di thread. Al momento\footnote{fino ai kernel della serie 2.4.x, nella serie
2.5.x è però iniziato un lavoro completo di riscrittura di tutto il sistema
di I/O, che prevede anche l'introduzione di un nuovo layer per l'I/O
- asincrono.} esiste una sola versione stabile di questa interfaccia, quella
-delle \acr{glibc}, che è realizzata completamente in user space. Esistono
-comunque vari progetti sperimentali (come il KAIO della SGI, o i patch di
-Benjamin La Haise) che prevedono un supporto diretto da parte del kernel.
+ asincrono (effettuato a partire dal 2.5.32).} esiste una sola versione
+stabile di questa interfaccia, quella delle \acr{glibc}, che è realizzata
+completamente in user space. Esistono comunque vari progetti sperimentali
+(come il KAIO della SGI, o i patch di Benjamin La Haise) che prevedono un
+supporto diretto da parte del kernel.
Lo standard prevede che tutte le operazioni di I/O asincrono siano controllate
attraverso l'uso di una apposita struttura \type{aiocb} (il cui nome sta per
Per poter utilizzare il \textit{mandatory locking} è stato introdotto un
utilizzo particolare del bit \acr{suid}. Se si ricorda quanto esposto in
-\secref{sec:file_suid_sgid}), esso viene di norma utlizzato per cambiare
-l'\textit{effective user ID} con cui viene eseguito un programma, ed è
-pertanto sempre associato alla presenza del permesso di esecuzione. Impostando
-questo bit su un file senza permesso di esecuzione in un sistema che supporta
-il \textit{mandatory locking}, fa sì che quest'ultimo venga attivato per il
-file in questione. In questo modo una combinaizone dei permessi
-originariamente non contemplata, in quanto senza significato, diventa
-l'indicazione della presenza o meno del \textit{mandatory locking}.
+\secref{sec:file_suid_sgid}), esso viene di norma utilizzato per cambiare
+l'userid effettivo con cui viene eseguito un programma, ed è pertanto sempre
+associato alla presenza del permesso di esecuzione. Impostando questo bit su
+un file senza permesso di esecuzione in un sistema che supporta il
+\textit{mandatory locking}, fa sì che quest'ultimo venga attivato per il file
+in questione. In questo modo una combinaizone dei permessi originariamente non
+contemplata, in quanto senza significato, diventa l'indicazione della presenza
+o meno del \textit{mandatory locking}.