-\chapter{Sessioni di lavoro}
+\chapter{Sessioni di lavoro e terminali}
\label{cha:session}
-Unix nasce prima dell'esistenza dei moderni PC, quando i computer occupavano
-stanze intere e ci si poteva collegare solo attraverso dei terminali, ma fin
-dalle sue origini è sempre stato un sistema multitasking e multiutente,
-in grado di consentire l'utilizzo di un solo computer da parte di più persone.
-
Esamineremo in questo capitolo i concetti base del sistema delle sessioni di
lavoro, vale a dire il metodo con cui il kernel gestisce l'accesso concorrente
al sistema da parte di più utenti, permettendo loro di eseguire più programmi
-in contemporanea.
+in contemporanea. Nella seconda parte del capitolo tratteremo poi il
+funzionamento dell'I/O su terminale, e delle varie peculiarità che esso viene
+ad assumere a causa del suo stretto legame con le modalità di accesso al
+sistema da parte degli utenti.
-\section{Il \textit{Job control}}
+\section{Il \textit{job control}}
\label{sec:sess_job_control}
-Viene comunemente chiamato \textit{Job control} quell'insieme di funzionalità
-del sistema il cui scopo è quello di permettere ad un utente di poter
-sfruttare le capacità multitasking di un sistema Unix per eseguire in
-contemporanea più processi, pur potendo accedere, di solito, ad un solo
-terminale,\footnote{con X e con i terminali vituali tutto questo non è più
- vero, dato che si può accedere a molti terminali in contemporanea, ma il
- sistema è nato prima dell'esistenza di tutto ciò.} avendo cioè un solo punto
-in cui si può avere accesso all'input ed all'output degli stessi.
+Viene comunemente chiamato \textit{job control} quell'insieme di funzionalità
+il cui scopo è quello di permettere ad un utente di poter sfruttare le
+capacità multitasking di un sistema Unix per eseguire in contemporanea più
+processi, pur potendo accedere, di solito, ad un solo terminale,\footnote{con
+ X e con i terminali vituali tutto questo non è più vero, dato che si può
+ accedere a molti terminali in contemporanea, ma il sistema è nato prima
+ dell'esistenza di tutto ciò.} avendo cioè un solo punto in cui si può avere
+accesso all'input ed all'output degli stessi.
+
+
+\subsection{Una panoramica introduttiva}
+\label{sec:sess_job_control_overview}
+
+Il \textit{job control} è una caratteristica opzionale, introdotta in BSD
+negli anni '80, e successivamente standardizzata da POSIX.1; la sua
+disponibilità nel sistema è verificabile attraverso il controllo della macro
+\macro{\_POSIX\_JOB\_CONTROL}. In generale il \textit{job control} richiede il
+supporto sia da parte della shell (quasi tutte ormai lo fanno), che da parte
+del kernel; in particolare il kernel deve assicurare sia la presenza di un
+driver per i terminali abilitato al \textit{job control} che quella dei
+relativi segnali illustrati in \secref{sec:sig_job_control}.
+
+In un sistema che supporta il \textit{job cotrol} una volta completato il
+login (che esamineremo in dettaglio in \secref{sec:sess_login}), l'utente avrà
+a disposizione una shell dalla quale eseguire i comandi e potrà iniziare
+quella che viene chiamata una \textsl{sessione}, che riunisce (vedi
+\secref{sec:sess_sessions}) tutti i processi eseguiti all'interno dello stesso
+login.
+
+Siccome la shell è collegata ad un solo terminale (il \textsl{terminale di
+ controllo}, vedi \secref{sec:sess_control_term}) solo un comando alla volta,
+quello che viene detto in \textit{foreground}, potrà scrivere e leggere dal
+terminale. La shell però può eseguire anche più comandi in contemporanea,
+mandandoli in \textit{background} (si fa aggiungendo una \cmd{\&} alla fine
+del comando), nel qual caso essi saranno eseguiti senza essere collegati al
+terminale.
+
+Si noti come si sia parlato di comandi e non di programmi o processi; fra le
+funzionalità della shell infatti c'è anche quella di consentire di concatenare
+più programmi in una sola riga di comando con le pipe, ed in tal caso verranno
+eseguiti più programmi, inoltre, anche quando si invoca un singolo programma,
+questo potrà sempre lanciare altri processi per eseguire dei compiti
+specifici.
+
+Per questo l'esecuzione di un comando può originare più di un processo; quindi
+nella gestione del job control non si può far riferimento ai singoli processi,
+per questo il kernel prevede la possibilità di raggruppare più processi in un
+\textit{process group} (detto anche \textsl{raggruppamento}, vedi
+\secref{sec:sess_proc_group}) e la shell farà sì che tutti i processi che
+originano da una riga di comando appartengano allo stesso \textit{process
+ group}, in modo che le varie funzioni di controllo, ed i segnali inviati dal
+terminale, possano fare riferimento ad esso.
+
+In generale allora all'interno di una sessione avremo un solo \textit{process
+ group} in \textit{foreground}, che riunisce i processi che possono accedere
+al terminale, e più \textit{process group} in \textit{background}, che non
+possono accedervi. Il job control prevede che quando un processo appartenente
+ad un raggruppamento in \textit{background} cerca di accedere al terminale
+questo invii a tutti i processi del raggruppamento un segnale di
+\macro{SIGTTIN} o di \macro{SIGTTOU} (a seconda che l'accesso sia in lettura o
+scrittura)
+
+
+
+
+
+
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+
+
+
+
+
+\subsection{I \textit{process group}}
+\label{sec:sess_proc_group}
-\subsection{La struttura di base}
-\label{sec:sess_relation}
Per poter gestire il \textit{Job Control} il kernel associa a ciascun processo
due ulteriori identificatori (oltre quelli visti in \secref{sec:proc_pid}):
si modifica il \acr{sid} il processo viene automaticamente messo anche in un
nuovo \textit{process group}, corrispondente al suo \acr{pid}.
-Per capire meglio il significato di questi identificatori vediamone subito
-l'uso concreto nella gestione del \textit{job control} della linea di comando.
-Una volta che si è completata la procedura di login (che esamineremo in
-dettaglio in \secref{sec:sess_login}), si avrà a disposizione una shell,
-associata ad un terminale (detto \textsl{terminale di controllo}), dalla quale
-eseguire i comandi, una delle caratteristiche della shell è quella di
-consentire di inviare un comando in \textit{background}, cioè di farlo
-eseguire distaccandolo dal terminale, che potrà essere utilizzato da altri
-comandi. Così un solo un comando alla volta potrà leggere e scrivere sul
-terminale (quello che viene detto in \textit{foreground}).
-
-Fra le funzionalità della shell c'è anche quella di consentire di concatenare
-più programmi in una sola riga di comando con le pipe, in tal caso verranno
-eseguiti più programmi, inoltre, anche quando si invoca un singolo programma,
-questo può sempre lanciare ulteriori sottoprocessi per eseguire dei compiti
-specifici. In tutti qesti casi la shell farà sì che tutti i processi che
-originano da un sola riga di comando vengano raggruppati in un unico
-\textit{process group}; questo perché i segnali inviati sul terminale con i
-comandi da tastiera (quelli illustrati in \secref{sec:sig_job_control})
-vengono inviati a tutti i processi che fan parte del raggruppamento di
-\textit{foreground}, cioè quelli che stanno corre
-
-Per consentire l'utilizzo contemporaneo dello stesso terminale la shell deve
-essere in grado di garantire che solo un comando alla volta possa accedervi;
+\subsection{Le sessioni}
+\label{sec:sess_sessions}
-Lo stato del sistema può essere verificato con il comando \cmd{ps -je f}
+\subsection{Il terminale di controllo}
+\label{sec:sess_ctrl_term}
-\subsection{Il login ed il terminale di controllo}
+\subsection{La procedura di login}
\label{sec:sess_login}
-L'organizzazione del sistema del \textit{Job Control} è strettamente connessa
-alle modalità con cui un utente accede al sistema, collegandosi ad esso con un
+L'organizzazione del sistema del job control è strettamente connessa alle
+modalità con cui un utente accede al sistema, collegandosi ad esso con un
terminale, che sia questo realmente tale, come un VT100 collegato ad una
seriale o virtuale, come quelli associati a schermo e tastiera o ad una
connessione di rete. Dato che i concetti base sono gli stessi, e dato che alla
-\subsection{I \textit{process group}}
-\label{sec:sess_proc_group}
-
-
-
-\subsection{Le sessioni}
-\label{sec:sess_sessions}
+Lo stato del sistema può essere verificato con il comando \cmd{ps -je f}
-\subsection{Il terminale di controllo}
-\label{sec:sess_ctrl_term}
-\subsection{La shell e i programmi}
-\label{sec:sess_shell}
+\section{L'I/O su terminale}
+\label{sec:sess_terminal_io}
+Esamineremo in questa sezione le peculiarità dell'I/O su terminale, tenendo
+conto delle
%%% Local Variables: