From: Simone Piccardi Date: Tue, 24 Sep 2002 18:12:02 +0000 (+0000) Subject: Ancora orphaned process group X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=commitdiff_plain;h=9448294bbb0d4ffbf8e606a39e5c0c616776cbde;p=gapil.git Ancora orphaned process group --- diff --git a/html/stampa.html b/html/stampa.html index ab1e267..a7afd82 100644 --- a/html/stampa.html +++ b/html/stampa.html @@ -94,7 +94,7 @@

GaPiL è scritta in LaTeX, la versione aggiornata di tutti i file è disponibile in tempo reale sul CVS del FLUG, a cui potete + HREF="http://firenze.linux.it/">FLUG, a cui potete accedere direttamente. La versione online è pubblicata su questo sito, e viene periodicamente aggiornata.

@@ -129,13 +129,22 @@ - - É disponibile l'accesso ai sorgenti completi tramite cvs anonimo; - per scaricare la versione corrente (che conterrà probabilmente - errori e imprecisioni) si deve usare il comando: + É disponibile l'accesso ai sorgenti + completi tramite CVS anonimo; per scaricare la versione corrente + (che conterrà probabilmente errori e imprecisioni) la prima volta + si devono usare i comandi:

- cvs -d :pserver:anonymous@cvs.firenze.linux.it:/misc co gapil + + cvs -d :pserver:anonymous@cvs.firenze.linux.it:/misc login +
+ cvs -d :pserver:anonymous@cvs.firenze.linux.it:/misc co gapil +

+ la password per il login è anonymous. Il resto si può + ottenere alla maniera solita. Delle brevi istruzioni sull'uso di + CVS le trovate qui. + diff --git a/prochand.tex b/prochand.tex index e30aff3..5186e41 100644 --- a/prochand.tex +++ b/prochand.tex @@ -695,7 +695,7 @@ eseguite alla chiusura di un processo \item se la conclusione di un processo rende orfano un \textit{process group} ciascun membro del gruppo viene bloccato, e poi gli vengono inviati in successione i segnali \macro{SIGHUP} e \macro{SIGCONT} - (vedi \secref{sec:sess_xxx}). + (vedi \secref{sec:sess_ctrl_term}). \end{itemize*} Oltre queste operazioni è però necessario poter disporre di un meccanismo diff --git a/session.tex b/session.tex index bb207eb..2f73d61 100644 --- a/session.tex +++ b/session.tex @@ -60,7 +60,7 @@ questo potr Per questo l'esecuzione di un comando può originare più di un processo; quindi nella gestione del job control non si può far riferimento ai singoli processi. Per questo il kernel prevede la possibilità di raggruppare più processi in un -\textit{process group} (detto anche \textsl{raggruppamento}, vedi +\textit{process group} (detto anche \textsl{raggruppamento di processi}, vedi \secref{sec:sess_proc_group}) e la shell farà sì che tutti i processi che originano da una riga di comando appartengano allo stesso \textit{process group}, in modo che le varie funzioni di controllo, ed i segnali inviati dal @@ -279,15 +279,16 @@ controllo. Alla creazione di una nuova sessione con \func{setsid} ogni associazione con il precedente terminale di controllo viene cancellata, ed il processo che è -divenuto un nuovo leader di sessione dovrà riottenere (qualora sia necessario, -cosa che, come vedremo in \secref{sec:sess_daemon}, non è sempre vera), un -terminale di controllo. In generale questo viene fatto automaticamente dal -sistema quando viene aperto il primo terminale\footnote{a meno di non avere - richiesto esplicitamente che questo non diventi un terminale di controllo - con il flag \macro{O\_NOCTTY} (vedi \secref{sec:file_open}). In questo Linux - segue la semantica di SVr4; BSD invece richiede che il terminale venga - allocato esplicitamente con una \func{ioctl} con il comando - \macro{TIOCSCTTY}.} che diventa automaticamente il terminale di controllo, +divenuto un nuovo leader di sessione dovrà riottenere\footnote{solo quando ciò + è necessario, cosa che, come vedremo in \secref{sec:sess_daemon}, non è + sempre vera}, un terminale di controllo. In generale questo viene fatto +automaticamente dal sistema\footnote{a meno di non avere richiesto + esplicitamente che questo non diventi un terminale di controllo con il flag + \macro{O\_NOCTTY} (vedi \secref{sec:file_open}). In questo Linux segue la + semantica di SVr4; BSD invece richiede che il terminale venga allocato + esplicitamente con una \func{ioctl} con il comando \macro{TIOCSCTTY}.} +quando viene aperto il primo terminale (cioè uno dei vari file di dispositivo +\file{/dev/tty*}) che diventa automaticamente il terminale di controllo, mentre il processo diventa il \textsl{processo di controllo} di quella sessione. @@ -328,9 +329,11 @@ controllo provocher lettura o scrittura) a tutto il suo \textit{process group}; dato che il comportamento di default di questi segnali (si riveda quanto esposto in \secref{sec:sig_job_control}) è di bloccare il processo, di norma questo -comporta che tutti verranno fermati, ma non si avranno condizioni di -errore. Se però si bloccano o ignorano i due segnali citati, le funzioni di -lettura e scrittura falliranno con un errore di \macro{EIO}. +comporta che tutti i membri del gruppo verranno fermati, ma non si avranno +condizioni di errore.\footnote{la shell in genere notifica comunque un + avvertimento, avvertendo la presenza di processi bloccati grazie all'uso di + \func{waitpid}.} Se però si bloccano o ignorano i due segnali citati, le +funzioni di lettura e scrittura falliranno con un errore di \macro{EIO}. Un processo può contollare qual'è il gruppo di \textit{foreground} associato ad un terminale con la funzione \func{tcgetpgrp}, il cui prototipo è: @@ -393,47 +396,48 @@ essi potranno essere avvisati che non esiste pi gestire il terminale (di norma tutto ciò comporta la terminazione anche di questi ultimi). -Restano però gli eventuali processi in background, che non ricevono il segnale -(in effetti se il terminale non serve più potrebbero proseguire fino al -completamento della loro esecuzione). Il problema si pone per quelli che sono -bloccati, o che si bloccano nell'accesso al terminale. - -In questa situazione si ha un cosiddetto \textit{orphaned process group}; -POSIX.1 lo definisce come un \textit{process group} i cui processi hanno come -padri esclusivamente o altri processi nel gruppo, o processi fuori della -sessione. Lo standard prevede che se la terminazione di un processo fa sì che -un process group diventi orfano e se i suoi mebri sono bloccati, a tutti -vengano inviati in sequenza i segnali di \macro{SIGHUP} e \macro{SIGCONT}. +Restano però gli eventuali processi in background, che non ricevono il +segnale; in effetti se il terminale non dovesse più servire essi potrebbero +proseguire fino al completamento della loro esecuzione; ma si pone il problema +di come gestire quelli che sono bloccati, o che si bloccano nell'accesso al +terminale, in assenza di un processo che sia in grado di effettuare il +controllo dello stesso. + +Questa è la situazione in cui si ha quello che viene chiamato un +\textit{orphaned process group}. Lo standard POSIX.1 lo definisce come un +\textit{process group} i cui processi hanno come padri esclusivamente o altri +processi nel gruppo, o processi fuori della sessione. Lo standard prevede +inoltre che se la terminazione di un processo fa sì che un raggruppamento di +processi diventi orfano e se i suoi membri sono bloccati, ad essi vengano +inviati in sequenza i segnali di \macro{SIGHUP} e \macro{SIGCONT}. La definizione può sembrare complicata, e a prima vista non è chiaro cosa -tutto ciò abbia a che fare con il problema illustrato. Consideriamo allora -cosa avviene di norma nel \textit{job control}: una sessione viene creata con -\func{setsid} che crea anche un nuovo process group: per definizione -quest'ultimo è sempre \textsl{orfano}, dato che il padre del leader di -sessione è fuori dallo stesso. Questo è un caso limite, e non viene emesso -nessun segnale perché quanto previsto dallo standard riguarda solo i -raggruppamenti che diventano orfani alla terminazione di un processo. - -Il leader di sessione provvederà a creare nuovi process group che a questo -punto non sono orfani in quanto esso resta padre per almeno uno dei processi -del gruppo (gli altri possono derivare dal primo). Alla terminazione del -leader di sessione però avremo che, come visto in +tutto ciò abbia a che fare con il problema della terminazione del processo di +controllo. Consideriamo allora cosa avviene di norma nel \textit{job + control}: una sessione viene creata con \func{setsid} che crea anche un +nuovo process group: per definizione quest'ultimo è sempre \textsl{orfano}, +dato che il padre del leader di sessione è fuori dalla stessa e il nuovo +process group contiene solo il leader di sessione. Questo è un caso limite, e +non viene emesso nessun segnale perché quanto previsto dallo standard riguarda +solo i raggruppamenti che diventano orfani in seguito alla terminazione di un +processo.\footnote{l'emissione dei segnali infatti avviene solo nella fase di + uscita del processo, come una delle operazioni legate all'esecuzione di + \func{_exit}, secondo quanto illustrato in \secref{sec:proc_termination}.} + +Il leader di sessione provvederà a creare nuovi raggruppamenti di processi che +a questo punto non sono orfani in quanto esso resta padre per almeno uno dei +processi del gruppo (gli altri possono derivare dal primo). Alla terminazione +del leader di sessione però avremo che, come visto in \secref{sec:proc_termination}, tutti i suoi figli vengono adottati da \cmd{init}, che è fuori dalla sessione. Questo renderà orfani tutti i process -group (a meno di non aver spostato con \func{setpgid} un processo da un gruppo -ad un altro, cosa che di norma non viene fatta) crati direttamente dal leader -di sessione i quali riceveranno, nel caso siano bloccati, i due segnali, in -modo che essi vengano sbloccati da \macro{SIGCONT} e (se non vi è un gestore -opportuno) terminati da \macro{SIGHUP}. - - - - +group creati direttamente dal leader di sessione (a meno di non aver spostato +con \func{setpgid} un processo da un gruppo ad un altro, cosa che di norma non +viene fatta) i quali riceveranno, nel caso siano bloccati, i due segnali: +\macro{SIGCONT} ne farà proseguire l'esecuzione, e, essendo stato nel +frattempo inviato anche \macro{SIGHUP}, se non c'è un gestore per +quest'ultimo, essi saranno terminati. - che possa accorgersi -(si ricordi che per farlo occorre usare \func{waitpid}) se i processi del -\textit{process group} sono bloccati. \subsection{Dal login alla shell}