questi tre stream sono identificabili attraverso dei nomi simbolici
definiti nell'header \file{stdio.h} che sono:
-\begin{itemize}
-\item \var{FILE *stdin} Lo \textit{standard input} cioè lo stream da
+\begin{basedescript}{\desclabelwidth{3.0cm}}
+\item[\var{FILE *stdin}] Lo \textit{standard input} cioè lo stream da
cui il processo riceve ordinariamente i dati in ingresso. Normalmente
è associato dalla shell all'input del terminale e prende i caratteri
dalla tastiera.
-\item \var{FILE *stdout} Lo \textit{standard input} cioè lo stream su
+\item[\var{FILE *stdout}] Lo \textit{standard input} cioè lo stream su
cui il processo invia ordinariamente i dati in uscita. Normalmente è
associato dalla shell all'output del terminale e scrive sullo schermo.
-\item \var{FILE *stderr} Lo \textit{standard input} cioè lo stream su
+\item[\var{FILE *stderr}] Lo \textit{standard input} cioè lo stream su
cui il processo è supposto inviare i messaggi di errore. Normalmente
anch'esso è associato dalla shell all'output del terminale e scrive
sullo schermo.
-\end{itemize}
+\end{basedescript}
Nelle \acr{glibc} \var{stdin}, \var{stdout} e \var{stderr} sono
effettivamente tre variabili di tipo \type{FILE *} che possono essere
\begin{table}[htb]
\centering
+ \footnotesize
\begin{tabular}[c]{|l|p{8cm}|}
\hline
\textbf{Valore} & \textbf{Significato}\\
\texttt{a+} & Il file viene aperto (o creato se non esiste) in
\textit{append mode}, l'accesso viene posto in lettura e scrittura. \\
\hline
+ \texttt{b} & specifica che il file è binario, non ha alcun effetto. \\
+ \texttt{x} & la apertura fallisce se il file esiste già. \\
+ \hline
\end{tabular}
\caption{Modalità di apertura di uno stream dello standard ANSI C che
sono sempre presenti in qualunque sistema POSIX}
\begin{table}[htb]
\centering
+ \footnotesize
\begin{tabular}[c]{|l|l|p{10cm}|}
\hline
\textbf{Valore} & \textbf{Tipo} & \textbf{Significato} \\
\begin{table}[htb]
\centering
+ \footnotesize
\begin{tabular}[c]{|l|p{10cm}|}
\hline
\textbf{Valore} & \textbf{Significato}\\
\begin{table}[htb]
\centering
+ \footnotesize
\begin{tabular}[c]{|l|p{10cm}|}
\hline
\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\begin{table}[htb]
\centering
+ \footnotesize
\begin{tabular}[c]{|l|l|}
\hline
\textbf{Valore} & \textbf{Modalità} \\
\chapter{La gestione del sistema, delle risorse, e degli errori}
\label{cha:system}
-In questo capitolo si è raccolta le trattazione delle varie funzioni
-concernenti la gestione generale del sistema che permettono di trattare le
-varie informazioni ad esso connesse, i limiti sulle risorse, la gestione dei
-tempi, degli errori e degli utenti ed in generale la gestione dei vari
-parametri di configurazione dei vari componenti del sistema.
-
+In questo capitolo tratteremo varie interfacce che attengono agli aspetti più
+generali del sistema, come quelle per la gestione di parametri e
+configurazione, quelle per la lettura dei limiti e delle carattistiche dello
+stesso, quelle per il controllo dell'uso delle risorse da parte dei processi,
+quelle per la gestione dei tempi e degli errori.
\section{La configurazione del sistema}
\label{sec:sys_config}
+In questa sezione esamineremo le macro e le funzioni che permettono di
+conoscere e settare i parametri di configurazione del sistema, di ricavarme
+limiti e caratteristiche, e di controllare i filesystem disponibili, montarli
+e rimuoverli da programma.
+
+
+\subsection{Limiti e parametri di sistema}
+\label{sec:sys_sys_limits}
+
+In qualunque sistema sono presenti un gran numero di parametri e costanti il
+cui valore può essere definito dall'architettura dell'hardware,
+dall'implementazione del sistema, dalle opzioni con cui si sono compilati il
+kernel e le librerie o anche configurabili dall'amministratore all'avvio del
+sistema o durente le sue attività.
+
+Chiaramente per scrivere programmi portabili occorre poter determinare opzioni
+disponibili e caratteristiche del sistema (come i valori massimi e minimi dei
+vari tipi di variabili, o la presenza del supporto del supporto per
+l'operazione che interessa). Inoltre alcuni di questi limiti devono poter
+essere determinabili anche in corso di esecuzione del programma, per non dover
+ricompilare tutti i programmi quando si usa una nuova versione del kernel o si
+cambia una delle configurazioni del sistema. Per tutto questo sono necessari
+due tipi di funzionalità:
+\begin{itemize*}
+\item la possibilità di determinare limiti ed opzioni al momento della
+ compilazione.
+\item la possibilità di determinare limiti ed opzioni durante l'esecuzione.
+\end{itemize*}
+
+La prima funzionalità si può ottenere includendo gli opportuni header file,
+mentre per la seconda sono ovviamante necessarie delle funzioni; ci sono molti
+casi però in cui alcuni di questi limiti sono fissi in una implementazione
+mentre possono variare in un altra.
+
+Lo standard ANSI C definisce dei limiti solo sulle dimensioni dei tipi dei
+dati, che sono ovviamente fissi, gli standard POSIX.1 e POSIX.2 ne definiscono
+molti altri attinenti alle caratteristiche del sistema (come il numero massimo
+di figli, la lunghezza di un pathname, ecc.) che possono essere fissi o meno:
+quando sono fissi vengono definiti come macro nel file \file{limits.h}, se
+invece possono variare la macro corrispondente deve essere indefinita, ed il
+loro valore sarà ottenibile tramite la funzione \func{sysconf}, il cui
+prototipo è:
+\begin{prototype}{unistd.h}{long sysconf(int name)}
+ Restituisce il valore del parametro di sistema \param{name}.
+
+ \bodydesc{La funzione restituisce indietro il valore del parametro
+ richiesto, o 1 se si tratta di un'opzione disponibile, 0 se l'opzione non
+ è disponibile e -1 in caso di errore (ma \var{errno} non viene settata).}
+\end{prototype}
+\noindent ed i valori possibili disponibili in Linux per \param{name} sono
+definiti in \ntab.
+
+\begin{table}[htb]
+ \centering
+ \footnotesize
+ \begin{tabular}[c]{|l|l|p{9cm}|}
+ \hline
+ \textbf{Parametro}&\textbf{macro sostituita} &\textbf{Significato}\\
+ \hline
+ \hline
+ \texttt{\_SC\_ARG\_MAX} &\macro{ARG\_MAX}&
+ The maximum length of the arguments to the exec()
+ family of functions; the corresponding macro is
+ . \\
+ \texttt{\_SC\_CHILD\_MAX}&\macro{\_POSIX\_CHILD\_MAX}&
+ The number of simultaneous processes per user id,
+ the corresponding macro is .\\
+ \texttt{\_SC\_CLK\_TCK}& \macro{CLK\_TCK} &
+ The number of clock ticks per second; the corre
+ sponding macro is.\\
+ \texttt{\_SC\_STREAM\_MAX}& \macro{STREAM\_MAX}&
+ The maximum number of streams that a process can
+ have open at any time. the corresponding standard C
+ macro is \macro{FOPEN\_MAX}.\\
+ \texttt{\_SC\_TZNAME\_MAX}&\macro{TZNAME\_MAX}&
+ The maximum number of bytes in a timezone name, the
+ corresponding macro is .\\
+ \texttt{\_SC\_OPEN\_MAX}&\macro{\_POSIX\_OPEN\_MAX}&
+ The maximum number of files that a process can have
+ open at any time, the corresponding macro is
+ .\\
+ \texttt{\_SC\_JOB\_CONTROL}&\macro{\_POSIX\_JOB\_CONTROL}&
+ This indicates whether POSIX - style job control is
+ supported, the corresponding macro is
+ .\\
+ \texttt{\_SC\_SAVED\_IDS}&\macro{\_POSIX\_SAVED\_IDS}&
+ This indicates whether a process has a saved set-
+ user-ID and a saved set-group-ID; the corresponding
+ macro is\\
+ \texttt{\_SC\_VERSION}& nessuna &
+ indicates the year and month the POSIX.1 standard
+ was approved in the format YYYYMML;the value
+ 199009L indicates the most recent revision, 1990.\\
+ \hline
+ \end{tabular}
+ \caption{Parametri del sistema leggibili dalla funzione \func{sysconf}.}
+ \label{tab:sys_sysconf_par}
+\end{table}
+
+
\subsection{Opzioni e configurazione del sistema}
\label{sec:sys_sys_config}
-La funzione \func{sysconf} ...
-
+La funzione \func{sysctl} ...
-\subsection{Limiti e parametri di sistema}
-\label{sec:sys_sys_limits}
\subsection{La configurazione dei filesystem}
\section{Limitazione ed uso delle risorse}
\label{sec:sys_limits}
-In questa sezione esamimeremo le funzioni che permettono di gestire le varie
-risorse associate ad un processo ed i relativi limiti.
+In questa sezione esamimeremo le funzioni che permettono di esaminare e
+controllare come le varie risorse del sistema (CPU, memoria, ecc.) vengono
+utilizzate dai processi, e le modalità con cui è possibile imporre dei limiti
+sul loro utilizzo.
problemi (ad esempio nel caso dei thread) ma lo standard ISO C consente
anche di definire \var{errno} come un \textit{modifiable lvalue}, quindi si
può anche usare una macro, e questo è infatti il modo usato da Linux per
- renderla locale ai singoli thread }, definita nell'header \file{errno.h}, la
+ renderla locale ai singoli thread.}, definita nell'header \file{errno.h}; la
variabile è in genere definita come \type{volatile} dato che può essere
cambiata in modo asincrono da un segnale (per una descrizione dei segnali si
veda \secref{cha:signals}), ma dato che un manipolatore di segnale scritto