programmazione, che comporta comunque l'uso della modalità di I/O non
bloccante.
+
+
\subsection{Le funzioni \func{poll} e \func{select}}
\label{sec:file_multiplexing}
-Per superare il problema di dover usare il \textit{polling} controllare la
-disponibilità di accesso ad un file aperto in modalità non bloccante, sia BSD
-che System V hanno introdotto delle nuove funzioni in grado di sospendere
-l'esecuzione di un processo fino a che l'accesso diventi possibile; il primo
-ad introdurre questa nuova interfaccia, chiamata usualmente \textit{I/O
- multiplexing}, è stato BSD, con l'introduzione della funzione \func{select},
-il cui prototipo è:
+Per superare il problema di dover usare il \textit{polling} per controllare la
+possibilità di effettuare operazioni su un file aperto in modalità non
+bloccante, sia BSD che System V hanno introdotto delle nuove funzioni in grado
+di sospendere l'esecuzione di un processo in attesa che l'accesso diventi
+possibile. Il primo ad introdurre questa modalità di operazione, chiamata
+usualmente \textit{I/O multiplexing}, è stato BSD,\footnote{la funzione è
+ apparsa in BSD4.2 e standardizzata in BSD4.4, ma è stata portata su tutti i
+ sistemi che supportano i \textit{socket}, compreso le varianti di System V.}
+con la funzione \func{select}, il cui prototipo è:
\begin{prototype}{sys/select.h}
{int select(int n, fd\_set *readfds, fd\_set *writefds, fd\_set *exceptfds,
struct timeval *timeout)}
-
-Attende che un certo insieme di file descriptor cambi stato.
-\bodydesc{La funzione restituisce il numero di file descriptor, anche nullo,
- che hanno cambiato stato in caso di successo e -1 in caso di errore, nel
- qual caso \var{errno} viene settata ai valori:
+ Attende che uno dei file descriptor degli insiemi specificati diventi
+ attivo.
+
+ \bodydesc{La funzione in caso di successo restituisce il numero di file
+ descriptor (anche nullo) che sono attivi, e -1 in caso di errore, nel qual
+ caso \var{errno} viene settata ai valori:
\begin{errlist}
\item[\macro{EBADF}] Si è specificato un file descriptor sbagliato in uno
degli insiemi.
\end{prototype}
La funzione mette il processo in stato di \textit{sleep} (vedi
-\tabref{tab:proc_proc_states}) fintanto che non viene rilevate dell'attività
-sull'insieme dei file descriptor specificati (\param{readfds},
-\param{writefds} e \param{exceptfds}), per un tempo massimo specificato da
-\param{timeout}.
-
-Per specificare quali file descriptor si intende selezionare, la funzione usa
-un particolare oggetto, il \textit{file descriptor set}, identificato dal tipo
-\type{fd\_set}, che serve ad identificare un insieme di file descriptor, in
-maniera analoga a come un \textit{signal set} (vedi \secref{sec:sig_sigset})
-identifica un insieme di segnali. Per la manipolazione di questi \textit{file
- descriptor set} si possono usare delle opportune macro di preprocessore:
+\tabref{tab:proc_proc_states}) fintanto che almeno uno dei file descriptor
+degli insiemo specificati (\param{readfds}, \param{writefds} e
+\param{exceptfds}), non diventa attivo, per un tempo massimo specificato da
+\param{timeout}.
+
+Per specificare quali file descriptor si intende \textsl{selezionare}, la
+funzione usa un particolare oggetto, il \textit{file descriptor set},
+identificato dal tipo \type{fd\_set}, che serve ad identificare un insieme di
+file descriptor, (in maniera analoga a come un \textit{signal set}, vedi
+\secref{sec:sig_sigset}, identifica un insieme di segnali). Per la
+manipolazione di questi \textit{file descriptor set} si possono usare delle
+opportune macro di preprocessore:
\begin{functions}
\headdecl{sys/select.h}
\funcdecl{FD\_ZERO(fd\_set *set)}
\end{functions}
In genere un \textit{file descriptor set} può contenere fino ad un massimo di
-\macro{FD\_SETSIZE} file descriptor. Questo a seconda del sistema può essere
-il limite del numero massimo di file aperti\footnote{ad esempio in Linux, fino
- alla serie 2.0.x, c'era un limite di 256 file per processo.}, ma quando,
-come nelle versioni più recenti del kernel, questo limite non c'è un massimo,
-esso indica le dimensioni in numero di bit utilizzabili per l'insieme.
+\macro{FD\_SETSIZE} file descriptor. Questo valore in origine corrispondeva
+al limite per il numero massimo di file aperti\footnote{ad esempio in Linux,
+ fino alla serie 2.0.x, c'era un limite di 256 file per processo.}, ma
+quando, come nelle versioni più recenti del kernel, non c'è più un limite
+massimo, esso indica le dimensioni massime dei numeri usati nei \textit{file
+ descriptor set}.
La funzione richiede di specificare tre insiemi distinti di file descriptor;
il primo, \param{readfds}, verrà osservato per rilevare la disponibilità di
-input in lettura, il secondo, \param{writefds} per verificare la possibilità
-di scrivere ed il terzo, \param{exceptfds}, per verificare l'esistenza di
-eccezioni. I corrispondenti valori dei \textit{file descriptor set} saranno
-modificati di conseguenza per mostrare quale dei file descriptor ha cambiato
-stato.
-
-
-
-
-
-Come accennato l'interfaccia di \func{select} è una estensione aggiunta BSD, e
-poi entrata a far parte di POSIX; allo stesso tempo System V aveva introdotto
-una interfaccia alternativa, basata sulla funzione \func{poll}, il cui
-prototipo è:
+effettuare una lettura, il secondo, \param{writefds}, per verificare la
+possibilità effettuare una scrittura ed il terzo, \param{exceptfds}, per
+verificare l'esistenza di condizioni eccezionali (come i messaggi urgenti su
+un \textit{socket}\index{socket}, vedi \secref{sec:xxx_urgent}).
+
+La funzione inoltre richiede anche di specificare, tramite l'argomento
+\param{n}, un valore massimo del numero dei file descriptor usati
+nell'insieme; si può usare il già citato \macro{FD\_SETSIZE}, oppure il numero
+più alto dei file descriptor usati nei tre insiemi, aumentato di uno.
+
+Infine l'argomento \param{timeout}, specifica un tempo massimo di
+attesa\footnote{il tempo è valutato come \textit{elapsed time}.} prima che la
+funzione ritorni; se settato a \macro{NULL} la funzione attende
+indefinitamente. Si può specificare anche un tempo nullo (cioè una \var{struct
+ timeval} con i campi settati a zero), qualora si voglia semplicemente
+controllare lo stato corrente dei file descriptor.
+
+La funzione restituisce il totale dei file descriptor pronti nei tre insiemi,
+il valore zero indica sempre che si è raggiunto un timeout. Ciascuno dei tre
+insiemi viene sovrascritto per indicare quale file descriptor è pronto per le
+operazioni ad esso relative, in modo da poterlo controllare con la macro
+\macro{FD\_ISSET}. In caso di errore la funzione restituisce -1 e gli insiemi
+non vengono toccati.
+
+In Linux \func{select} modifica anche il valore di \param{timeout}, settandolo
+al tempo restante; questo è utile quando la funzione viene interrotta da un
+segnale, in tal caso infatti si ha un errore di \macro{EINTR}, ed occorre
+rilanciare la funzione; in questo modo non è necessario ricalcolare tutte le
+volte il tempo rimanente.\footnote{questo però può causare problemi di
+ portabilità sia quando si trasporta codice scritto su Linux che legge questo
+ valore, sia quando si usano programmi scritti per altri sistemi che non
+ dispongono di questa caratteristica e ricalcolano \param{timeout} tutte le
+ volte. In genere la caratteristica è disponibile nei sistemi che derivano da
+ System V e non disponibile per quelli che derivano da BSD.}
+
+Come accennato l'interfaccia di \func{select} è una estensione di BSD; anche
+System V ha introdotto una sua interfaccia per getire l'\textit{I/O
+ multiplexing}, basata sulla funzione \func{poll}, il cui prototipo è:
\begin{prototype}{sys/poll.h}
{int poll(struct pollfd *ufds, unsigned int nfds, int timeout)}
\bodydesc{La funzione restituisce il numero di file descriptor con attività in
caso di successo, o 0 se c'è stato un timeout; in caso di errore viene
restituito -1 ed \var{errno} viene settata ai valori:
-
-.}
+ \begin{errlist}
+ \item[\macro{EBADF}] Si è specificato un file descriptor sbagliato in uno
+ degli insiemi.
+ \item[\macro{EINTR}] La funzione è stata interrotta da un segnale.
+ \end{errlist}
+ ed inoltre \macro{EFAULT} e \macro{ENOMEM}.}
\end{prototype}
-
\subsection{L'I/O asincrono}
\label{sec:file_asyncronous_io}