From fa6f00d7ff97c2b7e88a40885be73ae54824f139 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Simone Piccardi Date: Wed, 24 Aug 2005 17:26:35 +0000 Subject: [PATCH] =?utf8?q?Descritto=20meglio=20il=20perch=C3=A9=20originar?= =?utf8?q?io=20dello=20sticky=20bit.?= MIME-Version: 1.0 Content-Type: text/plain; charset=utf8 Content-Transfer-Encoding: 8bit --- filedir.tex | 8 ++++---- 1 file changed, 4 insertions(+), 4 deletions(-) diff --git a/filedir.tex b/filedir.tex index ea85603..e492235 100644 --- a/filedir.tex +++ b/filedir.tex @@ -2043,10 +2043,10 @@ L'effetto di questo bit era che il segmento di testo del programma (si veda sez.~\ref{sec:proc_mem_layout} per i dettagli) veniva scritto nella swap la prima volta che questo veniva lanciato, e vi permaneva fino al riavvio della macchina (da questo il nome di \textsl{sticky bit}); essendo la swap un file -continuo indicizzato direttamente in questo modo si poteva risparmiare in -tempo di caricamento rispetto alla ricerca del file su disco. Lo -\textsl{sticky bit} è indicato usando la lettera \cmd{t} al posto della -\cmd{x} nei permessi per gli altri. +continuo o una partizione indicizzata direttamente si poteva risparmiare in +tempo di caricamento rispetto alla ricerca attraverso la struttura del +filesystem. Lo \textsl{sticky bit} è indicato usando la lettera \cmd{t} al +posto della \cmd{x} nei permessi per gli altri. Ovviamente per evitare che gli utenti potessero intasare la swap solo l'amministratore era in grado di impostare questo bit, che venne chiamato -- 2.30.2