\file{/dev/zero}. In tal caso i valori scritti nella regione mappata non
vengono ignorati (come accade qualora si scriva direttamente sul file), ma
restano in memoria e possono essere riletti secondo le stesse modalità usate
- nel \textit{memory mapping} anonimo.} Un esempio di utilizzo di questa
-tecnica è mostrato in
+ nel \textit{memory mapping} anonimo.} Vedremo come utilizzare questa tecnica
+più avanti, quando realizzeremo il monitor visto in \secref{sec:ipc_sysv_shm}
+in modo che possa restituire i suoi risultati anche via rete.
periodo di attesa.
Se eseguiamo il comando\footnote{che è preceduto dall'istruzione \code{export
- LD\_LIBRARY\_PATH=./} per permettere l'uso delle librerie dinamiche.}}
+ LD\_LIBRARY\_PATH=./} per permettere l'uso delle librerie dinamiche.}
senza specificare attese (come si può notare in (\texttt{\small 17--19}) i
valori predefiniti specificano di non attendere), otterremo come output sul
terminale: