From: Simone Piccardi Date: Sat, 17 Nov 2018 00:40:49 +0000 (+0100) Subject: Piccole modifiche ed integrazioni. X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=commitdiff_plain;h=4d4a4bd594633a9fe9874c8963ec9e868d0302eb;p=gapil.git Piccole modifiche ed integrazioni. --- diff --git a/fileio.tex b/fileio.tex index 7b32699..9ab3f03 100644 --- a/fileio.tex +++ b/fileio.tex @@ -1083,20 +1083,23 @@ il cui prototipo è: per \param{size} o si è usato \const{O\_DIRECT} ed il buffer non è allineato. \item[\errval{EIO}] si è tentata la lettura dal terminale di controllo - essendo in background (vedi sez.~\ref{sec:term_io_design}). + essendo in background ignorando o bloccando \const{SIGTTIN} (vedi + sez.~\ref{sec:term_io_design}) o per errori di basso livello sul supporto. \end{errlist} ed inoltre \errval{EBADF}, \errval{EFAULT} e \errval{EISDIR}, nel loro significato generico.} \end{funcproto} La funzione tenta di leggere \param{count} byte dal file \param{fd} a partire -dalla posizione corrente, scrivendoli nel buffer \param{buf}. Dopo la lettura -la posizione sul file è spostata automaticamente in avanti del numero di byte -letti. Se \param{count} è zero la funzione restituisce zero senza nessun altro -risultato. Inoltre che non è detto che la funzione \func{read} restituisca il -numero di byte richiesto, ci sono infatti varie ragioni per cui la funzione -può restituire un numero di byte inferiore: questo è un comportamento normale, -e non un errore, che bisogna sempre tenere presente. +dalla posizione corrente, scrivendoli nel buffer \param{buf}.\footnote{fino ad + un massimo di \const{0x7ffff000} bytes, indipendentemente che l'architettura + sia a 32 o 64 bit.} Dopo la lettura la posizione sul file è spostata +automaticamente in avanti del numero di byte letti. Se \param{count} è zero la +funzione restituisce zero senza nessun altro risultato. Inoltre che non è +detto che la funzione \func{read} restituisca il numero di byte richiesto, ci +sono infatti varie ragioni per cui la funzione può restituire un numero di +byte inferiore: questo è un comportamento normale, e non un errore, che +bisogna sempre tenere presente. La prima e più ovvia di queste ragioni è che si è chiesto di leggere più byte di quanto il file ne contenga. In questo caso il file viene letto fino alla @@ -1122,7 +1125,7 @@ come vedremo in sez.~\ref{sec:sock_io_behav}), o per la lettura da certi file di dispositivo, come le unità a nastro, che restituiscono sempre i dati ad un singolo blocco alla volta, o come le linee seriali, che restituiscono solo i dati ricevuti fino al momento della lettura, o i terminali, per i quali si -applicano inoltre ulteriori condizioni che approfondiremo in +applicano anche ulteriori condizioni che approfondiremo in sez.~\ref{sec:sess_terminal_io}. Infine anche le due condizioni segnalate dagli errori \errcode{EINTR} ed @@ -1165,26 +1168,29 @@ funzione di sistema, \funcd{pread}, il cui prototipo è: La funzione prende esattamente gli stessi argomenti di \func{read} con lo stesso significato, a cui si aggiunge l'argomento \param{offset} che indica -una posizione sul file. Identico è il comportamento ed il valore di -ritorno. La funzione serve quando si vogliono leggere dati dal file senza -modificare la posizione corrente. - -L'uso di \func{pread} è equivalente all'esecuzione di una \func{read} seguita -da una \func{lseek} che riporti al valore precedente la posizione corrente sul -file, ma permette di eseguire l'operazione atomicamente. Questo può essere +una posizione sul file a partire dalla quale verranno i \param{count} +bytes. Identico è il comportamento ed il valore di ritorno, ma la posizione +corrente sul file resterà invariata. Il valore di \param{offset} fa sempre +riferimento all'inizio del file. + +L'uso di \func{pread} è equivalente all'esecuzione di una \func{lseek} alla +posizione indicata da \param{offset} seguita da una \func{read}, seguita da +un'altra \func{lseek} che riporti al valore iniziale della posizione corrente +sul file, ma permette di eseguire l'operazione atomicamente. Questo può essere importante quando la posizione sul file viene condivisa da processi diversi -(vedi sez.~\ref{sec:file_shared_access}). Il valore di \param{offset} fa -sempre riferimento all'inizio del file. +(vedi sez.~\ref{sec:file_shared_access}) ed è particolarmente utile in caso di +programmazione \textit{multi-thread} (vedi sez.~\ref{cha:threads}) quando +all'interno di un processo si vuole che le operazioni di un \textit{thread} +non possano essere influenzata da eventuali variazioni della posizione sul +file effettuate da altri \textit{thread}. La funzione \func{pread} è disponibile anche in Linux, però diventa accessibile solo attivando il supporto delle estensioni previste dalle -\textit{Single Unix Specification} con la definizione della macro: -\begin{Example} -#define _XOPEN_SOURCE 500 -\end{Example} -e si ricordi di definire questa macro prima dell'inclusione del file di -dichiarazioni \headfile{unistd.h}. - +\textit{Single Unix Specification} con un valore della macro +\macro{\_XOPEN\_SOURCE} maggiore o uguale a 500 o a partire dalla \acr{glibc} +2.12 con un valore dalla macro \macro{\_POSIX\_C\_SOURCE} maggiore o uguale al +varore \val{200809L}. Si ricordi di definire queste macro prima +dell'inclusione del file di dichiarazione \headfile{unistd.h}. \subsection{Le funzioni per la scrittura di un file} @@ -1245,9 +1251,10 @@ Per i file ordinari il numero di byte scritti è sempre uguale a quello indicato da \param{count}, a meno di un errore. Negli altri casi si ha lo stesso comportamento di \func{read}. -Anche per \func{write} lo standard Unix98 definisce un'analoga \funcd{pwrite} -per scrivere alla posizione indicata senza modificare la posizione corrente -nel file, il suo prototipo è: +Anche per \func{write} lo standard Unix98 (ed i successivi POSIX.1-2001 e +POSIX.1-2008) definiscono un'analoga \funcd{pwrite} per scrivere alla +posizione indicata senza modificare la posizione corrente nel file, il suo +prototipo è: \begin{funcproto}{ \fhead{unistd.h} @@ -1260,7 +1267,11 @@ nel file, il suo prototipo è: \func{write} e \func{lseek}.} \end{funcproto} -\noindent e per essa valgono le stesse considerazioni fatte per \func{pread}. +\noindent per questa funzione valgono le stesse considerazioni fatte per +\func{pread}, a cui si aggiunge il fatto che su Linux, a differenza di quanto +previsto dallo standard POSIX che richiederebbe di ignorarlo, se si è aperto +il file con \const{O\_APPEND} i dati saranno comunque scritti in coda al file, +ignorando il valore di \param{offset}. \section{Caratteristiche avanzate} @@ -1285,7 +1296,7 @@ diversi. \begin{figure}[!htb] \centering - \includegraphics[width=12cm]{img/filemultacc} + \includegraphics[width=11cm]{img/filemultacc} \caption{Schema dell'accesso allo stesso file da parte di due processi diversi} \label{fig:file_mult_acc} @@ -1304,7 +1315,7 @@ la sua modalità di accesso e versioni proprie di tutte le proprietà che vengono mantenute nella sua voce della \textit{file table}. Questo ha conseguenze specifiche sugli effetti della possibile azione simultanea sullo stesso file, in particolare occorre tenere presente che: -\begin{itemize} +\begin{itemize*} \item ciascun processo può scrivere indipendentemente, dopo ciascuna \func{write} la posizione corrente sarà cambiata solo nel processo scrivente. Se la scrittura eccede la dimensione corrente del file questo @@ -1313,17 +1324,19 @@ stesso file, in particolare occorre tenere presente che: \item se un file è in modalità \const{O\_APPEND} tutte le volte che viene effettuata una scrittura la posizione corrente viene prima impostata alla dimensione corrente del file letta dalla struttura \kstruct{inode}. Dopo la - scrittura il file viene automaticamente esteso. + scrittura il file viene automaticamente esteso. Questa operazione avviene + atomicamente, ogni altro processo che usi \const{O\_APPEND} vedrà la + dimensione estesa e continuerà a scrivere in coda al file. \item l'effetto di \func{lseek} è solo quello di cambiare il campo \var{f\_pos} nella struttura \kstruct{file} della \textit{file table}, non c'è nessuna operazione sul file su disco. Quando la si usa per porsi alla - fine del file la posizione viene impostata leggendo la dimensione corrente - dalla struttura \kstruct{inode}. -\end{itemize} + fine del file la posizione viene impostata leggendo la attuale dimensione + corrente dalla struttura \kstruct{inode}. +\end{itemize*} \begin{figure}[!htb] \centering - \includegraphics[width=12cm]{img/fileshar} + \includegraphics[width=11cm]{img/fileshar} \caption{Schema dell'accesso ai file da parte di un processo figlio} \label{fig:file_acc_child} \end{figure} @@ -1437,7 +1450,7 @@ questo motivo si dice che il nuovo file descriptor è ``\textsl{duplicato}'', da cui il nome della funzione. \begin{figure}[!htb] - \centering \includegraphics[width=12cm]{img/filedup} + \centering \includegraphics[width=11cm]{img/filedup} \caption{Schema dell'accesso ai file duplicati} \label{fig:file_dup} \end{figure}