre \errval{EFAULT}, \errval{ENAMETOOLONG}, \errval{ENOENT},
+ \errval{ENOTDIR}, \errval{ELOOP}, \errval{EIO}.}
\end{prototype}
I valori possibili per l'argomento \param{mode} sono esprimibili come
proprietario del file o non è zero.
\item[\errcode{EROFS}] Il file è su un filesystem in sola lettura.
\end{errlist}
- ed inoltre \const{EIO}; \func{chmod} restituisce anche \const{EFAULT},
- \const{ENAMETOOLONG}, \const{ENOENT}, \const{ENOMEM}, \const{ENOTDIR},
- \const{EACCES}, \const{ELOOP}; \func{fchmod} anche \const{EBADF}.}
+ ed inoltre \errval{EIO}; \func{chmod} restituisce anche \errval{EFAULT},
+ \errval{ENAMETOOLONG}, \errval{ENOENT}, \errval{ENOMEM}, \errval{ENOTDIR},
+ \errval{EACCES}, \errval{ELOOP}; \func{fchmod} anche \errval{EBADF}.}
\end{functions}
Entrambe le funzioni utilizzano come secondo argomento \param{mode}, una
\item[\errcode{EPERM}] L'userid effettivo non corrisponde a quello del
proprietario del file o non è zero, o utente e gruppo non sono validi
\end{errlist}
- Oltre a questi entrambe restituiscono gli errori \const{EROFS} e
- \const{EIO}; \func{chown} restituisce anche \const{EFAULT},
- \const{ENAMETOOLONG}, \const{ENOENT}, \const{ENOMEM}, \const{ENOTDIR},
- \const{EACCES}, \const{ELOOP}; \func{fchown} anche \const{EBADF}.}
+ Oltre a questi entrambe restituiscono gli errori \errval{EROFS} e
+ \errval{EIO}; \func{chown} restituisce anche \errval{EFAULT},
+ \errval{ENAMETOOLONG}, \errval{ENOENT}, \errval{ENOMEM}, \errval{ENOTDIR},
+ \errval{EACCES}, \errval{ELOOP}; \func{fchown} anche \errval{EBADF}.}
\end{functions}
In Linux soltanto l'amministratore può cambiare il proprietario di un file,
\begin{errlist}
\item[\errcode{EPERM}] L'userid effettivo del processo non è zero.
\end{errlist}
- ed inoltre \const{EFAULT}, \const{ENAMETOOLONG}, \const{ENOENT},
- \const{ENOMEM}, \const{ENOTDIR}, \const{EACCES}, \const{ELOOP};
- \const{EROFS} e \const{EIO}.}
+ ed inoltre \errval{EFAULT}, \errval{ENAMETOOLONG}, \errval{ENOENT},
+ \errval{ENOMEM}, \errval{ENOTDIR}, \errval{EACCES}, \errval{ELOOP};
+ \errval{EROFS} e \errval{EIO}.}
\end{prototype}
\noindent in questo modo la directory radice del processo diventerà
\param{path} (che ovviamente deve esistere) ed ogni pathname assoluto sarà