From: Simone Piccardi Date: Mon, 25 Nov 2002 23:21:16 +0000 (+0000) Subject: Sempre correzioni di D. Masini X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=commitdiff_plain;h=1907c0d00d86100796a3b000827ac9742c4b9d81;p=gapil.git Sempre correzioni di D. Masini --- diff --git a/filestd.tex b/filestd.tex index 78a524c..aa4ecff 100644 --- a/filestd.tex +++ b/filestd.tex @@ -26,7 +26,7 @@ costituire il nucleo\footnote{queste funzioni sono state implementate la prima \subsection{I \textit{file stream}} \label{sec:file_stream} -Come più volte ribadito l'interfaccia dei file descriptor è un'interfaccia di +Come più volte ribadito, l'interfaccia dei file descriptor è un'interfaccia di basso livello, che non provvede nessuna forma di formattazione dei dati e nessuna forma di bufferizzazione per ottimizzare le operazioni di I/O. @@ -117,25 +117,23 @@ opportuno usare la funzione \func{freopen}. \subsection{Le modalità di bufferizzazione} \label{sec:file_buffering} -La bufferizzazione è una delle caratteristiche principali della -interfaccia degli stream; lo scopo è quello di ridurre al minimo il -numero di system call (\func{read} o \func{write}) eseguite nelle -operazioni di input/output. Questa funzionalità è assicurata -automaticamente dalla libreria, ma costituisce anche uno degli aspetti -più comunemente fraintesi, in particolare per quello che riguarda -l'aspetto della scrittura dei dati sul file. - -I caratteri che vengono scritti su uno stream normalmente vengono -accumulati in un buffer e poi trasmessi in blocco in maniera asincrona -rispetto alla scrittura (quello che viene chiamato lo \textsl{scarico} -dei dati, dall'inglese \textit{flush}) tutte le volte che il buffer -viene riempito. Un comportamento analogo avviene anche in lettura (cioè -dal file viene letto un blocco di dati, anche se se ne sono richiesti -una quantità inferiore), ma la cosa ovviamente ha rilevanza inferiore, -dato che i dati letti sono sempre gli stessi; in caso di scrittura -invece, quando si ha un accesso contemporaneo allo stesso file (ad -esempio da parte di un altro processo) si potranno vedere solo le parti -effettivamente scritte, e non quelle ancora presenti nel buffer. +La bufferizzazione è una delle caratteristiche principali dell'interfaccia +degli stream; lo scopo è quello di ridurre al minimo il numero di system call +(\func{read} o \func{write}) eseguite nelle operazioni di input/output. Questa +funzionalità è assicurata automaticamente dalla libreria, ma costituisce anche +uno degli aspetti più comunemente fraintesi, in particolare per quello che +riguarda l'aspetto della scrittura dei dati sul file. + +I caratteri che vengono scritti su uno stream normalmente vengono accumulati +in un buffer e poi trasmessi in blocco in maniera asincrona rispetto alla +scrittura (quello che viene chiamato lo \textsl{scarico} dei dati, +dall'inglese \textit{flush}) tutte le volte che il buffer viene riempito. Un +comportamento analogo avviene anche in lettura (cioè dal file viene letto un +blocco di dati, anche se ne sono richiesti una quantità inferiore), ma la cosa +ovviamente ha rilevanza inferiore, dato che i dati letti sono sempre gli +stessi; in caso di scrittura invece, quando si ha un accesso contemporaneo +allo stesso file (ad esempio da parte di un altro processo) si potranno vedere +solo le parti effettivamente scritte, e non quelle ancora presenti nel buffer. Allo stesso modo, se si sta facendo dell'input/output interattivo bisognerà tenere presente le caratteristiche delle operazioni di scarico @@ -179,16 +177,16 @@ seconda del file o del dispositivo scelto. La modalità \textit{line buffered} è quella che necessita di maggiori chiarimenti e attenzioni per quel che concerne il suo funzionamento. Come già accennato nella descrizione, \emph{di norma} i dati vengono inviati al kernel -alla ricezione di un carattere di a capo; questo non è vero in tutti i casi, -infatti, dato che le dimensioni del buffer usato dalle librerie sono fisse, se -le si eccedono si può avere uno scarico dei dati anche prima che sia stato -inviato un carattere di \textit{newline}. +alla ricezione di un carattere di \textsl{a capo} (\textit{newline}); questo +non è vero in tutti i casi, infatti, dato che le dimensioni del buffer usato +dalle librerie sono fisse, se le si eccedono si può avere uno scarico dei dati +anche prima che sia stato inviato un carattere di \textit{newline}. Un secondo punto da tenere presente, particolarmente quando si ha a che fare -con I/O interattivo, è che quando si effettua una lettura su uno stream che -comporta l'accesso al kernel\footnote{questo vuol dire sempre se lo stream da - cui si legge è in modalità \textit{unbuffered}.} viene anche eseguito lo -scarico di tutti i buffer degli stream in scrittura. +con I/O interattivo, è che quando si effettua una lettura da uno stream che +comporta l'accesso al kernel\footnote{questo vuol dire che lo stream da cui si + legge è in modalità \textit{unbuffered}.} viene anche eseguito lo scarico di +tutti i buffer degli stream in scrittura. In \secref{sec:file_buffering_ctrl} vedremo come la libreria definisca delle opportune funzioni per controllare le modalità di bufferizzazione e lo scarico @@ -275,7 +273,7 @@ possono essere aperti con le funzioni delle librerie standard del C. \textit{append mode}, l'accesso viene posto in lettura e scrittura. \\ \hline \texttt{b} & specifica che il file è binario, non ha alcun effetto. \\ - \texttt{x} & la apertura fallisce se il file esiste già. \\ + \texttt{x} & l'apertura fallisce se il file esiste già. \\ \hline \end{tabular} \caption{Modalità di apertura di uno stream dello standard ANSI C che @@ -385,9 +383,8 @@ modalit \item\textsl{a caratteri} in cui si legge/scrive un carattere alla volta (con la bufferizzazione gestita automaticamente dalla libreria), vedi \secref{sec:file_char_io}. -\item\textsl{di linea} in cui si legge/scrive una linea (terminata dal - carattere di newline \verb|\n|) alla volta, vedi - \secref{sec:file_line_io}. +\item\textsl{di linea} in cui si legge/scrive una linea alla volta (terminata + dal carattere di newline \verb|'\n'|), vedi \secref{sec:file_line_io}. \end{enumerate*} ed inoltre la modalità di input/output formattato. @@ -437,7 +434,7 @@ la funzione \func{clearerr}, il cui prototipo \begin{prototype}{stdio.h}{void clearerr(FILE *stream)} Cancella i flag di errore ed end-of-file di \param{stream}. \end{prototype} -\noindent in genere si usa questa funziona una volta che si sia identificata e +\noindent in genere si usa questa funzione una volta che si sia identificata e corretta la causa di un errore per evitare di mantenere i flag attivi, così da poter rilevare una successiva ulteriore condizione di errore. Di questa funzione esiste una analoga \func{clearerr\_unlocked} che non esegue il blocco @@ -498,7 +495,7 @@ struct histogram { double *bin; } histo; -int WriteStruct(FILE *stream, struct histogram *histo, size_t nelem) +int WriteStruct(FILE *stream, struct histogram *histo) { if ( fwrite(vec, sizeof(*histo), 1, stream) !=1) { perror("Write error"); diff --git a/fileunix.tex b/fileunix.tex index df4bfb9..056e3b4 100644 --- a/fileunix.tex +++ b/fileunix.tex @@ -832,9 +832,9 @@ kernel. La funzione viene usata dal comando \cmd{sync} quando si vuole forzare esplicitamente lo scarico dei dati su disco, o dal demone di sistema \cmd{update} che esegue lo scarico dei dati ad intervalli di tempo fissi: il -valore tradizionale per l'update dei dati è ogni 30 secondi, ma in Linux era -di 5 secondi; con le nuove versioni poi, è il kernel che si occupa -direttamente di tutto quanto. +valore tradizionale, usato da BSD, per l'update dei dati è ogni 30 secondi, ma +in Linux ilvalore utilizzato è di 5 secondi; con le nuove versioni poi, è il +kernel che si occupa direttamente di tutto quanto. Quando si vogliono scaricare soltanto i dati di un file (ad esempio essere sicuri che i dati di un database sono stati registrati su disco) si possono @@ -857,8 +857,10 @@ usare le due funzioni \func{fsync} e \func{fdatasync}, i cui prototipi sono: Entrambe le funzioni forzano la sincronizzazione col disco di tutti i dati del file specificato, ed attendono fino alla conclusione delle operazioni; -\func{fsync} forza anche la sincronizzazione dei metadata dell'inode (i dati -di \var{fstat} come i tempi del file). +\func{fsync} forza anche la sincronizzazione dei metadati del file (che +riguardano sia le modifiche alle tabelle di allocazione dei settori, che gli +altri dati contenuti nell'inode che si leggono con \var{fstat} come i tempi +del file). Si tenga presente che questo non comporta la sincronizzazione della directory che contiene il file (e scrittura della relativa voce su