From: Simone Piccardi Date: Mon, 18 Nov 2002 22:01:03 +0000 (+0000) Subject: Correzioni sul mandatory locking X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=commitdiff_plain;h=23bf1b578f0b3920192bb995ee5f46ebabd7fd99;p=gapil.git Correzioni sul mandatory locking --- diff --git a/fileadv.tex b/fileadv.tex index 454e595..5ef95b0 100644 --- a/fileadv.tex +++ b/fileadv.tex @@ -1937,9 +1937,9 @@ Lock acquired \end{minipage}\vspace{1mm} \par\noindent che ci mostra come i due tipi di lock siano assolutamente indipendenti; per -questo motivo occorre sempre tenere presente quale delle due semantiche -disponibili stanno usando i programmi con cui si interagisce, dato che -applicare dei lock usando l'altra non avrebbe nessun effetto. +questo motivo occorre sempre tenere presente quale fra le due semantiche +disponibili stanno usando i programmi con cui si interagisce, dato che i lock +applicati con l'altra non avrebbero nessun effetto. @@ -1947,10 +1947,10 @@ applicare dei lock usando l'altra non avrebbe nessun effetto. \label{sec:file_lockf} Abbiamo visto come l'interfaccia POSIX per il file locking sia molto più -potente e flessibile di quella di BSD, ma è anche molto più complicata da -usare per le varie opzioni da passare a \func{fcntl}. Per questo motivo è -disponibile anche una interfaccia semplificata (ripresa da System V) che -utilizza la funzione \func{lockf}, il cui prototipo è: +potente e flessibile di quella di BSD, questo comporta anche una maggiore +complessità per via delle varie opzioni da passare a \func{fcntl}. Per questo +motivo è disponibile anche una interfaccia semplificata (ripresa da System V) +che utilizza la funzione \func{lockf}, il cui prototipo è: \begin{prototype}{sys/file.h}{int lockf(int fd, int cmd, off\_t len)} Applica, controlla o rimuove un \textit{file lock} sul file \param{fd}. @@ -2040,9 +2040,9 @@ per filesystem in fase di montaggio (specificando l'apposita opzione di \func{mount} riportata in \tabref{tab:sys_mount_flags}, o con l'opzione \cmd{mand} per il comando). -Si tenga presente inoltre che il \textit{mandatory locking} funziona -sull'interfaccia POSIX di \func{fcntl}, questo significa che non ha nessun -effetto sui lock richiesti con l'interfaccia di \func{flock}, ed inoltre che +Si tenga presente inoltre che il \textit{mandatory locking} funziona solo +sull'interfaccia POSIX di \func{fcntl}. Questo ha due conseguenze: che non si +ha nessun effetto sui lock richiesti con l'interfaccia di \func{flock}, e che la granularità del lock è quella del singolo byte, come per \func{fcntl}. La sintassi di acquisizione dei lock è esattamente la stessa vista in @@ -2074,17 +2074,19 @@ lock (le prime due sempre, la terza solo nel caso che la riduzione delle dimensioni del file vada a sovrapporsi ad una regione bloccata). L'ultimo aspetto della interazione del \textit{mandatory locking} con le -funzioni di accesso ai file è quello relativo ai file mappati in memoria -appena trattati in \secref{sec:file_memory_map}; anche in tal caso infatti, +funzioni di accesso ai file è quello relativo ai file mappati in memoria (che +abbiamo trattato in \secref{sec:file_memory_map}); anche in tal caso infatti, quando si esegue la mappatura con l'opzione \macro{MAP\_SHARED}, si ha un accesso al contenuto del file. Lo standard SVID prevede che sia impossibile eseguire il memory mapping di un file su cui sono presenti dei lock\footnote{alcuni sistemi, come HP-UX, sono ancora più restrittivi e lo impediscono anche in caso di \textit{advisory locking}, anche se questo non - ha molto senso.} in Linux è stata però fatta la scelta implementativa di -seguire questo comportamento soltanto quando si chiama \func{mmap} con -l'opzione \macro{MAP\_SHARED} (nel qual caso la funzione fallisce con il -solito \macro{EAGAIN}). + ha molto senso.} in Linux è stata però fatta la scelta +implementativa\footnote{per i dettagli si possono leggere le note nel kernel, + mantenute nel file \file{Documentation/mandatory.txt}.} di seguire questo +comportamento soltanto quando si chiama \func{mmap} con l'opzione +\macro{MAP\_SHARED} (nel qual caso la funzione fallisce con il solito +\macro{EAGAIN}).