From: Simone Piccardi Date: Tue, 10 Apr 2001 20:18:00 +0000 (+0000) Subject: Modifiche minori X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=commitdiff_plain;h=77b28156ebf3e241552d65cb6a4f527d867c0a23;p=gapil.git Modifiche minori --- diff --git a/intro.tex b/intro.tex index bbee690..9dfed96 100644 --- a/intro.tex +++ b/intro.tex @@ -45,11 +45,11 @@ o alle porte di input/output). Una parte del kernel, lo \textit{scheduler}, si occupa di stabilire, ad intervalli fissi e sulla base di un opportuno calcolo delle priorità, quale ``processo'' (vedi \ref{cha:process}) deve essere posto in esecuzione (il -cosidetto \textit{prehemptive scheduling}, e questo verrà comunque eseguito in -modelità protetta; quando necessario il processo potrà accedere alle risorse -hardware soltanto attraverso delle opportune chiamate al sistema -(\textit{system call}) con un'interfaccia ben definita che restituiranno il -controllo al kernel. +cosidetto \textit{prehemptive scheduling}), e questo verrà comunque eseguito +in modelità protetta; quando necessario il processo potrà accedere alle +risorse hardware soltanto attraverso delle opportune chiamate al sistema +(\textit{system call}) con un'interfaccia ben definita e standardizzata che +restituiranno il controllo al kernel. La memoria viene sempre gestita del kernel attraverso il meccanismo della memoria virtuale, che consente di assegnare a ciascun processo uno spazio di @@ -61,7 +61,7 @@ necessario le pagine di memoria in eccedenza. Le periferiche infine vengono viste in genere attraverso un'interfaccia astratta che permette di trattarle come fossero file. secondo il concetto per cui \textit{everything is a file}, vedi \ref{sec:file_gen}, (questo non è vero -per le interfacce di rete, ma resta valido il caoncetto generale che tutto il +per le interfacce di rete, ma resta valido il concetto generale che tutto il lavoro di accesso e gestione a basso livello è effettuato dal kernel), mentre ai programmi vengono fornite solo delle routine di interfacciamento; essendo l'argomento principale di cui tratteremo, di esse parleremo in abbondanza nei