\headdecl{fcntl.h}
\funcdecl{int fcntl(int fd, int cmd)}
\funcdecl{int fcntl(int fd, int cmd, long arg)}
- \funcdecl{int fcntl(int fd, int cmd, struct flock *lock)}
+ \funcdecl{int fcntl(int fd, int cmd, struct flock * lock)}
La funzione esegue una delle possibili operazioni specificate da \param{cmd}
sul file \param{fd}.
\item[\macro{F\_SETFL}] setta il \textit{file status flag} al valore
specificato da \param{arg}, possono essere settati solo i bit riportati
nella terza sezione di \tabref{tab:file_open_flags} (da verificare).
-\item[\macro{F\_GETLK}]
-\item[\macro{F\_SETLK}]
-\item[\macro{F\_SETLKW}]
-\item[\macro{F\_GETOWN}]
-\item[\macro{F\_SETOWN}]
-\item[\macro{F\_GETSIG}]
-\item[\macro{F\_SETSIG}]
+\item[\macro{F\_GETLK}] se un file lock è attivo restituisce nella struttura
+ \param{lock} la struttura \type{flock} che impedisce l'acquisizione del
+ blocco, altrimenti setta il campo \var{l\_type} a \macro{F\_UNLCK} (per i
+ dettagli sul \textit{file locking} vedi \secref{sec:file_locking}).
+\item[\macro{F\_SETLK}] richiede il file lock specificato da \param{lock} se
+ \var{l\_type} è \macro{F\_RDLCK} o \macro{F\_WRLLCK} o lo rilascia se
+ \var{l\_type} è \macro{F\_UNLCK}. Se il lock è tenuto da qualcun'altro
+ ritorna immediatamente restituendo -1 e setta \var{errno} a \macro{EACCES} o
+ \macro{EAGAIN} (per i dettagli sul \textit{file locking} vedi
+ \secref{sec:file_locking}).
+\item[\macro{F\_SETLKW}] identica a \macro{F\_SETLK} eccetto per il fatto che
+ la funzione non ritorna subito ma attende che il blocco sia rilasciato. Se
+ l'attesa viene interrotta da un segnale la funzione restituisce -1 e setta
+ \var{errno} a \macro{EINTR} (per i dettagli sul \textit{file locking} vedi
+ \secref{sec:file_locking}).
+\item[\macro{F\_GETOWN}] restituisce il \acr{pid} del processo o il process
+ group che è preposto alla ricezione dei segnali \macro{SIGIO} e
+ \macro{SIGURG} per gli eventi associati al file descriptor \var{fd}. Il
+ process group è restituito come valore negativo.
+\item[\macro{F\_SETOWN}] setta il processo o process group che riceverà i
+ sengali \macro{SIGIO} e \macro{SIGURG} per gli eventi associati al file
+ descriptor \var{fd}. I process group sono settati usando valori negativi.
+\item[\macro{F\_GETSIG}] restituisce il segnale mandato quando ci sono dati
+ disponibili in input sul file descriptor. Il valore 0 indica il default (che
+ è \macro{SIGIO}), un valore diverso da zero indica il segnale richiesto,
+ (che può essere lo stesso \macro{SIGIO}), nel qual caso al manipolatore del
+ segnale, se installato con \macro{SA\_SIGINFO}, vengono rese disponibili
+ informazioni ulteriori informazioni.
+\item[\macro{F\_SETSIG}] setta il segnale da inviare quando diventa possibile
+ effettuare I/O sul file descriptor. Il valore zero indica il default
+ (\macro{SIGIO}), ogni altro valore permette di rendere disponibile al
+ manipolatore del segnale ulteriori informazioni se si è usata
+ \macro{SA\_SIGINFO}.
\end{basedescript}
+La maggior parte delle funzionalità di \func{fcntl} sono troppo avanzate per
+poter essere affrontate in dettaglio a questo punto; saranno riprese più
+avanti quando affronteremo le problematiche ad esse relative.
+
\subsection{La funzione \func{ioctl}}
\label{sec:file_ioctl}
Benché il concetto di \textit{everything is a file} si sia dimostratato molto
valido anche per l'interazione con i più vari dispositivi, con cui si può
-interagire con le stesse funzioni usate per i normali file di dati, ognuno di
-essi avrà poi delle caratteristiche peculiari, specifiche dell'hardware e
-della funzionalità che provvede, che non possono venire comprese in questa
-interfaccia astratta (un caso tipico è il settaggio della velocità di una
-porta seriale, o le dimensioni di un framebuffer).
-
-Per questo motivo fin dall'inizio è sempre stata previsto l'uso della funzione
-\func{ioctl} come un \textit{coltellino svizzero} con cui poter compiere tutte
-le operazioni specifiche e particolari di ogni singolo dispositivo. Tutto
-quello che non è possibile effettuare con le funzioni finora esaminate finisce
-per essere effettuato attraverso \func{ioctl}; il prototipo di questa funzione
-è:
+interagire con le stesse funzioni usate per i normali file di dati,
+esisteranno sempre caratteristiche peculiari, specifiche dell'hardware e della
+funzionalità che ciascuno di essi provvede, che non possono venire comprese in
+questa interfaccia astratta (un caso tipico è il settaggio della velocità di
+una porta seriale, o le dimensioni di un framebuffer).
+
+Per questo motivo l'architettura del sistema ha previsto l'esistenza di una
+funzione speciale, \func{ioctl}, con cui poter compiere operazioni specifiche
+per ogni singolo dispositivo. Il prototipo di questa funzione è:
\begin{prototype}{sys/ioctl.h}{int ioctl(int fd, int request, ...)}
l'informazione necessaria al dispositivo.
La funzione nella maggior parte dei casi ritorna 0, alcune operazioni usano
- però il valore di ritorno per in caso di successo e -1
- in caso di errore, nel qual caso \var{errno} viene settata ad uno dei
- valori:
+ però il valore di ritorno per restituire informazoni. In caso di errore
+ viene sempre restituito -1 e \var{errno} viene settata ad uno dei valori
+ seguenti:
\begin{errlist}
\item \macro{ENOTTY} il file \param{fd} non è associato con un device.
\item \macro{EINVAL} gli argomenti \param{request} o \param{argp} non sono
validi.
\end{errlist}
- ed inoltre \macro{EBADF},
+ ed inoltre \macro{EBADF} e \macro{EFAULT}.
\end{prototype}
-
+La funzione serve in sostanza per fare tutte quelle operazioni che non si
+adattano all'architettura di I/O di unix e che non è possibile effettuare con
+le funzioni esaminate finora. Per questo motivo non è possibile fare altro che
+una descrizione generica; torneremo ad esaminarla in seguito, quando si
+tratterà di applicarla ad alcune problematiche specifiche.