From: Simone Piccardi Date: Mon, 25 Feb 2002 00:15:24 +0000 (+0000) Subject: Quattro chiacchiere su fork, exec e segnali X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=commitdiff_plain;h=ac5b743a5b952950626aa675bf6f4f51b030d309;p=gapil.git Quattro chiacchiere su fork, exec e segnali --- diff --git a/prochand.tex b/prochand.tex index 4c16fe2..c7f441d 100644 --- a/prochand.tex +++ b/prochand.tex @@ -591,8 +591,8 @@ comune dopo l'esecuzione di una \func{fork} \item la directory di lavoro e la directory radice (vedi \secref{sec:file_work_dir} e \secref{sec:file_chroot}). \item la maschera dei permessi di creazione (vedi \secref{sec:file_umask}). -\item la maschera dei segnali bloccati e le azioni installate (vedi -\secref{sec:sig_xxx}). +\item la maschera dei segnali bloccati (vedi \secref{sec:sig_sigpending}) e le + azioni installate (vedi \secref{sec:sig_gen_beha}). \item i segmenti di memoria condivisa agganciati al processo (vedi \secref{sec:ipc_xxx}). \item i limiti sulle risorse (vedi \secref{sec:sys_xxx}). @@ -608,7 +608,8 @@ le differenze fra padre e figlio dopo la \func{fork} invece sono: nel figlio sono posti a zero. \item i \textit{file lock} (vedi \secref{sec:file_locking}), che non vengono ereditati dal figlio. -\item gli allarmi ed i segnali pendenti (vedi \secref{sec:sig_xxx}), che per il figlio vengono cancellati. +\item gli allarmi ed i segnali pendenti (vedi \secref{sec:sig_gen_beha}), che + per il figlio vengono cancellati. \end{itemize*} @@ -1199,7 +1200,7 @@ la lista completa \secref{sec:file_umask}) ed i \textit{lock} sui file (vedi \secref{sec:file_locking}). \item i segnali sospesi (\textit{pending}) e la maschera dei segnali (si veda - \secref{sec:sig_xxx}). + \secref{sec:sig_sigpending}). \item i limiti sulle risorse (vedi \secref{sec:sys_limits}). \item i valori delle variabili \var{tms\_utime}, \var{tms\_stime}, \var{tms\_cutime}, \var{tms\_ustime} (vedi \secref{sec:xxx_xxx}). @@ -1210,7 +1211,7 @@ processo chiamante mantengono lo stesso settaggio pure nel nuovo programma, tutti gli altri segnali vengono settati alla loro azione di default. Un caso speciale è il segnale \macro{SIGCHLD} che, quando settato a \macro{SIG\_IGN}, può anche non essere resettato a \macro{SIG\_DFL} (si veda -\secref{sec:sig_xxx}). +\secref{sec:sig_gen_beha}). La gestione dei file aperti dipende dal valore che ha il flag di \textit{close-on-exec} (trattato in \secref{sec:file_fcntl}) per ciascun file diff --git a/signal.tex b/signal.tex index 6f45f11..38c3d58 100644 --- a/signal.tex +++ b/signal.tex @@ -73,7 +73,7 @@ semantiche) che vengono chiamate rispettivamente semantica \textsl{affidabile} \textit{unreliable}). Nella semantica \textsl{inaffidabile} (quella implementata dalle prime -versioni di unix) la routine di gestione del segnale specificata dall'utente +versioni di Unix) la routine di gestione del segnale specificata dall'utente non resta attiva una volta che è stata eseguita; è perciò compito dell'utente stesso ripetere l'installazione della stessa all'interno della routine di gestione, in tutti i casi in cui si vuole che il manipolatore esterno resti @@ -762,18 +762,74 @@ indicizzate per numero di segnale, per cui una chiamata del tipo di \code{char -\section{Le funzioni di base dei segnali} -\label{sec:sig_base_func} +\section{La gestione dei segnali} +\label{sec:sig_management} + +I segnali sono il primo e più classico esempio di eventi asincroni, cioè di +eventi che possono accadere in un qualunque momento durante l'esecuzione di un +programma. Dato che la loro gestione non è sotto il controllo del programma +essa non può essere effettuata all'interno del normale flusso di esecuzione. + +In questa sezione vedremo come si effettua gestione dei segnali, a partire dal +comportamento del sistema, passando per le varie funzioni relative ai segnali, +affrontando inoltre le varie promblematiche di programmazione che si devono +tenere presenti quando si ha a che fare con essi. + + +\subsection{Il comportamento generale del sistema.} +\label{sec:sig_gen_beha} + +Abbiamo già trattato in \secref{sec:sig_intro} le modalità con cui il sistema +gestisce l'interazione fra segnali e processi, ci resta da esaminare però il +comportamento delle system call; in particolare due di esse, \func{fork} ed +\func{exec}, dovranno essere prese esplicitamente in considerazione, data la +loro stretta relazione con la creazione di nuovi processi. + +Come accennato in \secref{sec:proc_fork} quando viene creato un nuovo processo +con \func{fork} esso eredita dal padre sia le azioni che sono state settate +per i singoli segnali, che la maschera dei segnali bloccati (tratteremo +quest'ultimo argomento in \ref{sec:sig_sigpending}). Invece tutti i segnali +pendenti e gli allarmi vengono cancellati; essi infatti devono essere +recapitati solo al padre, al figlio dovranno arrivare solo i segnali dovuti +alle sue azioni. + +Quando si mette in esecuzione un nuovo programma con \func{exec} (si ricordi +quanto detto in \secref{sec:prog_exec}) tutti i segnali per i quali è stato +installato un manipolatore vengono resettati a \macro{SIG\_DFL}. Non ha più +senso infatti fare riferimento a funzioni definite nel programma originario, +che non sono nemmeno presenti nello spazio di indirizzi del nuovo programma. + +Si noti che questo vale solo per le azioni per le quali è stato installato un +manipolatore; viene mantenuto invece ogni eventuale settaggio dell'azione a +\macro{SIG\_IGN}. Questo permette ad esempio alla shell di settare ad +\macro{SIG\_IGN} le risposte per \macro{SIGINT} e \macro{SIGQUIT} per i +programmi eseguiti in background, che altrimenti sarebbero interrotti da una +successiva pressione di \texttt{C-c} o \texttt{C-y}. + +Per quanto riguarda tutte le altre system call esse vengono tradizionalmente +classificate, proprio in base al loro comportamento nei confronti dei segnali, +in lente (\textit{slow}) e veloci (\textit{fast}). La gran parte appartiene a +quest'ultima categoria che non è influenzata dall'arrivo di un segnale. In tal +caso un eventuale manipolatore viene sempre eseguito dopo che la system call è +stata completata. Esse sono dette \textit{fast} proprio in quanto attendere la +loro esecuzione per eseguire un manipolatore non comporta nessun +inconveniente. + +Esistono però dei casi (ad esempio le funzioni di I/O che si bloccano in +attesa di dati in ingresso) in cui tutto questo non è possibile proprio perché +renderebbe impossibile una risposta pronta al segnale (per questo sono +chiamate \textit{slow}), pertanto un eventuale manipolatore sarà eseguito +prima che la system call sia ritornata. + +In quest'ultimo caso si pone il problema di cosa fare una volta che il +manipolatori ritorni. La scelta -In questa sezione vedremo allora come si gestiscono i segnali, esaminando le -funzioni che si usano per effettuare la gestione dei segnali ed analizzando le -problematiche relative alla gestione di eventi asincroni di questo tipo. \subsection{La funzione \func{signal}} \label{sec:sig_signal} -L'interfaccia più semplice alla manipolazione dei segnali è costituita dalla +L'interfaccia più semplice per la gestione dei segnali è costituita dalla funzione \func{signal} che è definita fin dallo standard ANSI C. Quest'ultimo però non considera sistemi multitasking, per cui la definizione è tanto vaga da essere del tutto inutile in un sistema Unix; è questo il motivo per cui @@ -824,7 +880,9 @@ installare l'azione di di default\footnote{si ricordi per -\subsection{La funzione \func{sigpending}} + + +\subsection{Le funzioni \func{sigprocmask} e \func{sigpending}} \label{sec:sig_sigpending} @@ -839,17 +897,6 @@ installare l'azione di di default\footnote{si ricordi per -\section{La programmazione con i segnali} -\label{sec:sig_use} - -I segnali sono il primo e più classico esempio di eventi asincroni, cioè di -eventi che possono accadere in un qualunque momento durante l'esecuzione di un -programma. Dato che la loro gestione non è sotto il controllo del programma -essa non può essere effettuata all'interno del normale flusso di esecuzione, -per cui tutto quello che si può fare è di specificare (al kernel, installando -un manipolatore) quale azione andrà intrapresa quando essi si verificano. - - \subsection{Funzioni rientranti e default dei segnali} \label{sec:sig_reentrant}