From: Simone Piccardi Date: Mon, 1 Sep 2008 15:00:16 +0000 (+0000) Subject: Indicizzazioni e qualche piccola correzione X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=commitdiff_plain;h=66b24b461225c41c2ab2c6cf862db8705bb379be;p=gapil.git Indicizzazioni e qualche piccola correzione --- diff --git a/filedir.tex b/filedir.tex index ce8f315..5982579 100644 --- a/filedir.tex +++ b/filedir.tex @@ -669,7 +669,7 @@ per una fifo;\footnote{con Linux la funzione non pu Qualora si sia specificato in \param{mode} un file di dispositivo (vale a dire o \const{S\_IFBLK} o \const{S\_IFCHR}), il valore di \param{dev} dovrà essere -usato per indicare a quale dispositivo si fa riferimento altrimenti il suo +usato per indicare a quale dispositivo si fa riferimento, altrimenti il suo valore verrà ignorato. Solo l'amministratore può creare un file di dispositivo usando questa funzione (il processo deve avere la \textit{capability} \const{CAP\_MKNOD}), ma in Linux\footnote{questo è un @@ -704,8 +704,8 @@ dispositivo. Il \itindex{major~number} \textit{major number} identifica una classe di dispositivi (ad esempio la seriale, o i dischi IDE) e serve in sostanza per indicare al kernel quale è il modulo che gestisce quella classe di -dispositivi, per identificare uno specifico dispositivo di quella classe (ad -esempio una singola porta seriali, o una partizione di un disco) si usa invece +dispositivi; per identificare uno specifico dispositivo di quella classe (ad +esempio una singola porta seriale, o una partizione di un disco) si usa invece il \itindex{minor~number} \textit{minor number}. L'elenco aggiornato di questi numeri con le relative corrispondenze ai vari dispositivi può essere trovato nel file \texttt{Documentation/devices.txt} allegato alla documentazione dei @@ -736,9 +736,9 @@ con le macro \macro{major} e \macro{minor}: Restituisce il \itindex{minor~number} \textit{minor number} del dispositivo \param{dev}. \end{functions} -mentre una volta che siano noti \itindex{major~number} \textit{major number} e -\itindex{minor~number} \textit{minor number} si potrà costruire il relativo -identificativo con la macro \macro{makedev}: +\noindent mentre una volta che siano noti \itindex{major~number} \textit{major + number} e \itindex{minor~number} \textit{minor number} si potrà costruire il +relativo identificativo con la macro \macro{makedev}: \begin{functions} \headdecl{sys/types.h} \funcdecl{dev\_t \macro{minor}(int major, int minor)} @@ -3726,10 +3726,9 @@ padre da ogni processo figlio, in generale i processi risolvono i \itindsub{pathname}{assoluto} \textit{pathname} assoluti a partire sempre dalla stessa directory, che corrisponde alla radice del sistema. -In certe situazioni però, per motivi di sicurezza, è utile poter impedire che -un processo possa accedere a tutto il filesystem; per far questo si può -cambiare la sua directory radice con la funzione \funcd{chroot}, il cui -prototipo è: +In certe situazioni però è utile poter impedire che un processo possa accedere +a tutto il filesystem; per far questo si può cambiare la sua directory radice +con la funzione \funcd{chroot}, il cui prototipo è: \begin{prototype}{unistd.h}{int chroot(const char *path)} Cambia la directory radice del processo a quella specificata da \param{path}. @@ -3764,7 +3763,8 @@ resta con la directory di lavoro fuori dalla \textit{chroot jail}, potr comunque accedere a tutto il resto del filesystem usando \itindsub{pathname}{relativo}\textit{pathname} relativi, i quali, partendo dalla directory di lavoro che è fuori della \textit{chroot jail}, potranno -(con l'uso di \texttt{..}) risalire fino alla radice effettiva del filesystem. +(con l'uso di ``\texttt{..}'') risalire fino alla radice effettiva del +filesystem. Ma se ad un processo restano i privilegi di amministratore esso potrà comunque portare la sua directory di lavoro fuori dalla \textit{chroot jail} in cui si @@ -3782,7 +3782,6 @@ programmi e librerie) di cui il server potrebbe avere bisogno. - % LocalWords: sez like filesystem unlink MacOS Windows VMS inode kernel unistd % LocalWords: un'etichetta int const char oldpath newpath errno EXDEV EPERM st % LocalWords: EEXIST EMLINK EACCES ENAMETOOLONG ENOTDIR EFAULT ENOMEM EROFS ls @@ -3819,9 +3818,9 @@ programmi e librerie) di cui il server potrebbe avere bisogno. % LocalWords: fsetxattr flags XATTR REPLACE listxattr llistxattr flistxattr by % LocalWords: removexattr lremovexattr fremovexattr attributename lacl acl % LocalWords: OBJ setfacl len any prefix separator options NUMERIC IDS SMART +% LocalWords: INDENT major number IDE Documentation makedev fopendir proc %%% Local Variables: %%% mode: latex %%% TeX-master: "gapil" %%% End: -% LocalWords: INDENT major number IDE Documentation makedev fopendir proc diff --git a/ipc.tex b/ipc.tex index 8fb7ab8..c3120cc 100644 --- a/ipc.tex +++ b/ipc.tex @@ -894,8 +894,9 @@ con i 16 bit meno significativi \index{inode} dell'inode del file \param{pathname} (che vengono ottenuti attraverso \func{stat}, da cui derivano i possibili errori), e gli 8 bit meno significativi del numero del dispositivo su cui è il file. Diventa perciò relativamente facile ottenere delle -collisioni, specie se i file sono su dispositivi con lo stesso \textit{minor - number}, come \file{/dev/hda1} e \file{/dev/sda1}. +collisioni, specie se i file sono su dispositivi con lo stesso +\itindex{minor~number} \textit{minor number}, come \file{/dev/hda1} e +\file{/dev/sda1}. In genere quello che si fa è utilizzare un file comune usato dai programmi che devono comunicare (ad esempio un header comune, o uno dei programmi che devono diff --git a/system.tex b/system.tex index 797f953..36c6aa9 100644 --- a/system.tex +++ b/system.tex @@ -708,8 +708,8 @@ sulla directory \param{target}. di montare un filesystem disponibile in sola lettura senza averlo specificato o il device \param{source} è su un filesystem montato con l'opzione \const{MS\_NODEV}. - \item[\errcode{ENXIO}] il \textit{major number} del device \param{source} è - sbagliato. + \item[\errcode{ENXIO}] il \itindex{major~number} \textit{major number} del + device \param{source} è sbagliato. \item[\errcode{EMFILE}] la tabella dei device \textit{dummy} è piena. \end{errlist} ed inoltre \errval{ENOTDIR}, \errval{EFAULT}, \errval{ENOMEM},