\item[\errcode{ESPIPE} \textit{Invalid seek operation}.] Si cercato di
eseguire una \func{lseek} su un file che non supporta questa operazione (ad
esempio su una \textit{pipe}, da cui il nome).
-\item[\errcode{ESTALE} \textit{Stale NFS file handle}.] Indica un problema
- interno a NFS causato da cambiamenti del filesystem del sistema remoto. Per
- recuperare questa condizione in genere è necessario smontare e rimontare il
- filesystem NFS.
+\item[\errcode{ESTALE} \textit{Stale file handle}.] Indica un problema interno
+ ad un filesyste remoto (in genere con NFS) causato da cambiamenti del
+ filesystem del sistema remoto. Per recuperare questa condizione in genere è
+ necessario smontare e rimontare il filesystem.
\item[\errcode{ETXTBSY} \textit{Text file busy}.] Si è cercato di eseguire un
file che è aperto in scrittura, o di scrivere su un file che è in
esecuzione.
un indirizzo di destinazione predefinito per il socket. Si ottiene questo
errore mandando dato su un socket senza connessione senza averne prima
specificato una destinazione.
+\item[\errcode{EHOSTDOWN} \textit{Host is down}.] L'host remoto non risponde.
+\item[\errcode{EHOSTUNREACH} \textit{No route to host}.] L'host remoto non è
+ raggiungibile. Si ottiene quando non esiste una rotta di rete per arrivare
+ all'host remoto con il protocollo di rete utilizzato.
\item[\errcode{EISCONN} \textit{Transport endpoint is already connected}.] Si
è tentato di connettere un socket che è già connesso.
\item[\errcode{EMSGSIZE} \textit{Message too long}.] Le dimensioni di un
specificati nelle sezioni precedenti.
\begin{basedescript}{\desclabelwidth{1.5cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}}
-\item[\errcode{EAGAIN} \textit{Resource temporarily unavailable}.] La funzione è
- fallita ma potrebbe funzionare se la chiamata fosse ripetuta. Questo errore
- accade in due tipologie di situazioni:
+\item[\errcode{EAGAIN} \textit{Resource temporarily unavailable}.] La funzione
+ è fallita ma potrebbe funzionare se la chiamata fosse ripetuta. Questo
+ errore accade in due tipologie di situazioni:
\begin{itemize}
\item Si è effettuata un'operazione che si sarebbe bloccata su un oggetto
che è stato posto in modalità non bloccante. Nei vecchi sistemi questo era
% TODO verificare i dettagli degli errori del kernel, eventualmente cassare.
% \begin{description}
-% \item[\errcode{ERESTART} \textit{Interrupted system call should be restarted}.]
+
% \item[\errcode{ECHRNG} \textit{Channel number out of range}.]
% \item[\errcode{EL2NSYNC} \textit{Level 2 not synchronized}.]
% \item[\errcode{EL3HLT} \textit{Level 3 halted}.]
% \item[\errcode{ENOANO} \textit{No anode}.]
% \item[\errcode{EBADRQC} \textit{Invalid request code}.]
% \item[\errcode{EBADSLT} \textit{Invalid slot}.]
-% \item[\errcode{EDEADLOCK} Identico a \errcode{EDEADLK}.]
+% \item[\errcode{EDEADLOCK} Identico a \errcode{EDEADLK}.]
+
% \item[\errcode{EBFONT} \textit{Bad font file format}.]
% \item[\errcode{ENONET} \textit{Machine is not on the network}.]
% \item[\errcode{ENOPKG} \textit{Package not installed}.]
+% \item[\errcode{EREMOTEIO} \textit{Remote I/O error}.]
% \item[\errcode{EADV} \textit{Advertise error}.]
% \item[\errcode{ESRMNT} \textit{Srmount error}.]
-% \item[\errcode{ECOMM} \textit{Communication error on send}.]
+% \item[\errcode{ECOMM} \textit{Communication error on send}.]
% \item[\errcode{EDOTDOT} \textit{RFS specific error}.]
% \item[\errcode{ENOTUNIQ} \textit{Name not unique on network}.]
% \item[\errcode{EBADFD} \textit{File descriptor in bad state}.]
% \item[\errcode{ELIBMAX} \textit{Attempting to link in too many shared
% libraries}.]
% \item[\errcode{ELIBEXEC} \textit{Cannot exec a shared library directly}.]
+% \item[\errcode{ERESTART} \textit{Interrupted system call should be
+% restarted}.]
% \item[\errcode{ESTRPIPE} \textit{Streams pipe error}.]
% \item[\errcode{EUCLEAN} \textit{Structure needs cleaning}.]
+% \item[\errcode{ENOTNAM} \textit{Not a XENIX named type file}.]
% \item[\errcode{ENAVAIL} \textit{No XENIX semaphores available}.]
% \item[\errcode{EISNAM} \textit{Is a named type file}.]
% \item[\errcode{EREMOTEIO} \textit{Remote I/O error}.]
% \item[\errcode{ENOMEDIUM} \textit{No medium found}.]
-% \item[\errcode{EMEDIUMTYPE} \textit{Wrong medium type}.]
+% \item[\errcode{EMEDIUMTYPE} \textit{Wrong medium type}.]
+% \item[\errcode{ENOKEY} \textit{Required key not available}.]
+% \item[\errcode{EKEYEXPIRED} \textit{Key has expired}.]
+% \item[\errcode{EKEYREVOKED} \textit{Key has been revoked}.]
+% \item[\errcode{EKEYREJECTED} \textit{Key was rejected by service}.]
+%/* for robust mutexes */
+% \item[\errcode{EOWNERDEAD} \textit{Owner died}.]
+% \item[\errcode{ENOTRECOVERABLE} \textit{State not recoverable}.]
+% \item[\errcode{ERFKILL} \textit{Operation not possible due to RF-kill}.]
+% \item[\errcode{EHWPOISON} \textit{Memory page has hardware error}.]
+
% \end{description}
}
\end{funcproto}
-
Questa funzione permette di avere un aggiustamento graduale del tempo di
sistema in modo che esso sia sempre crescente in maniera monotona. Il valore
indicato nella struttura \struct{timeval} puntata da \param{delta} esprime il
\begin{table}[!htb]
\footnotesize
\centering
- \begin{tabular}[c]{|l|c|p{8cm}|}
+ \begin{tabular}[c]{|l|p{8cm}|}
\hline
- \textbf{Nome} & \textbf{Valore} & \textbf{Significato}\\
+ \textbf{Nome} & \textbf{Significato}\\
\hline
\hline
- \constd{ADJ\_OFFSET} & 0x0001 & Imposta la differenza fra il tempo
- reale e l'orologio di sistema:
- deve essere indicata in microsecondi
- nel campo \var{offset} di
- \struct{timex}.\\
- \constd{ADJ\_FREQUENCY} & 0x0002 & Imposta la differenza in frequenza
- fra il tempo reale e l'orologio di
- sistema: deve essere indicata
- in parti per milione nel campo
- \var{frequency} di \struct{timex}.\\
- \constd{ADJ\_MAXERROR} & 0x0004 & Imposta il valore massimo
- dell'errore sul tempo, espresso in
- microsecondi nel campo
- \var{maxerror} di \struct{timex}.\\
- \constd{ADJ\_ESTERROR} & 0x0008 & Imposta la stima dell'errore
- sul tempo, espresso in microsecondi
- nel campo \var{esterror} di
- \struct{timex}.\\
- \constd{ADJ\_STATUS} & 0x0010 & Imposta alcuni valori di stato
- interni usati dal
- sistema nella gestione
- dell'orologio specificati nel campo
- \var{status} di \struct{timex}.\\
- \constd{ADJ\_TIMECONST} & 0x0020 & Imposta la larghezza di banda del
- PLL implementato dal kernel,
- specificato nel campo
- \var{constant} di \struct{timex}.\\
- \constd{ADJ\_TICK} & 0x4000 & Imposta il valore dei \textit{tick}
- del timer in
- microsecondi, espresso nel campo
- \var{tick} di \struct{timex}.\\
- \constd{ADJ\_OFFSET\_SINGLESHOT}&0x8001&Chiede uno spostamento una tantum
- dell'orologio secondo il valore del
- campo \var{offset} simulando il
- comportamento di \func{adjtime}.\\
+ \constd{ADJ\_OFFSET} & Imposta la differenza fra il tempo
+ reale e l'orologio di sistema:
+ deve essere indicata in microsecondi
+ nel campo \var{offset} di
+ \struct{timex}.\\
+ \constd{ADJ\_FREQUENCY} & Imposta la differenza in frequenza
+ fra il tempo reale e l'orologio di
+ sistema: deve essere indicata
+ in parti per milione nel campo
+ \var{frequency} di \struct{timex}.\\
+ \constd{ADJ\_MAXERROR} & Imposta il valore massimo
+ dell'errore sul tempo, espresso in
+ microsecondi nel campo
+ \var{maxerror} di \struct{timex}.\\
+ \constd{ADJ\_ESTERROR} & Imposta la stima dell'errore
+ sul tempo, espresso in microsecondi
+ nel campo \var{esterror} di
+ \struct{timex}.\\
+ \constd{ADJ\_STATUS} & Imposta alcuni valori di stato
+ interni usati dal
+ sistema nella gestione
+ dell'orologio specificati nel campo
+ \var{status} di \struct{timex}.\\
+ \constd{ADJ\_TIMECONST} & Imposta la larghezza di banda del
+ PLL implementato dal kernel,
+ specificato nel campo
+ \var{constant} di \struct{timex}.\\
+ \constd{ADJ\_TICK} & Imposta il valore dei \textit{tick}
+ del timer in
+ microsecondi, espresso nel campo
+ \var{tick} di \struct{timex}.\\
+ \constd{ADJ\_OFFSET\_SINGLESHOT}&Chiede uno spostamento una tantum
+ dell'orologio secondo il valore del
+ campo \var{offset} simulando il
+ comportamento di \func{adjtime}.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Costanti per l'assegnazione del valore del campo \var{mode} della
del disallineamento con il tempo solare.\footnote{per dettagli si consulti
\url{http://it.wikipedia.org/wiki/Leap_second}.}
-I campi \var{tm\_min} e\var{tm\_hour} che indicano rispettivamente minuti ed
+I campi \var{tm\_min} e \var{tm\_hour} che indicano rispettivamente minuti ed
ore hanno valori compresi rispettivamente fra 0 e 59 e fra 0 e 23. Il campo
\var{tm\_mday} che indica il giorno del mese prevede invece un valore compreso
fra 1 e 31, ma la \acr{glibc} supporta pure il valore 0 come indicazione
rientrante di \func{localtime} però non effettua la chiamata preventiva a
\func{tzset} che deve essere eseguita a cura dell'utente.
-Infine \func{mktime} esegue la conversione di un \textit{broken-down time} a
-partire da una struttura \struct{tm} restituendo direttamente un valore di
-tipo \type{time\_t} con il \textit{calendar time}. La funzione ignora i campi
-\var{tm\_wday} e \var{tm\_yday} e per gli altri campi normalizza eventuali
-valori fuori degli intervalli specificati in precedenza: se cioè si indica un
-12 per \var{tm\_mon} si prenderà il gennaio dell'anno successivo. Inoltre la
-funzione tiene conto del valore di \var{tm\_isdst} per effettuare le
-correzioni relative al fuso orario: un valore positivo indica che deve essere
-tenuta in conto l'ora legale, un valore nullo che non deve essere applicata
-nessuna correzione, un valore negativo che si deve far ricorso alle
+La funzione \func{mktime} esegue invece la conversione di un
+\textit{broken-down time} a partire da una struttura \struct{tm} restituendo
+direttamente un valore di tipo \type{time\_t} con il \textit{calendar
+ time}. La funzione ignora i campi \var{tm\_wday} e \var{tm\_yday} e per gli
+altri campi normalizza eventuali valori fuori degli intervalli specificati in
+precedenza: se cioè si indica un 12 per \var{tm\_mon} si prenderà il gennaio
+dell'anno successivo.
+
+Inoltre la funzione tiene conto del valore di \var{tm\_isdst} per effettuare
+le correzioni relative al fuso orario: un valore positivo indica che deve
+essere tenuta in conto l'ora legale, un valore nullo che non deve essere
+applicata nessuna correzione, un valore negativo che si deve far ricorso alle
informazioni relative al proprio fuso orario per determinare lo stato dell'ora
-legale.
+legale.
-La funzione inoltre modifica i valori della struttura \struct{tm} in forma di
+La funzione infine modifica i valori della struttura \struct{tm} in forma di
\textit{value result argument}, normalizzando i valori dei vari campi,
impostando i valori risultanti per \var{tm\_wday} e \var{tm\_yday} e
assegnando a \var{tm\_isdst} il valore (positivo o nullo) corrispondente allo
-stato dell'ora legale. La funzione inoltre provvede ad impostare il valore
-della variabile globale \var{tzname}.
+stato dell'ora legale. La funzione provvede anche ad impostare il valore della
+variabile globale \var{tzname}.
\itindend{calendar~time}
-\begin{figure}[!htb]
- \footnotesize
- \centering
- \begin{minipage}[c]{.75\textwidth}
- \includestruct{listati/time_zone_var.c}
- \end{minipage}
- \normalsize
- \caption{Le variabili globali usate per la gestione delle
- \textit{timezone}.}
- \label{fig:sys_tzname}
-\end{figure}
-
Come accennato l'uso del \textit{broken-down time} permette di tenere conto
anche della differenza fra tempo universale e ora locale, compresa l'eventuale
ora legale. Questo viene fatto dalle funzioni di conversione grazie alle
\var{timezone} indica la differenza di fuso orario in secondi, mentre
\var{daylight} indica se è attiva o meno l'ora legale.
+\begin{figure}[!htb]
+ \footnotesize
+ \centering
+ \begin{minipage}[c]{.75\textwidth}
+ \includestruct{listati/time_zone_var.c}
+ \end{minipage}
+ \normalsize
+ \caption{Le variabili globali usate per la gestione delle
+ \textit{timezone}.}
+ \label{fig:sys_tzname}
+\end{figure}
+
Benché la funzione \func{asctime} fornisca la modalità più immediata per
stampare un tempo o una data, la flessibilità non fa parte delle sue
caratteristiche; quando si vuole poter stampare solo una parte (l'ora, o il
\param{format}, tutti i caratteri restano invariati eccetto \texttt{\%} che
viene utilizzato come modificatore. Alcuni dei possibili valori che esso può
assumere sono riportati in tab.~\ref{tab:sys_strftime_format}.\footnote{per la
- precisione si sono riportati definiti dallo standard ANSI C, che sono anche
- quelli ripresi in POSIX.1; la \acr{glibc} fornisce anche le estensioni
+ precisione si sono riportati quelli definiti dallo standard ANSI C che sono
+ anche quelli ripresi in POSIX.1; la \acr{glibc} fornisce anche le estensioni
introdotte da POSIX.2 per il comando \cmd{date}, i valori introdotti da
SVID3 e ulteriori estensioni GNU; l'elenco completo dei possibili valori è
riportato nella pagina di manuale della funzione.} La funzione tiene conto
Si tenga presente comunque che anche in caso di scansione completamente
riuscita la funzione sovrascrive soltanto i campi di \param{tm} indicati dal
-formato, la struttura originaria infatti non viene inizializzati e gli altri
+formato, la struttura originaria infatti non viene inizializzata e gli altri
campi restano ai valori che avevano in precedenza.
\textit{thread}.
La variabile è in genere definita come \dirct{volatile} dato che può essere
-cambiata in modo asincrono da un segnale, per un esempio si veda
+cambiata in modo asincrono da un segnale; per un esempio si veda
sez.~\ref{sec:sig_sigchld} ricordando quanto trattato in
-sez.~\ref{sec:proc_race_cond}). Dato che un gestore di segnale scritto bene si
+sez.~\ref{sec:proc_race_cond}. Dato che un gestore di segnale scritto bene si
cura di salvare e ripristinare il valore della variabile all'uscita, nella
programmazione normale, quando si può fare l'assunzione che i gestori di
segnali siano ben scritti, di questo non è necessario preoccuparsi.
dichiarate in \headfile{errno.h}. La prima contiene i puntatori alle stringhe
di errore indicizzati da \var{errno}; la seconda esprime il valore più alto
per un codice di errore, l'utilizzo di una di queste stringhe è
-sostanzialmente equivalente a quello di \func{strerror}.
+sostanzialmente equivalente a quello di \func{strerror}, ma dato che non è
+detto che \var{sys\_errlist} sia stato aggiornato in caso di aggiunta di nuovi
+errori, il suo uso è deprecato e si deve sempre usare \func{perror}.
\begin{figure}[!htbp]
\footnotesize \centering