argomenti successivi, \param{level} e \param{optname}. Come abbiamo visto in
sez.~\ref{sec:net_protocols} i protocolli di rete sono strutturati su vari
livelli, ed l'interfaccia dei socket può usarne più di uno. Si avranno allora
-diverse funzionalità e caratteristiche per ciascun protocollo usato da un
-socket, e quindi saranno anche diverse le opzioni che di potranno impostare, a
-seconda del \textsl{livello} (trasporto, rete, ecc.) su cui si va ad operare.
+funzionalità e caratteristiche diverse per ciascun protocollo usato da un
+socket, e quindi saranno anche diverse le opzioni che si potranno impostare
+per ciascun socket, a seconda del \textsl{livello} (trasporto, rete, ecc.) su
+cui si vuole andare ad operare.
Il valore di \param{level} seleziona allora il protocollo su cui vuole
-intervenire, e permette di usare per \param{optname} i valori delle opzioni
-che sono definite su quel protocollo. Esiste però anche il valore speciale
-\const{SOL\_SOCKET} che indica un livello di base e cioè le opzioni
-disponibili per qualunque tipo di socket. Per impostare le opzioni relative
-alle funzionalità dei singoli protocolli si deve utilizzare il valore numerico
-che identifica questi ultimi in \file{/etc/protocols}; più comunemente si
-usano le apposite costanti \texttt{SOL\_*} riportate in
-tab.~\ref{tab:sock_option_levels}, dove si sono riassunti i valori possibili
-per l'argomento \param{level}.\footnote{la notazione in questo caso è,
- purtroppo, abbastanza confusa: infatti in Linux il valore si può impostare
- sia usando le costanti \texttt{SOL\_*}, che le analoghe \texttt{IPPROTO\_*}
- (citate anche da Stevens in \cite{UNP1}); entrambe hanno gli stessi valori
- che sono equivalenti ai numeri di protocollo di \file{/etc/protocols}, con
- una eccesione specifica, che è quella del protocollo ICMP, per la quale non
+intervenire, mentre \param{optname} permette di scegliere su quale delle
+opzioni che sono definite per quel protocollo si vuole operare. In sostanza la
+selezione di una specifica opzione viene fatta attraverso una coppia di valori
+\param{level} e \param{optname} e chiaramente la funzione avrà successo
+soltanto se il protocollo in questione prevede quella opzione ed è utilizzato
+dal socket. Infine \param{level} prevede anche il valore speciale
+\const{SOL\_SOCKET} usato per le opzioni generiche che sono disponibili per
+qualunque tipo di socket.
+
+I valori usati per \param{level}, corrispondenti ad un dato protocollo usato
+da un socket, sono quelli corrispondenti al valore numerico che identifica il
+suddetto protocollo in \file{/etc/protocols}; dato che la leggibilità di un
+programma non trarrebbe certo beneficio dall'uso diretto dei valori numerici,
+più comunemente si indica il protocollo tramite le apposite costanti
+\texttt{SOL\_*} riportate in tab.~\ref{tab:sock_option_levels}, dove si sono
+riassunti i valori che possono essere usati per l'argomento
+\param{level}.\footnote{la notazione in questo caso è, purtroppo, abbastanza
+ confusa: infatti in Linux il valore si può impostare sia usando le costanti
+ \texttt{SOL\_*}, che le analoghe \texttt{IPPROTO\_*} (citate anche da
+ Stevens in \cite{UNP1}); entrambe hanno gli stessi valori che sono
+ equivalenti ai numeri di protocollo di \file{/etc/protocols}, con una
+ eccesione specifica, che è quella del protocollo ICMP, per la quale non
esista una costante, il che è comprensibile dato che il suo valore, 1, è
quello che viene assegnato a \const{SOL\_SOCKET}.}
-
\begin{table}[!htb]
\centering
\footnotesize
Il quarto argomento, \param{optval} è un puntatore ad una zona di memoria che
contiene i dati che specificano il valore dell'opzione che si vuole passare al
-socket (e il tipo di dati varia a seconda dell'opzione), mentre l'ultimo
-argomento \param{optlen},\footnote{questo argomento è in realtà sempre di tipo
- \ctyp{int}, come era nelle \acr{libc4} e \acr{libc5}; l'uso di
- \ctyp{socklen\_t} è stato introdotto da POSIX (valgono le stesse
- considerazioni per l'uso di questo tipo di dato fatte in
+socket, mentre l'ultimo argomento \param{optlen},\footnote{questo argomento è
+ in realtà sempre di tipo \ctyp{int}, come era nelle \acr{libc4} e
+ \acr{libc5}; l'uso di \ctyp{socklen\_t} è stato introdotto da POSIX (valgono
+ le stesse considerazioni per l'uso di questo tipo di dato fatte in
sez.~\ref{sec:TCP_func_accept}) ed adottato dalle \acr{glibc}.} è la
dimensione in byte dei dati presenti all'indirizzo indicato da \param{optval}.
+Dato che il tipo di dati varia a seconda dell'opzione scelta, occorrerà
+individuare qual'è quello che deve essere usato, ed utilizzare le opportune
+variabili.
La gran parte delle opzioni utilizzano per \param{optval} un valore intero, se
-poi l'opzione esprime una condizione logica si deve usare particolare un
-valore non nullo per abilitarla ed un valore nullo per disabilitarla. Se
-invece l'opzione non prevede di dover ricevere nessun tipo di valore si deve
-impostare \param{optval} a \const{NULL}.
+poi l'opzione esprime una condizione logica, il valore è sempre un intero, am
+si dovrà usare un valore non nullo per abilitarla ed un valore nullo per
+disabilitarla. Se invece l'opzione non prevede di dover ricevere nessun tipo
+di valore si deve impostare \param{optval} a \const{NULL}. Un piccolo numero
+di opzioni però usano dei tipi di dati peculiari, è questo il motivo per cui
+\param{optval} è stato definito come puntatore generico.
La seconda funzione usata per controllare le proprietà dei socket è
-\func{getsockopt}, che serve a leggere i valori delle opzioni dd a farsi
-restituire i dati relativi al loro funzionamento; il suo prototipo è:
+\funcd{getsockopt}, che serve a leggere i valori delle opzioni dei socket ed a
+farsi restituire i dati relativi al loro funzionamento; il suo prototipo è:
\begin{functions}
\headdecl{sys/socket.h}
\headdecl{sys/types.h}
\end{functions}
I primi tre argomenti sono identici ed hanno lo stesso significato di quelli
-di \func{setsockopt}, mentre \param{optval} in questo caso indica l'indirizzo
-a cui andranno scritti i dati letti dal socket, e \param{optlen} è usata come
-\textit{value result argument} per indicare la lunghezza del buffer allocato
-per \param{optval} e per ricevere indietro la dimensione effettiva dei dati
-scritti su di esso.
+di \func{setsockopt}, anche se non è detto che tutte le opzioni siano definite
+per entrambe le funzioni. In questo caso \param{optval} viene usato per
+ricevere le informazioni ed indica l'indirizzo a cui andranno scritti i dati
+letti dal socket, infine \param{optlen} diventa un puntatore ad una variabile
+che viene usata come \textit{value result argument} per indicare, prima della
+chiamata della funzione, la lunghezza del buffer allocato per \param{optval} e
+per ricevere indietro, dopo la chiamata della funzione, la dimensione
+effettiva dei dati scritti su di esso. Se la dimenzione del buffer allocato
+per \param{optval} non è sufficiente si avrà un errore.
+
\subsection{Le opzioni generiche}
\label{sec:sock_generic_options}
-Anche se ciascun tipo di socket presenta una serie di caratteristiche
-particolari, gestite attraverso delle opzioni specifiche, esiste un insieme
-generico di opzioni che possono applicarsi a qualunque tipo di
-socket.\footnote{una descrizione di queste opzioni è generalmente disponibile
- nella quarta sezione delle pagine di manuale con \texttt{man 4 socket}.}
-Come detto in tal caso il livello da scegliere è \const{SOL\_SOCKET}
-
-
-
-In generale il valore di \param{optname} viene passato invariato al
+Come accennato esiste un insieme generico di opzioni dei socket che possono
+applicarsi a qualunque tipo di socket,\footnote{una descrizione di queste
+ opzioni è generalmente disponibile nella settima sezione delle pagine di
+ manuale, nel caso specifico la si può consultare con \texttt{man 7 socket}.}
+indipendentemente da quale protocollo venga poi utilizzato. Se si vuole
+operare su queste opzioni generiche il livello da utilizzare è
+\const{SOL\_SOCKET}; si è riportato un elenco di queste opzioni in
+tab.~\ref{tab:sock_opt_socklevel}.
+\begin{table}[!htb]
+ \centering
+ \footnotesize
+ \begin{tabular}[c]{|l|c|c|c|l|l|}
+ \hline
+ \textbf{Opzione}&\texttt{get}&\texttt{set}&\textbf{flag}&\textbf{Tipo}&
+ \textbf{Descrizione}\\
+ \hline
+ \hline
+ \const{SO\_KEEPALIVE}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ controlla l'attività della connessione.\\
+ \const{SO\_OOBINLINE}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ lascia in linea i dati \textit{out-of-band}.\\
+ \const{SO\_RCVLOWAT} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ basso livello sul buffer di ricezione.\\
+ \const{SO\_SNDLOWAT} &$\bullet$&$\bullet$& &\texttt{int}&
+ basso livello sul buffer di trasmissione.\\
+ \const{SO\_RCVTIMEO} &$\bullet$&$\bullet$& &\texttt{timeval}&
+ timeout in ricezione.\\
+ \const{SO\_SNDTIMEO} &$\bullet$&$\bullet$& &\texttt{timeval}&
+ timeout in trasmissione.\\
+ \const{SO\_BSDCOMPAT}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ abilita la compatibilità con BSD.\\
+ \const{SO\_PASSCRED} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ abilita la ricezione di credenziali.\\
+ \const{SO\_PEERCRED} &$\bullet$& & &\texttt{ucred}&
+ restituisce le credenziali del processo remoto.\\
+ \const{SO\_BINDTODEVICE}&$\bullet$&$\bullet$& &\texttt{char *}&
+ lega il socket ad un dispositivo.\\
+ \const{SO\_DEBUG} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ abilita il debugging sul socket.\\
+ \const{SO\_REUSEADDR}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ consente il riutilizzo di un indirizzo locale.\\
+ \const{SO\_TYPE} &$\bullet$& & &\texttt{int}&
+ restituisce il tipo di socket.\\
+ \const{SO\_ACCEPTCONN}&$\bullet$& & &\texttt{int}&
+ indica se il socket è in ascolto.\\
+ \const{SO\_DONTROUTE}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ non invia attraverso un gateway.\\
+ \const{SO\_BROADCAST}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ attiva o disattiva il \textit{broadcast}.\\
+ \const{SO\_SNDBUF} &$\bullet$&$\bullet$& &\texttt{int}&
+ imposta dimensione del buffer di trasmissione.\\
+ \const{SO\_RCVBUF} &$\bullet$&$\bullet$& &\texttt{int}&
+ imposta dimensione del buffer di ricezione.\\
+ \const{SO\_LINGER} &$\bullet$&$\bullet$& &\texttt{linger}&
+ indugia nella chiusura con dati da spedire.\\
+ \const{SO\_PRIORITY} &$\bullet$&$\bullet$& &\texttt{int}&
+ imposta la priorità del socket.\\
+ \const{SO\_ERROR} &$\bullet$& & &\texttt{int}&
+ riceve e cancella gli errori pendenti.\\
+ \hline
+ \end{tabular}
+ \caption{Le opzioni disponibili al livello \const{SOL\_SOCKET}.}
+ \label{tab:sock_opt_socklevel}
+\end{table}
+La tabella elenca le costanti che identificano le singole opzioni da usare
+come valore per \param{optname}; le due colonne seguenti indicano per quali
+delle due funzioni (\func{getsockopt} o \func{setsockopt}) l'opzione è
+disponibile, mentre la colonna successiva indica, quando di ha a che fare con
+un valore di \param{optval} intero, se l'opzione è da considerare un numero o
+un valore logico. Si è inoltre riportato sulla quinta colonna il tipo di dato
+usato per \param{optval} ed una breve descrizione del significato delle
+singole opzioni sulla sesta.
+
+
+Dato che le descrizioni di tab.~\ref{tab:sock_opt_socklevel} sono estremamente
+sommarie, vale la pena entrare in dettagli maggiori; questo ci consentirà
+anche di trattare i vari casi particolari, dato che nonostante queste opzioni
+siano indicate al livello generico, alcune di esse han senso solo per alcuni
+tipi di socket. L'elenco dettagliato del significato di ciascuna di esse è
+allora il seguente:
+\begin{basedescript}{\desclabelwidth{3cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}}
+\item[\const{SO\_KEEPALIVE}] una connessione può restare attiva senza che non
+ debba essere effettuato nessun traffico su di essa; in in certi casi può
+ essere utile controllarne lo stato per accorgersi di eventuali problemi, per
+ questo, se si imposta questa opzione, è cura del kernel inviare degli
+ appositi messaggi sulla rete (detti appunto \textit{keep-alive}) per
+ verificare se la connessione è attiva. L'opzione funziona soltanto con
+ socket che supportino le connessioni (non ha senso per socket UDP ad
+ esempio), ed utilizza per \param{optval} un intero usato come valore logico.
+
+ L'opzione si applica principalmente ai socket TCP. Con le impostazioni di
+ default (che sono riprese da BSD) Linux emette un messaggio di
+ \textit{keep-alive} verso l'altro capo della connessione se questa è rimasta
+ senza traffico per più di due ore. Se è tutto a posto il messaggio viene
+ ricevuto e verrà emesso un segmento ACK di risposta, alla cui ricezione
+ ripartirà un'altro ciclo di attesa per altre due ore di inattività; tutto
+ ciò viene effettuato dal kernel e le applicazioni non riceveranno nessun
+ dato.
+
+ In caso di problemi invece si possono avere i due casi già illustrati in
+ sez.~\ref{sec:TCP_conn_crash} per il caso di terminazione prococe del
+ server: il primo è quello in cui la macchina remota non riconosce più la
+ connessione, ad esempio perché ha avuto un crollo ed è stata
+ riavviata,\footnote{si ricordi che un normale riavvio non ha questo effetto,
+ in quanto si passa per la chiusura del processo che invia un segmento FIN
+ all'altro capo della connessione.} per cui si otterrà come risposta un
+ RST. In tal caso il socket viene chiuso dopo aver impostato un errore
+ \errcode{ECONNRESET}.
+
+ Se invece non viene ricevuta nessuna risposta (indice che la macchina non è
+ più raggiungibile) l'emissione dei messaggi viene ripetuta ad intervalli di
+ 75 secondi ad un massimo di 9 volte\footnote{entrambi questi valori possono
+ essere opportunamente modificati con gli opportuni parametri illustrati in
+ sez.~\ref{sec:sock_sysctl}, si tenga presente che però questo vale a
+ livello di kernel ed i valori saranno applicati a \textsl{tutti} i
+ socket.} (per un totale di 11 minuti e 15 secondi) dopo di che se non si è
+ ricevuta nessuna risposta il socket viene chiuso dopo aver impostato un
+ errore di \errcode{ETIMEDOUT}. Se invece si riceve in risposta ad uno di
+ questi messaggi un pacchetto ICMP di destinazione irraggiungibile verrà
+ restituito l'errore corrispondente.
+
+ In generale questa opzione serve per individuare un crash della macchina
+ all'altro capo della connessione,\footnote{il crash di un processo di nuovo
+ comporta la chiusura di tutti i file che aveva aperti e la relativa
+ emissione degli opportuni segmenti FIN nel caso dei socket.} e viene usata
+ sui server per evitare di mantenere impegnate le risorse dedicate a trattare
+ delle connessioni in realtà terminate; abilitandola le connessioni
+ effettivamente terminate vengono chiuse ed una \func{select} potrà rilevare
+ la conclusione delle stesse e ricevere il relativo errore. Si tenga però
+ presente che non si ha la certezza assoluta che un errore di
+ \errcode{ETIMEDOUT} corrisponda ad una reale conclusione della connessione,
+ il problema potrebbe essere dovuto ad un problema di routing che perduri per
+ un tempo maggiore di quello impiegato nei vari tentativi di ritrasmissione
+ del \textit{keep-alive}.
+
+
+
+\item[\const{SO\_OOBINLINE}] se questa opzione viene abilitata i dati
+ \textit{out-of-band} vengono inviati direttamente nel flusso di dati del
+ socket (e sono quindi letti con una normale \func{read}) invece che restare
+ disponibili solo per l'accesso con l'uso del flag \const{MSG\_OOB} di
+ \func{recvmsg}. Tratteremo l'argomento in dettaglio in
+ sez.~\ref{sec:TCP_urgent_data}. L'opzione funziona soltanto con socket che
+ supportino i dati \textit{out-of-band} (non ha senso per socket UDP ad
+ esempio), ed utilizza per \param{optval} un intero usato come valore logico.
+
+
+
+\item[\const{SO\_RCVLOWAT}] questa opzione imposta il valore che indica il
+ numero minimo di byte che devono essere presenti nel buffer di ricezione
+ perché il kernel passi i dati all'utente, restituendoli ad una \func{read} o
+ segnalando ad una \func{select} (vedi sez.~\ref{sec:TCP_sock_select}) che ci
+ sono dati in ingresso. L'opzione utilizza per \param{optval} un intero che
+ specifica il numero di byte, ma con Linux questo valore è sempre 1 e non può
+ essere cambiato; \func{getsockopt} leggerà questo valore mentre
+ \func{setsockopt} darà un errore di \errcode{ENOPROTOOPT}.
+
+
+\item[\const{SO\_SNDLOWAT}] questa opzione imposta il valore che indica il
+ numero minimo di byte che devono essere presenti nel buffer di scrittura
+ perché il kernel li invii al protocollo successivo, consentendo ad una
+ \func{write} di ritornare o segnalando ad una \func{select} (vedi
+ sez.~\ref{sec:TCP_sock_select}) che è possibile eseguire una scrittura.
+ L'opzione utilizza per \param{optval} un intero che specifica il numero di
+ byte, ma con Linux questo valore è sempre 1 e non può essere cambiato;
+ \func{getsockopt} leggerà questo valore mentre \func{setsockopt} darà un
+ errore di \errcode{ENOPROTOOPT}.
+
+
+\item[\const{SO\_RCVTIMEO}] l'opzione permette di impostare un tempo massimo
+ sulle operazioni di lettura da un socket, e prende per \param{optval} una
+ struttura di tipo \struct{timeval} (vedi fig.~\ref{fig:sys_timeval_struct})
+ identica a quella usata con \func{select}. Con \func{getsockopt} si può
+ leggere il valore attuale, mentre con \func{setsockopt} si imposta il tempo
+ voluto, usando un valore nullo per \struct{timeval} il timeout viene
+ rimosso.
+
+ Se l'opzione viene attivata tutte le volte che una delle funzioni di lettura
+ (\func{read}, \func{readv}, \func{recv}, \func{recvfrom} e \func{recvmsg})
+ si blocca in attesa di dati per un tempo maggiore di quello impostato, essa
+ ritornerà un valore -1 e la variabile \var{errno} sarà impostata con un
+ errore di \errcode{EAGAIN} e \errcode{EWOULDBLOCK}, così come sarebbe
+ avvenuto se si fosse aperto il socket in modalità non bloccante.
+
+\item[\const{SO\_SNDTIMEO}] l'opzione permette di impostare un tempo massimo
+ sulle operazioni di scrittura su un socket, ed usa gli stessi valori di
+ \const{SO\_RCVTIMEO}. In questo caso però si avrà un errore di
+ \errcode{EAGAIN} o \errcode{EWOULDBLOCK} per le funzioni di scrittura
+ \func{write}, \func{writev}, \func{send}, \func{sendfrom} e \func{sendmsg}
+ qualora queste restino bloccate per un tempo maggiore di quello specificato.
+
+\item[\const{SO\_BSDCOMPAT}] questa opzione abilita la compatibilità con il
+ comportamento di BSD (in particolare ne riproduce i bug). Attualmente è una
+ opzione usata solo per il protocollo UDP e ne è prevista la rimozione in
+ futuro. L'opzione utilizza per \param{optval} un intero usato come valore
+ logico.
+
+ Quando viene abilitata gli errori riportati da messaggi ICMP per un socket
+ UDP non vengono passati al programma in user space. Con le versioni 2.0.x
+ del kernel erano anche abilitate altre opzioni per i socket raw, che sono
+ state rimosse con il passaggio al 2.2; è consigliato correggere i programmi
+ piuttosto che usare questa funzione.
+
+\item[\const{SO\_PASSCRED}] questa opzione abilita la ricezione dei messaggi
+ di controllo \const{SCM\_CREDENTIALS} dei socket unix-domain. Prende per
+ \param{optval} un intero usato come valore logico.
+
+\item[\const{SO\_PEERCRED}] questa opzione restituisce le credenziali del
+ processo remoto connesso al socket; l'opzione è disponibile solo per socket
+ unix-domain e può essere usata solo con \func{getsockopt}. Prende come
+ valore per \param{optval} una apposita struttura \struct{ucred} (vedi
+ sez.~\ref{sec:unix_socket_xxx}).
+
+\item[\const{SO\_BINDTODEVICE}] questa opzione permette di \textsl{legare} il
+ socket ad una particolare interfaccia interfaccia, in modo che esso possa
+ ricevere ed inviare pacchetti solo su quella. L'opzione richiede per
+ \param{optval} il puntatore ad una stringa contenente il nome
+ dell'interfaccia (ad esempio \texttt{eth0}); se si utilizza una stringa
+ nulla o un valore nullo per \param{optlen} si rimuove un precedente
+ collegamento.
+
+ Il nome della interfaccia deve essere specificato con una stringa terminata
+ da uno zero e di lunghezza massima pari a \const{IFNAMSIZ}; l'opzione è
+ effettiva solo per alcuni tipi di socket, ed in particolare per quelli della
+ famiglia \const{AF\_INET}; non è invece supportata per i \textit{packet
+ socket} (vedi sez.~\ref{cha:advanced_socket_xxx}).
+
+
+\item[\const{SO\_DEBUG}]
+
+\item[\const{SO\_REUSEADDR}]
+
+\item[\const{SO\_TYPE}] questa opzione permette di leggere il tipo di socket
+ su cui si opera; funziona solo con \func{getsockopt}, ed utilizza per
+ \param{optval} un valore intero in cui verrà restituto il valore numerico
+ che lo identifica (ad esempio \const{SOCK\_STREAM}).
+
+\item[\const{SO\_ACCEPTCONN}]
+\item[\const{SO\_DONTROUTE}]
+\item[\const{SO\_BROADCAST}]
+\item[\const{SO\_SNDBUF}]
+\item[\const{SO\_RCVBUF}]
+\item[\const{SO\_LINGER}]
+\item[\const{SO\_PRIORITY}]
+\item[\const{SO\_ERROR}]
+\end{basedescript}
Il risultato finale qui dipende dall'implementazione dello stack TCP, e nel
caso di Linux anche dall'impostazione di alcuni dei parametri di sistema che
si trovano in \file{/proc/sys/net/ipv4}, che ne controllano il comportamento:
-in questo caso in particolare da \file{tcp\_retries2}. Questo parametro
-infatti specifica il numero di volte che deve essere ritentata la
-ritrasmissione di un pacchetto nel mezzo di una connessione prima di riportare
-un errore di timeout. Il valore preimpostato è pari a 15, il che
-comporterebbe 15 tentativi di ritrasmissione, ma nel nostro caso le cose sono
-andate diversamente, dato che le ritrasmissioni registrate da \cmd{tcpdump}
-sono solo 8; inoltre l'errore riportato all'uscita del client non è stato
-\errcode{ETIMEDOUT}, come dovrebbe essere in questo caso, ma
-\errcode{EHOSTUNREACH}.
+in questo caso in particolare da \file{tcp\_retries2} (vedi
+sez.~\ref{sec:sock_sysctl}). Questo parametro infatti specifica il numero di
+volte che deve essere ritentata la ritrasmissione di un pacchetto nel mezzo di
+una connessione prima di riportare un errore di timeout. Il valore
+preimpostato è pari a 15, il che comporterebbe 15 tentativi di ritrasmissione,
+ma nel nostro caso le cose sono andate diversamente, dato che le
+ritrasmissioni registrate da \cmd{tcpdump} sono solo 8; inoltre l'errore
+riportato all'uscita del client non è stato \errcode{ETIMEDOUT}, come dovrebbe
+essere in questo caso, ma \errcode{EHOSTUNREACH}.
Per capire l'accaduto continuiamo ad analizzare l'output di \cmd{tcpdump}:
esso ci mostra che a un certo punto i tentativi di ritrasmissione del
si vuole che il client sia in grado di accorgersi del crollo del server anche
quando non sta effettuando uno scambio di dati, è possibile usare una
impostazione speciale del socket (ci torneremo in
-sez.~\ref{sec:TCP_sock_options}) che provvede all'esecuzione di questo
+sez.~\ref{sec:sock_generic_options}) che provvede all'esecuzione di questo
controllo.
\section{L'uso dell'I/O multiplexing}
sufficiente a superare il valore di una \textsl{soglia di basso livello} (il
cosiddetto \textit{low watermark}). Questo valore è espresso in numero di
byte e può essere impostato con l'opzione del socket \const{SO\_RCVLOWAT}
- (tratteremo le opzioni dei socket in sez.~\ref{sec:TCP_sock_options}); il
- suo valore di default è 1 per i socket TCP e UDP. In questo caso una
+ (tratteremo l'uso di questa opzione in sez.~\ref{sec:sock_generic_options});
+ il suo valore di default è 1 per i socket TCP e UDP. In questo caso una
operazione di lettura avrà successo e leggerà un numero di byte maggiore di
zero.
\item il lato in lettura della connessione è stato chiuso; si è cioè ricevuto
\item c'è stato un errore sul socket. In questo caso una operazione di lettura
non si bloccherà ma restituirà una condizione di errore (ad esempio
\func{read} restituirà -1) e imposterà la variabile \var{errno} al relativo
- valore. Vedremo in sez.~\ref{sec:TCP_sock_options} come sia possibile
+ valore. Vedremo in sez.~\ref{sec:sock_generic_options} come sia possibile
estrarre e cancellare errori pendenti su un socket usando l'opzione
\const{SO\_ERROR}.
\item quando si sta utilizzando un \textit{listening socket} ed ci sono delle
valore della \textsl{soglia di basso livello} in scrittura ed inoltre o il
socket è già connesso o non necessita (ad esempio è UDP) di connessione. Il
valore della soglia è espresso in numero di byte e può essere impostato con
- l'opzione del socket \const{SO\_SNDLOWAT}; il suo valore di default è 2048
- per i socket TCP e UDP. In questo caso una operazione di scrittura non si
+ l'opzione del socket \const{SO\_SNDLOWAT} (trattata in
+ sez.~\ref{sec:sock_generic_options}); il suo valore di default è 2048 per i
+ socket TCP e UDP. In questo caso una operazione di scrittura non si
bloccherà e restituirà un valore positivo pari al numero di byte accettati
dal livello di trasporto.
\item il lato in scrittura della connessione è stato chiuso. In questo caso
\item c'è stato un errore sul socket. In questo caso una operazione di
scrittura non si bloccherà ma restituirà una condizione di errore ed
imposterà opportunamente la variabile \var{errno}. Vedremo in
- sez.~\ref{sec:TCP_sock_options} come sia possibile estrarre e cancellare
+ sez.~\ref{sec:sock_generic_options} come sia possibile estrarre e cancellare
errori pendenti su un socket usando l'opzione \const{SO\_ERROR}.
\end{itemize*}