Quando un processo esegue una system call che opera su un file il kernel
chiama sempre una funzione implementata nel VFS; la funzione eseguirà le
-manipolazioni sulle strutture generiche e utilizzaerà poi la chiamata alla
+manipolazioni sulle strutture generiche e utilizzarà poi la chiamata alla
opportune routine del filesystem specifico a cui si fa riferimento. Saranno
queste a chiamare le funzioni di più basso livello che eseguono le operazioni
di I/O sul dispositivo fisico, secondo lo schema riportato in \nfig.
e file, corrispondenti a tre apposite strutture definite nel kernel.
Il VFS usa una tabella mantenuta dal kernel che contiene il nome di ciascun
-filesystem supportato, quando si vuole inserire il supporto di un nuovo
-filesystem tutto quello che occorre è una chiamata alla funzione
-\func{register\_filesystem} passando un'apposita struttura che
-(\var{file\_system\_type}) contiene l'implementazione edl medesimo, che sarà
-aggiunta alla citata tabella.
+filesystem supportato: quando si vuole inserire il supporto di un nuovo
+filesystem tutto quello che occorre è chiamare la funzione
+\func{register\_filesystem} passandole un'apposita struttura
+(\var{file\_system\_type}) che contiene i dettagli per il riferimento
+all'implementazione del medesimo, che sarà aggiunta alla citata tabella.
In questo modo quando viene effettuata la richiesta di montare un nuovo disco
\begin{table}[!htb]
\centering
+ \footnotesize
\begin{tabular}[c]{|c|p{10cm}|}
\hline
\textbf{Macro} & \textbf{Descrizione}\\
\begin{figure}[htb]
\centering
- \includegraphics[width=8cm]{img/exec_rel.eps}
+ \includegraphics[width=13cm]{img/exec_rel.eps}
\caption{La inter-relazione fra le sei funzioni della famiglia \func{exec}}
\label{fig:proc_exec_relat}
\end{figure}
che i file restano aperti attraverso una \func{exec}, a meno di una chiamata
esplicita a \func{fcntl} che setti il suddetto flag.
-Per le directory lo standard POSIX.1 richiede che esse vengano chiuse, in
-genere questo è fatto automaticamente dalla funzione \func{opendir} che
-effettua il settaggio del flag in maniera trasparente all'utente.
-
-
-
+Per le directory lo standard POSIX.1 richiede che esse vengano chiuse
+attraverso una \func{exec}, in genere questo è fatto dalla funzione
+\func{opendir} che effettua da sola il settaggio del flag di
+\textit{close-on-exec} in maniera trasparente all'utente.
+
+Abbiamo detto che il \textit{real user ID} ed il \textit{real group ID}
+restano gli stessi all'esecuzione di \func{exec}; lo stesso vale per
+l'\textit{effective user ID} ed l'\textit{effective group ID}, tranne il caso
+in cui il file che si va ad eseguire ha o il \acr{suid} bit o lo \acr{sgid}
+bit settato, nel qual caso \textit{effective user ID} e \textit{effective
+ group ID} vengono settati rispettivamente all'utente o al gruppo cui il file appartiene.
+
+Se il file da eseguire è in formato \emph{a.out} e necessita di librerie
+condivise, viene lanciato il \textit{linker} dinamico \cmd{ld.so} prima del
+programma per caricare le librerie necessarie ed effettuare il link
+dell'eseguibile. Se il programma è in formato ELF per caricare le librerie
+dinamiche viene usato l'interprete indicato nel segmento \macro{PT\_INTERP},
+in genere questo è \file{/lib/ld-linux.so.1} per programmi linkati con le
+\emph{libc5}, e \file{/lib/ld-linux.so.2} per programmi linkati con le
+\emph{glibc}. Infine nel caso il file sia uno script esso deve iniziare con
+una linea nella forma \cmd{#!/path/to/interpreter} dove l'interprete indicato
+deve esse un valido programma (binario, non un altro script) che verrà
+chiamato come se si fosse eseguitio il comando \cmd{interpreter [arg]
+ filename}.
Con la famiglia delle \func{exec} si chiude il novero delle funzioni su cui è
basato il controllo dei processi in unix: con \func{fork} si crea un nuovo