From: Simone Piccardi Date: Sun, 30 Dec 2001 12:49:03 +0000 (+0000) Subject: Rifirmattate tabelle e riorganizzato il capitolo su limiti e risorse X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=commitdiff_plain;h=7bb9546e0e9ac077f3bb6ef338bd7657dce1aa62;p=gapil.git Rifirmattate tabelle e riorganizzato il capitolo su limiti e risorse --- diff --git a/filestd.tex b/filestd.tex index 79931fc..df0f162 100644 --- a/filestd.tex +++ b/filestd.tex @@ -88,19 +88,19 @@ rappresentano i canali standard di input/output prestabiliti; anche questi tre stream sono identificabili attraverso dei nomi simbolici definiti nell'header \file{stdio.h} che sono: -\begin{itemize} -\item \var{FILE *stdin} Lo \textit{standard input} cioè lo stream da +\begin{basedescript}{\desclabelwidth{3.0cm}} +\item[\var{FILE *stdin}] Lo \textit{standard input} cioè lo stream da cui il processo riceve ordinariamente i dati in ingresso. Normalmente è associato dalla shell all'input del terminale e prende i caratteri dalla tastiera. -\item \var{FILE *stdout} Lo \textit{standard input} cioè lo stream su +\item[\var{FILE *stdout}] Lo \textit{standard input} cioè lo stream su cui il processo invia ordinariamente i dati in uscita. Normalmente è associato dalla shell all'output del terminale e scrive sullo schermo. -\item \var{FILE *stderr} Lo \textit{standard input} cioè lo stream su +\item[\var{FILE *stderr}] Lo \textit{standard input} cioè lo stream su cui il processo è supposto inviare i messaggi di errore. Normalmente anch'esso è associato dalla shell all'output del terminale e scrive sullo schermo. -\end{itemize} +\end{basedescript} Nelle \acr{glibc} \var{stdin}, \var{stdout} e \var{stderr} sono effettivamente tre variabili di tipo \type{FILE *} che possono essere @@ -253,6 +253,7 @@ possono essere aperti con le funzioni delle librerie standard del C. \begin{table}[htb] \centering + \footnotesize \begin{tabular}[c]{|l|p{8cm}|} \hline \textbf{Valore} & \textbf{Significato}\\ @@ -275,6 +276,9 @@ possono essere aperti con le funzioni delle librerie standard del C. \texttt{a+} & Il file viene aperto (o creato se non esiste) in \textit{append mode}, l'accesso viene posto in lettura e scrittura. \\ \hline + \texttt{b} & specifica che il file è binario, non ha alcun effetto. \\ + \texttt{x} & la apertura fallisce se il file esiste già. \\ + \hline \end{tabular} \caption{Modalità di apertura di uno stream dello standard ANSI C che sono sempre presenti in qualunque sistema POSIX} @@ -961,6 +965,7 @@ degli specificatori di conversione (riportati in \ntab) che la conclude. \begin{table}[htb] \centering + \footnotesize \begin{tabular}[c]{|l|l|p{10cm}|} \hline \textbf{Valore} & \textbf{Tipo} & \textbf{Significato} \\ @@ -1029,6 +1034,7 @@ questo ordine: \begin{table}[htb] \centering + \footnotesize \begin{tabular}[c]{|l|p{10cm}|} \hline \textbf{Valore} & \textbf{Significato}\\ @@ -1051,6 +1057,7 @@ di \func{printf} e nella documentazione delle \acr{glibc}. \begin{table}[htb] \centering + \footnotesize \begin{tabular}[c]{|l|p{10cm}|} \hline \textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\ @@ -1423,6 +1430,7 @@ bufferizzata i valori di \param{buf} e \param{size} vengono sempre ignorati. \begin{table}[htb] \centering + \footnotesize \begin{tabular}[c]{|l|l|} \hline \textbf{Valore} & \textbf{Modalità} \\ diff --git a/fileunix.tex b/fileunix.tex index f692aeb..6fe1542 100644 --- a/fileunix.tex +++ b/fileunix.tex @@ -1042,9 +1042,7 @@ una porta seriale, o le dimensioni di un framebuffer). Per questo motivo l'architettura del sistema ha previsto l'esistenza di una funzione speciale, \func{ioctl}, con cui poter compiere operazioni specifiche per ogni singolo dispositivo. Il prototipo di questa funzione è: - -\begin{prototype}{sys/ioctl.h}{int ioctl(int fd, int request, ...)} - +\begin{prototype}{sys/ioctl.h}{int ioctl(int fd, int request, ...)} Manipola il dispositivo sottostante, usando il parametro \param{request} per specificare l'operazione richiesta e il terzo parametro (usualmente di tipo \param{char * argp}) per il trasferimento dell'informazione necessaria. diff --git a/system.tex b/system.tex index d2382b4..b5a6ae1 100644 --- a/system.tex +++ b/system.tex @@ -1,26 +1,122 @@ \chapter{La gestione del sistema, delle risorse, e degli errori} \label{cha:system} -In questo capitolo si è raccolta le trattazione delle varie funzioni -concernenti la gestione generale del sistema che permettono di trattare le -varie informazioni ad esso connesse, i limiti sulle risorse, la gestione dei -tempi, degli errori e degli utenti ed in generale la gestione dei vari -parametri di configurazione dei vari componenti del sistema. - +In questo capitolo tratteremo varie interfacce che attengono agli aspetti più +generali del sistema, come quelle per la gestione di parametri e +configurazione, quelle per la lettura dei limiti e delle carattistiche dello +stesso, quelle per il controllo dell'uso delle risorse da parte dei processi, +quelle per la gestione dei tempi e degli errori. \section{La configurazione del sistema} \label{sec:sys_config} +In questa sezione esamineremo le macro e le funzioni che permettono di +conoscere e settare i parametri di configurazione del sistema, di ricavarme +limiti e caratteristiche, e di controllare i filesystem disponibili, montarli +e rimuoverli da programma. + + +\subsection{Limiti e parametri di sistema} +\label{sec:sys_sys_limits} + +In qualunque sistema sono presenti un gran numero di parametri e costanti il +cui valore può essere definito dall'architettura dell'hardware, +dall'implementazione del sistema, dalle opzioni con cui si sono compilati il +kernel e le librerie o anche configurabili dall'amministratore all'avvio del +sistema o durente le sue attività. + +Chiaramente per scrivere programmi portabili occorre poter determinare opzioni +disponibili e caratteristiche del sistema (come i valori massimi e minimi dei +vari tipi di variabili, o la presenza del supporto del supporto per +l'operazione che interessa). Inoltre alcuni di questi limiti devono poter +essere determinabili anche in corso di esecuzione del programma, per non dover +ricompilare tutti i programmi quando si usa una nuova versione del kernel o si +cambia una delle configurazioni del sistema. Per tutto questo sono necessari +due tipi di funzionalità: +\begin{itemize*} +\item la possibilità di determinare limiti ed opzioni al momento della + compilazione. +\item la possibilità di determinare limiti ed opzioni durante l'esecuzione. +\end{itemize*} + +La prima funzionalità si può ottenere includendo gli opportuni header file, +mentre per la seconda sono ovviamante necessarie delle funzioni; ci sono molti +casi però in cui alcuni di questi limiti sono fissi in una implementazione +mentre possono variare in un altra. + +Lo standard ANSI C definisce dei limiti solo sulle dimensioni dei tipi dei +dati, che sono ovviamente fissi, gli standard POSIX.1 e POSIX.2 ne definiscono +molti altri attinenti alle caratteristiche del sistema (come il numero massimo +di figli, la lunghezza di un pathname, ecc.) che possono essere fissi o meno: +quando sono fissi vengono definiti come macro nel file \file{limits.h}, se +invece possono variare la macro corrispondente deve essere indefinita, ed il +loro valore sarà ottenibile tramite la funzione \func{sysconf}, il cui +prototipo è: +\begin{prototype}{unistd.h}{long sysconf(int name)} + Restituisce il valore del parametro di sistema \param{name}. + + \bodydesc{La funzione restituisce indietro il valore del parametro + richiesto, o 1 se si tratta di un'opzione disponibile, 0 se l'opzione non + è disponibile e -1 in caso di errore (ma \var{errno} non viene settata).} +\end{prototype} +\noindent ed i valori possibili disponibili in Linux per \param{name} sono +definiti in \ntab. + +\begin{table}[htb] + \centering + \footnotesize + \begin{tabular}[c]{|l|l|p{9cm}|} + \hline + \textbf{Parametro}&\textbf{macro sostituita} &\textbf{Significato}\\ + \hline + \hline + \texttt{\_SC\_ARG\_MAX} &\macro{ARG\_MAX}& + The maximum length of the arguments to the exec() + family of functions; the corresponding macro is + . \\ + \texttt{\_SC\_CHILD\_MAX}&\macro{\_POSIX\_CHILD\_MAX}& + The number of simultaneous processes per user id, + the corresponding macro is .\\ + \texttt{\_SC\_CLK\_TCK}& \macro{CLK\_TCK} & + The number of clock ticks per second; the corre­ + sponding macro is.\\ + \texttt{\_SC\_STREAM\_MAX}& \macro{STREAM\_MAX}& + The maximum number of streams that a process can + have open at any time. the corresponding standard C + macro is \macro{FOPEN\_MAX}.\\ + \texttt{\_SC\_TZNAME\_MAX}&\macro{TZNAME\_MAX}& + The maximum number of bytes in a timezone name, the + corresponding macro is .\\ + \texttt{\_SC\_OPEN\_MAX}&\macro{\_POSIX\_OPEN\_MAX}& + The maximum number of files that a process can have + open at any time, the corresponding macro is + .\\ + \texttt{\_SC\_JOB\_CONTROL}&\macro{\_POSIX\_JOB\_CONTROL}& + This indicates whether POSIX - style job control is + supported, the corresponding macro is + .\\ + \texttt{\_SC\_SAVED\_IDS}&\macro{\_POSIX\_SAVED\_IDS}& + This indicates whether a process has a saved set- + user-ID and a saved set-group-ID; the corresponding + macro is\\ + \texttt{\_SC\_VERSION}& nessuna & + indicates the year and month the POSIX.1 standard + was approved in the format YYYYMML;the value + 199009L indicates the most recent revision, 1990.\\ + \hline + \end{tabular} + \caption{Parametri del sistema leggibili dalla funzione \func{sysconf}.} + \label{tab:sys_sysconf_par} +\end{table} + + \subsection{Opzioni e configurazione del sistema} \label{sec:sys_sys_config} -La funzione \func{sysconf} ... - +La funzione \func{sysctl} ... -\subsection{Limiti e parametri di sistema} -\label{sec:sys_sys_limits} \subsection{La configurazione dei filesystem} @@ -36,8 +132,10 @@ La funzione \func{pathconf} ... \section{Limitazione ed uso delle risorse} \label{sec:sys_limits} -In questa sezione esamimeremo le funzioni che permettono di gestire le varie -risorse associate ad un processo ed i relativi limiti. +In questa sezione esamimeremo le funzioni che permettono di esaminare e +controllare come le varie risorse del sistema (CPU, memoria, ecc.) vengono +utilizzate dai processi, e le modalità con cui è possibile imporre dei limiti +sul loro utilizzo. @@ -188,7 +286,7 @@ Per riportare il tipo di errore il sistema usa la variabile globale problemi (ad esempio nel caso dei thread) ma lo standard ISO C consente anche di definire \var{errno} come un \textit{modifiable lvalue}, quindi si può anche usare una macro, e questo è infatti il modo usato da Linux per - renderla locale ai singoli thread }, definita nell'header \file{errno.h}, la + renderla locale ai singoli thread.}, definita nell'header \file{errno.h}; la variabile è in genere definita come \type{volatile} dato che può essere cambiata in modo asincrono da un segnale (per una descrizione dei segnali si veda \secref{cha:signals}), ma dato che un manipolatore di segnale scritto