Le code di messaggi non sono ancora supportate nel kernel ufficiale, esiste
però una implementazione sperimentale di Michal Wronski e Krzysztof
Benedyczak,\footnote{i patch al kernel e la relativa libreria possono essere
-trovati su
-\href{http://www.mat.uni.torun.pl/~wrona/posix_ipc}
-{http://www.mat.uni.torun.pl/\tild{}wrona/posix\_ipc}.}.
-In generale, come le corrispettive del SysV IPC, le code di messaggi sono poco
+ trovati su \href{http://www.mat.uni.torun.pl/~wrona/posix_ipc}
+ {http://www.mat.uni.torun.pl/\tild{}wrona/posix\_ipc}, questi sono stati
+ inseriti nel kernel ufficiale a partire dalla versione 2.6.6-rc1.}. In
+generale, come le corrispettive del SysV IPC, le code di messaggi sono poco
usate, dato che i socket\index{socket}, nei casi in cui sono sufficienti, sono
più comodi, e che in casi più complessi la comunicazione può essere gestita
direttamente con mutex e memoria condivisa con tutta la flessibilità che
siano stati opportunamente applicati i relativi patch, occorre utilizzare la
libreria \file{mqueue}\footnote{i programmi che usano le code di messaggi cioè
devono essere compilati aggiungendo l'opzione \code{-lmqueue} al comando
- \cmd{gcc}, dato che le funzioni non fanno parte della libreria standard.}
-che contiene le funzioni dell'interfaccia POSIX.\footnote{in realtà
- l'implementazione è realizzata tramite delle speciali chiamate ad
- \func{ioctl} sui file del filesystem speciale su cui vengono mantenuti
- questi oggetti di IPC.}
+ \cmd{gcc}, dato che le funzioni non fanno parte della libreria standard, in
+ corrispondenza all'inclusione del supporto nel kernel ufficiale, anche le
+ relative funzioni sono state inserite nelle \acr{glibc} a partire dalla
+ versione 2.3.4.} che contiene le funzioni dell'interfaccia
+POSIX.\footnote{in realtà l'implementazione è realizzata tramite delle
+ speciali chiamate ad \func{ioctl} sui file del filesystem speciale su cui
+ vengono mantenuti questi oggetti di IPC.}
La libreria inoltre richiede la presenza dell'apposito filesystem di tipo