From: Simone Piccardi Date: Thu, 26 Dec 2002 16:09:55 +0000 (+0000) Subject: Completatate opendir e dirfd, iniziate le altre funzioni dell'interfaccia X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=commitdiff_plain;h=d6de060b2497ec17ae8a21ea458f8c2581b5d431;p=gapil.git Completatate opendir e dirfd, iniziate le altre funzioni dell'interfaccia --- diff --git a/filedir.tex b/filedir.tex index 0264b90..84b0194 100644 --- a/filedir.tex +++ b/filedir.tex @@ -652,22 +652,22 @@ Per creare una fifo (un file speciale, su cui torneremo in dettaglio in \label{sec:file_dir_read} Benché le directory siano oggetti del filesystem come tutti gli altri non ha -senso aprirle come fossero dei file di dati. Inoltre si - - Può però essere utile poterne -leggere il contenuto ad esempio per fare la lista dei file che esse contengono -o ricerche sui medesimi. Solo il kernel può scrivere direttamente il contenuto -di una directory (onde evitare inconsistenze all'interno del filesystem), i -processi devono creare i file usando le apposite funzioni. - -Per accedere al contenuto delle directory si usano i cosiddetti -\textit{directory streams} (chiamati così per l'analogia con i file stream di -\capref{cha:files_std_interface}); la funzione \funcd{opendir} apre uno di -questi stream, il suo prototipo è: +senso aprirle come fossero dei file di dati; per questo solo il kernel può +scrivere direttamente il contenuto di una directory (onde evitare +inconsistenze all'interno del filesystem), mentre i processi devono creare i +file usando le apposite funzioni. Può però essere utile potere leggere il +contenuto di una directory, ad esempio per fare la lista dei file che contiene +o per delle ricerche. + +Per far questo nello standard POSIX\footnote{le funzioni sono previste pure in + BSD e SVID.} ha introdotto i cosiddetti \textit{directory streams} (chiamati +così per l'analogia con i file stream di \capref{cha:files_std_interface}) ed +alcune di funzioni per la loro gestione. La prima di queste è \funcd{opendir}, +che apre uno di questi stream, il suo prototipo è: \begin{functions} \headdecl{sys/types.h} \headdecl{dirent.h} - \funcdecl{DIR * opendir(const char *name)} + \funcdecl{DIR * opendir(const char *dirname)} Apre un \textit{directory stream}. @@ -677,9 +677,10 @@ questi stream, il suo prototipo \errval{ENOENT}, \errval{ENOMEM} e \errval{ENOTDIR}.} \end{functions} -La funzione apre un \textit{directory stream} per la directory indicata da -\param{name}, ritornando il puntatore allo stesso, e posizionandosi sulla -prima voce della directory. +La funzione apre un \textit{directory stream} per la directory +\param{dirname}, ritornando il puntatore alla relativa struttura \ctyp{DIR} da +usare per le successive operazioni, si posiziona inoltre sulla prima voce +della directory. Dato che le directory sono comunque dei file, in alcuni casi può essere utile conoscere il file descriptor sottostante un \textit{directory stream}, ad @@ -698,19 +699,30 @@ il cui prototipo caso di successo e -1 in caso di errore.} \end{functions} -La funzione\footnote{questa funzione è una estensione di BSD introdotta con - BSD 4.3-Reno; è presente in Linux con le libc5 (a partire dalla versione - 5.1.2) e con le \acr{glibc}.} restituisce il file descriptor associato al -\textit{directory stream} \param{dir}, essa è disponibile solo definendo -\macro{\_BSD\_SOURCE} o \macro{\_SVID\_SOURCE}. +La funzione\footnote{questa funzione è una estensione di BSD non presente in + POSIX, introdotta con BSD 4.3-Reno; è presente in Linux con le libc5 (a + partire dalla versione 5.1.2) e con le \acr{glibc}.} restituisce il file +descriptor associato al \textit{directory stream} \param{dir}, essa è +disponibile solo definendo \macro{\_BSD\_SOURCE} o \macro{\_SVID\_SOURCE}. +La lettura di una voce nella directory viene effettuata attraverso la funzione +\funcd{readdir}; il suo prototipo è: +\begin{functions} + \headdecl{sys/types.h} \headdecl{dirent.h} + + \funcdecl{struct dirent *readdir(DIR *dir)} + + Legge una voce dal \textit{directory stream}. + + \bodydesc{La funzione restituisce il puntatore alla struttura contentente i + dati in caso di successo e \val{NULL} altrimenti, nel qual caso + \var{errno} assumerà il valore \errval{EBADF}.} +\end{functions} - -La funzione \func{readdir} legge il contenuto della directory, i cui elementi -sono le \textit{directory entry} (da distinguersi da quelle della cache di cui -parlavamo in \secref{sec:file_vfs}) in un'opportuna struttura \struct{dirent} -definita in \figref{fig:file_dirent_struct}. - +La funzione legge una voce dalla directory (una \textit{directory entry}, da +distinguersi da quelle della cache di cui parlavamo in \secref{sec:file_vfs}) +in un'opportuna struttura \struct{dirent} definita in +\figref{fig:file_dirent_struct}, il suo pro \begin{figure}[!htb] \footnotesize @@ -718,10 +730,11 @@ definita in \figref{fig:file_dirent_struct}. \begin{minipage}[c]{15cm} \begin{lstlisting}[labelstep=0]{}%,frame=,indent=1cm]{} struct dirent { - ino_t d_ino; - unsigned short int d_reclen; - unsigned char d_type; - char d_name[256]; /* We must not include limits.h! */ + ino_t d_ino; /* inode number */ + off_t d_off; /* offset to the next dirent */ + unsigned short int d_reclen; /* length of this record */ + unsigned char d_type; /* type of file */ + char d_name[256]; /* We must not include limits.h! */ }; \end{lstlisting} \end{minipage} @@ -733,6 +746,19 @@ struct dirent { +Una volta completate le operazioni si può chiudere il \textit{directory + stream} con la funzione \funcd{closedir}, il cui prototipo è: +\begin{functions} + \headdecl{sys/types.h} \headdecl{dirent.h} + + \funcdecl{int closedir(DIR * dir)} + + Chiude un \textit{directory stream}. + + \bodydesc{La funzione restituisce 0 in caso di successo e -1 altrimenti, nel + qual caso \var{errno} assume il valore \errval{EBADF}.} +\end{functions} + \subsection{La directory di lavoro} \label{sec:file_work_dir}