</td>
<td align="center" bgcolor="#dddddd">
<a target="_parent"
- href="http://cvs.firenze.linux.it/cgi-bin/viewcvs.cgi/gapil/?cvsroot=Misc">
+ href="http://cvs.firenze.linux.it/cgi-bin/viewcvs.cgi/gapil/?cvsroot=misc">
<font face="sans-serif">
<b>CVS</b>
</font>
</td>
<td align="center" bgcolor="#dddddd">
<a target="_parent"
- href="http://cvs.firenze.linux.it/cgi-bin/viewcvs.cgi/gapil/?cvsroot=Misc">
+ href="http://cvs.firenze.linux.it/cgi-bin/viewcvs.cgi/gapil/?cvsroot=misc">
<font face="sans-serif">
<b>CVS</b>
</font>
descriptor attivi, mantenuto nella variabile \var{n}, è diverso da zero. Se
pertanto ci sono ancora socket attivi da individuare si comincia con
l'incrementare (\texttt{\small 30}) l'indice e controllare (\texttt{\small
- 31}) se corrisponde ad un file descriptor in uso, analizzando il valore del
-campo \var{fd} della relativa struttura, e chiudendo immediatamente il ciclo
+ 31}) se corrisponde ad un file descriptor in uso analizzando il valore del
+campo \var{fd} della relativa struttura e chiudendo immediatamente il ciclo
qualora non lo sia. Se invece il file descriptor è in uso si verifica
(\texttt{\small 31}) se c'è stata attività controllando il campo
\var{revents}.
effettuarne la riscrittura all'indietro, con il solito controllo ed eventuale
uscita e notifica in caso si errore (\texttt{\small 49--52}).
+Come si può notare la logica del programma è identica a quella vista in
+\figref{fig:TCP_SelectEchod} per l'analogo server basato su \func{select}; la
+sola differenza significativa è che in questo caso non c'è bisogno di
+rigenerare i file descriptor set in quanto l'uscita è indipendente dai dati in
+ingresso.
\section{Le opzioni dei socket}