From: Simone Piccardi Date: Sun, 3 Mar 2002 10:29:39 +0000 (+0000) Subject: Finita signal, iniziate kill e raise X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=commitdiff_plain;h=12f3d0def93dbdf672e012934826df53c44a79a6;p=gapil.git Finita signal, iniziate kill e raise --- diff --git a/signal.tex b/signal.tex index 5f00b4d..aad92a9 100644 --- a/signal.tex +++ b/signal.tex @@ -885,7 +885,7 @@ comportamento, pur mantenendone immutato il prototipo\footnote{in realt \end{prototype} In questa definizione si è usato il tipo \type{sighandler\_t} che è una -estensione GNU definita dalle \acr{glibc} che permette di riscrivere il +estensione GNU, definita dalle \acr{glibc}, che permette di riscrivere il prototipo in una forma più leggibile dell'originario: \begin{verbatim} void (*signal(int signum, void (*handler)(int)))int) @@ -915,20 +915,92 @@ installare l'azione di di default\footnote{si ricordi per \macro{SIGKILL} e \macro{SIGSTOP} non possono essere ignorati né intercettati}. +La funzione \func{signal} originale (e quella attuale in System V) era +conforme alla semantica inaffidabile e resettava l'azione di default a +\macro{SIG\_DEF}; Linux fino alle \acr{libc4} e le \acr{libc5} seguiva la +stessa semantica; al contrario con l'utilizzo delle \acr{glibc2}, Linux, come +BSD, non resetta il manipolatore e blocca il segnale durante la chiamata. La +versione originale della funzione, il cui uso è deprecato, può essere +utilizzata chiamando \func{sysv\_signal}. -\subsection{Funzioni rientranti e default dei segnali} -\label{sec:sig_reentrant} - +È da tenere presente che seguendo lo standard POSIX, il comportamento di un +processo che ignora i segnali \macro{SIGFPE}, \macro{SIGILL}, o +\macro{SIGSEGV} (qualora non originino da una \func{kill} o una \func{raise}) +è indefinito. Un manipolatore che ritorna da questi segnali può dare luogo ad +un ciclo infinito. \subsection{Le funzioni \func{kill} e \func{raise}} \label{sec:sig_kill_raise} +Come accennato in \secref{sec:sig_types}, un segnale può essere generato +``artificialmente'' attraverso l'uso delle funzioni \func{kill} e +\func{raise}, i cui prototipi sono: +\begin{functions} + \headdecl{sys/types.h} + \headdecl{signal.h} + \funcdecl{int kill(pid\_t pid, int sig)} invia il segnale \param{sig} al + processo specificato con \param{pid}. + \funcdecl{int raise(int sig)} invia il segnale \param{sig} al processo + corrente. + + \bodydesc{La funzione restituisce zero in caso di successo e -1 per un + errore, nel qual caso \var{errno} assumerà i valori: + \begin{errlist} + \item[\macro{EINVAL}] Si è specificato un numero di segnale invalido. + \item[\macro{EPERM}] Il processo non ha il permesso di inviare il segnale + alla destinazione specificata. + \item[\macro{ESRCH}] Il \acr{pid} o il process group indicati non + esistono. Gli zombie (vedi \ref{sec:proc_termination}) sono considerati come + processi esistenti. + \end{errlist}} +\end{functions} + +La funzione \code{raise(sig)} è sostanzialmente equivalente ad una +\code{kill(getpid(), sig)}. Il valore di \param{sig} specifica il segnale che +si vuole inviare e può essere specificato con una delle macro definite in +\ref{sec:sig_classification}. + +Lo standard POSIX poi prevede che il valore 0 sia usato per specificare il +segnale nullo. Se le funzioni vengono chiamate con questo valore non viene +inviato nessun segnale, ma viene eseguito il controllo degli errori, in tal +caso si otterrà un errore \macro{EPERM} se non si hanno i permessi necessari +ed un errore \macro{ESRCH} se il processo specificato non esiste. Si tenga +conto però che il sistema ricicla i \acr{pid}, così come visto in +\secref{sec:proc_pid}, per cui l'esistenza di un processo non significa che +esso sia realmente quello a cui si intendeva mandare il segnale. + +Per poter effettuare l'invio del segnale ad un altro processo, si devono +possedere i privilegi di amministratore, oppure il \textit{real user id} o +l'\textit{effective user id} del chiamante devono corrispondere al +\textit{real user id} o al \textit{aved user id} della destinazione. Nel caso +del segnale \macro{SIGCONT} entrambi i processi devono appartenere alla stessa +sessione. + +Il valore dell'argomento \param{pid} specifica la destinazione a cui inviare +il segnale e può assumere i seguenti significati: +\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}} +\item[$\texttt{pid}>0$] il segnale è mandato al processo con il \acr{pid} + indicato. +\item[$\texttt{pid}=0$] il segnale è mandato ad ogni processo del + \textit{process group} del chiamante. +\item[$\texttt{pid}=-1$] il segnale è mandato ad ogni processo (eccetto + \cmd{init}). +\item[$\texttt{pid}<-1$] il segnale è mandato ad ogni processo del process + group $|\code{pid}|$. +\end{basedescript} + + \subsection{Le funzioni \func{alarm} e \func{pause}} \label{sec:sig_alarm_pause} -\section{Il controllo dei segnali} +\subsection{Funzioni rientranti e default dei segnali} +\label{sec:sig_reentrant} + + + +\section{Gestione avanzata} \label{sec:sig_control}