From: Simone Piccardi Date: Fri, 6 Dec 2002 23:06:28 +0000 (+0000) Subject: Correzioni all'uso improprio di \macro X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=commitdiff_plain;h=76c815519021c83247a87d9f4318fc4aaa533f56;p=gapil.git Correzioni all'uso improprio di \macro --- diff --git a/filestd.tex b/filestd.tex index 5fbdced..80c641b 100644 --- a/filestd.tex +++ b/filestd.tex @@ -323,9 +323,9 @@ non viene duplicato e verr I nuovi file saranno creati secondo quanto visto in \secref{sec:file_ownership} ed avranno i permessi di accesso impostati al -valore \macro{S\_IRUSR|S\_IWUSR|S\_IRGRP|S\_IWGRP|S\_IROTH|S\_IWOTH} -(pari a \macro{0666}) modificato secondo il valore di \acr{umask} per il -processo (si veda \secref{sec:file_umask}). +valore \macro{S\_IRUSR|S\_IWUSR|S\_IRGRP|S\_IWGRP|S\_IROTH|S\_IWOTH} (pari a +\var{0666}) modificato secondo il valore di \acr{umask} per il processo (si +veda \secref{sec:file_umask}). In caso di file aperti in lettura e scrittura occorre ricordarsi che c'è di mezzo una bufferizzazione; per questo motivo lo standard ANSI C diff --git a/ipc.tex b/ipc.tex index ca655f9..0da0c53 100644 --- a/ipc.tex +++ b/ipc.tex @@ -867,7 +867,7 @@ sull'altro e viceversa. I parametri \param{domain}, \param{type} e \param{protocol} derivano dall'interfaccia dei socket (che è quella che fornisce il substrato per connettere i due descrittori), ma in questo caso i soli valori validi che possono essere specificati sono rispettivamente -\macro{AF\_UNIX}, \macro{SOCK\_STREAM} e \macro{0}. +\macro{AF\_UNIX}, \macro{SOCK\_STREAM} e \var{0}. L'utilità di chiamare questa funzione per evitare due chiamate a \func{pipe} può sembrare limitata; in realtà l'utilizzo di questa funzione (e dei socket diff --git a/macro.tex b/macro.tex index d5b7574..9069b57 100644 --- a/macro.tex +++ b/macro.tex @@ -110,10 +110,16 @@ \newcommand{\cmd}[1]{\texttt{#1}} % shell command \newcommand{\code}[1]{\texttt{#1}} % for simple code \newcommand{\func}[1]{% -\index{#1@{\tt {#1}}}\texttt{#1}% +\index{#1@{{\tt {#1}} (funzione)}}\texttt{#1}% } % library function (or system call) -\newcommand{\macro}[1]{\texttt{#1}} % macro constant +\newcommand{\macro}[1]{% +\index{#1@{{\tt {#1}} (costante)}}\texttt{#1} +} % macro constant +\newcommand{\errcode}[1]{% +\index{#1@{{\tt {#1}} (errore)}}\texttt{#1}% +} % macro constant \newcommand{\var}[1]{\texttt{#1}} % variable +\newcommand{\const}[1]{\texttt{#1}} % constant name \newcommand{\file}[1]{\texttt{#1}} % file name \newcommand{\link}[1]{\texttt{#1}} % html link \newcommand{\ctyp}[1]{\texttt{#1}} % C standard type diff --git a/signal.tex b/signal.tex index 3b11014..61e472a 100644 --- a/signal.tex +++ b/signal.tex @@ -521,7 +521,7 @@ segnali sono: \item[\macro{SIGINT}] Il nome sta per \textit{interrupt}. È il segnale di interruzione per il programma. È quello che viene generato di default dal comando \cmd{kill} o dall'invio sul terminale del carattere di controllo - INTR (interrupt, generato dalla sequenza \macro{C-c}). + INTR (interrupt, generato dalla sequenza \cmd{C-c}). \item[\macro{SIGQUIT}] È analogo a \macro{SIGINT} con la differenze che è controllato da un'altro carattere di controllo, QUIT, corrispondente alla sequenza \verb|C-\|. A differenza del precedente l'azione predefinita, oltre @@ -539,7 +539,7 @@ segnali sono: In genere esso viene generato solo per richiesta esplicita dell'utente dal comando (o tramite la funzione) \cmd{kill}. Dato che non lo si può intercettare è sempre meglio usarlo come ultima risorsa quando metodi meno - brutali, come \macro{SIGTERM} o \macro{C-c} non funzionano. + brutali, come \macro{SIGTERM} o \cmd{C-c} non funzionano. Se un processo non risponde a nessun altro segnale \macro{SIGKILL} ne causa sempre la terminazione (in effetti il fallimento della terminazione di un diff --git a/system.tex b/system.tex index 301d8ab..a8852c0 100644 --- a/system.tex +++ b/system.tex @@ -887,10 +887,10 @@ informazioni riguardo al filesystem su cui si trova un certo file, sono Queste funzioni permettono di ottenere una serie di informazioni generali riguardo al filesystem su cui si trova il file specificato; queste vengono restituite una struttura \param{buf} di tipo \type{statfs} definita come in -\ref{fig:sys_statfs}, ed i campi che sono indefiniti per il filesystem in +\figref{fig:sys_statfs}, ed i campi che sono indefiniti per il filesystem in esame sono impostati a zero. I valori del campo \var{f\_type} sono definiti per i vari filesystem nei relativi file di header dei sorgenti del kernel da -costanti del tipo \macro{XXX\_SUPER\_MAGIC}, dove \macro{XXX} in genere è il +costanti del tipo \var{XXX\_SUPER\_MAGIC}, dove \var{XXX} in genere è il nome del filesystem stesso. \begin{figure}[!htb] @@ -2066,8 +2066,8 @@ essere ritrovato in \cite{glibc}. Il valore delle costanti per \var{mode} può essere anche espresso, secondo la sintassi specificata per la forma equivalente di questa funzione definita come -\func{ntp\_adjtime}, utilizzando il prefisso \macro{MOD} al posto di -\macro{ADJ}. +\func{ntp\_adjtime}, utilizzando il prefisso \code{MOD} al posto di +\code{ADJ}. \begin{table}[htb] \footnotesize @@ -2273,30 +2273,30 @@ indefinito. \textbf{Modificatore} & \textbf{Esempio} & \textbf{Significato}\\ \hline \hline - \macro{\%a}&\texttt{Wed} & Nome del giorno, abbreviato.\\ - \macro{\%A}&\texttt{Wednesday} & Nome del giorno, completo.\\ - \macro{\%b}&\texttt{Apr} & Nome del mese, abbreviato.\\ - \macro{\%B}&\texttt{April} & Nome del mese, completo.\\ - \macro{\%c}&\texttt{Wed Apr 24 18:40:50 2002}& Data e ora.\\ - \macro{\%d}&\texttt{24} & Giorno del mese.\\ - \macro{\%H}&\texttt{18} & Ora del giorno, da 0 a 24.\\ - \macro{\%I}&\texttt{06} & Ora del giorno, da 0 a 12.\\ - \macro{\%j}&\texttt{114} & Giorno dell'anno.\\ - \macro{\%m}&\texttt{04} & Mese dell'anno.\\ - \macro{\%M}&\texttt{40} & Minuto.\\ - \macro{\%p}&\texttt{PM} & AM/PM.\\ - \macro{\%S}&\texttt{50} & Secondo.\\ - \macro{\%U}&\texttt{16} & Settimana dell'anno (partendo dalla - domenica).\\ - \macro{\%w}&\texttt{3} & Giorno della settimana. \\ - \macro{\%W}&\texttt{16} & Settimana dell'anno (partendo dal - lunedì).\\ - \macro{\%x}&\texttt{04/24/02} & La data.\\ - \macro{\%X}&\texttt{18:40:50} & L'ora.\\ - \macro{\%y}&\texttt{02} & Anno nel secolo.\\ - \macro{\%Y}&\texttt{2002} & Anno.\\ - \macro{\%Z}&\texttt{CEST} & Nome della \textit{timezone}.\\ - \macro{\%\%}&\texttt{\%} & Il carattere \%.\\ + \var{\%a}&\texttt{Wed} & Nome del giorno, abbreviato.\\ + \var{\%A}&\texttt{Wednesday} & Nome del giorno, completo.\\ + \var{\%b}&\texttt{Apr} & Nome del mese, abbreviato.\\ + \var{\%B}&\texttt{April} & Nome del mese, completo.\\ + \var{\%c}&\texttt{Wed Apr 24 18:40:50 2002}& Data e ora.\\ + \var{\%d}&\texttt{24} & Giorno del mese.\\ + \var{\%H}&\texttt{18} & Ora del giorno, da 0 a 24.\\ + \var{\%I}&\texttt{06} & Ora del giorno, da 0 a 12.\\ + \var{\%j}&\texttt{114} & Giorno dell'anno.\\ + \var{\%m}&\texttt{04} & Mese dell'anno.\\ + \var{\%M}&\texttt{40} & Minuto.\\ + \var{\%p}&\texttt{PM} & AM/PM.\\ + \var{\%S}&\texttt{50} & Secondo.\\ + \var{\%U}&\texttt{16} & Settimana dell'anno (partendo dalla + domenica).\\ + \var{\%w}&\texttt{3} & Giorno della settimana. \\ + \var{\%W}&\texttt{16} & Settimana dell'anno (partendo dal + lunedì).\\ + \var{\%x}&\texttt{04/24/02} & La data.\\ + \var{\%X}&\texttt{18:40:50} & L'ora.\\ + \var{\%y}&\texttt{02} & Anno nel secolo.\\ + \var{\%Y}&\texttt{2002} & Anno.\\ + \var{\%Z}&\texttt{CEST} & Nome della \textit{timezone}.\\ + \var{\%\%}&\texttt{\%} & Il carattere \%.\\ \hline \end{tabular} \caption{Valori previsti dallo standard ANSI C per modificatore della @@ -2353,7 +2353,7 @@ normale. I valori che può assumere \var{errno} sono riportati in \capref{cha:errors}, nell'header \file{errno.h} sono anche definiti i nomi simbolici per le costanti numeriche che identificano i vari errori; essi iniziano tutti per -\macro{E} e si possono considerare come nomi riservati. In seguito faremo +\var{E} e si possono considerare come nomi riservati. In seguito faremo sempre riferimento a tali valori, quando descriveremo i possibili errori restituiti dalle funzioni. Il programma di esempio \cmd{errcode} stampa il codice relativo ad un valore numerico con l'opzione \cmd{-l}.