\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{LOCK\_SH} & Richiede uno \textit{shared lock} sul file.\\
- \const{LOCK\_EX} & Richiede un \textit{esclusive lock} sul file.\\
- \const{LOCK\_UN} & Rilascia il \textit{file lock}.\\
- \const{LOCK\_NB} & Impedisce che la funzione si blocchi nella
- richiesta di un \textit{file lock}.\\
+ \constd{LOCK\_SH} & Richiede uno \textit{shared lock} sul file.\\
+ \constd{LOCK\_EX} & Richiede un \textit{esclusive lock} sul file.\\
+ \constd{LOCK\_UN} & Rilascia il \textit{file lock}.\\
+ \constd{LOCK\_NB} & Impedisce che la funzione si blocchi nella
+ richiesta di un \textit{file lock}.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Valori dell'argomento \param{operation} di \func{flock}.}
mantenuto dal campo \var{i\_flock} della struttura \kstruct{inode} (per le
definizioni esatte si faccia riferimento al file \file{include/linux/fs.h} nei
sorgenti del kernel). Un bit del campo \var{fl\_flags} di specifica se si
-tratta di un lock in semantica BSD (\const{FL\_FLOCK}) o POSIX
-(\const{FL\_POSIX}) o un \textit{file lease} (\const{FL\_LEASE}, vedi
+tratta di un lock in semantica BSD (\constd{FL\_FLOCK}) o POSIX
+(\constd{FL\_POSIX}) o un \textit{file lease} (\constd{FL\_LEASE}, vedi
sez.~\ref{sec:file_asyncronous_lease}).
\begin{figure}[!htb]
\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{F\_RDLCK} & Richiede un blocco condiviso (\textit{read lock}).\\
- \const{F\_WRLCK} & Richiede un blocco esclusivo (\textit{write lock}).\\
- \const{F\_UNLCK} & Richiede l'eliminazione di un \textit{file lock}.\\
+ \constd{F\_RDLCK} & Richiede un blocco condiviso (\textit{read lock}).\\
+ \constd{F\_WRLCK} & Richiede un blocco esclusivo (\textit{write lock}).\\
+ \constd{F\_UNLCK} & Richiede l'eliminazione di un \textit{file lock}.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Valori possibili per il campo \var{l\_type} di \struct{flock}.}
specifica l'azione da compiere; i valori utilizzabili relativi al \textit{file
locking} sono tre:
\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.0cm}}
-\item[\const{F\_GETLK}] verifica se il \textit{file lock} specificato dalla
+\item[\constd{F\_GETLK}] verifica se il \textit{file lock} specificato dalla
struttura puntata da \param{lock} può essere acquisito: in caso negativo
sovrascrive la struttura \param{flock} con i valori relativi al blocco già
esistente che ne blocca l'acquisizione, altrimenti si limita a impostarne il
campo \var{l\_type} con il valore \const{F\_UNLCK}.
-\item[\const{F\_SETLK}] se il campo \var{l\_type} della struttura puntata da
+\item[\constd{F\_SETLK}] se il campo \var{l\_type} della struttura puntata da
\param{lock} è \const{F\_RDLCK} o \const{F\_WRLCK} richiede il
corrispondente \textit{file lock}, se è \const{F\_UNLCK} lo rilascia; nel
caso la richiesta non possa essere soddisfatta a causa di un blocco
preesistente la funzione ritorna immediatamente con un errore di
\errcode{EACCES} o di \errcode{EAGAIN}.
-\item[\const{F\_SETLKW}] è identica a \const{F\_SETLK}, ma se la richiesta di
+\item[\constd{F\_SETLKW}] è identica a \const{F\_SETLK}, ma se la richiesta di
non può essere soddisfatta per la presenza di un altro blocco, mette il
processo in stato di attesa fintanto che il blocco precedente non viene
rilasciato; se l'attesa viene interrotta da un segnale la funzione ritorna
consentiti sono i seguenti:
\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.0cm}}
-\item[\const{F\_LOCK}] Richiede un \textit{lock} esclusivo sul file, e blocca
+\item[\constd{F\_LOCK}] Richiede un \textit{lock} esclusivo sul file, e blocca
il processo chiamante se, anche parzialmente, la sezione indicata si
sovrappone ad una che è già stata bloccata da un altro processo; in caso di
sovrapposizione con un altro blocco già ottenuto le sezioni vengono unite.
-\item[\const{F\_TLOCK}] Richiede un \textit{exclusive lock}, in maniera
+\item[\constd{F\_TLOCK}] Richiede un \textit{exclusive lock}, in maniera
identica a \const{F\_LOCK}, ma in caso di indisponibilità non blocca il
processo restituendo un errore di \errval{EAGAIN}.
-\item[\const{F\_ULOCK}] Rilascia il blocco sulla sezione indicata, questo può
+\item[\constd{F\_ULOCK}] Rilascia il blocco sulla sezione indicata, questo può
anche causare la suddivisione di una sezione bloccata in precedenza nelle
due parti eccedenti nel caso si sia indicato un intervallo più limitato.
-\item[\const{F\_TEST}] Controlla la presenza di un blocco sulla sezione di
+\item[\constd{F\_TEST}] Controlla la presenza di un blocco sulla sezione di
file indicata, \func{lockf} ritorna $0$ se la sezione è libera o bloccata
dal processo stesso, o $-1$ se è bloccata da un altro processo, nel qual
caso \var{errno} assume il valore \errval{EAGAIN} (ma su alcuni sistemi può
\label{sec:file_noblocking}
Abbiamo visto in sez.~\ref{sec:sig_gen_beha}, affrontando la suddivisione fra
-\textit{fast} e \textit{slow} \textit{system call},\index{system~call~lente}
-che in certi casi le funzioni di I/O eseguite su un file descriptor possono
-bloccarsi indefinitamente. Questo non avviene mai per i file normali, per i
-quali le funzioni di lettura e scrittura ritornano sempre subito, ma può
-avvenire per alcuni file di dispositivo, come ad esempio una seriale o un
-terminale, o con l'uso di file descriptor collegati a meccanismi di
-intercomunicazione come le \textit{pipe} (vedi sez.~\ref{sec:ipc_unix}) ed i
-socket (vedi sez.~\ref{sec:sock_socket_def}). In casi come questi ad esempio
-una operazione di lettura potrebbe bloccarsi se non ci sono dati disponibili
-sul descrittore su cui la si sta effettuando.
+\textit{fast} e \textit{slow} \textit{system call}, che in certi casi le
+funzioni di I/O eseguite su un file descriptor possono bloccarsi
+indefinitamente. Questo non avviene mai per i file normali, per i quali le
+funzioni di lettura e scrittura ritornano sempre subito, ma può avvenire per
+alcuni file di dispositivo, come ad esempio una seriale o un terminale, o con
+l'uso di file descriptor collegati a meccanismi di intercomunicazione come le
+\textit{pipe} (vedi sez.~\ref{sec:ipc_unix}) ed i socket (vedi
+sez.~\ref{sec:sock_socket_def}). In casi come questi ad esempio una operazione
+di lettura potrebbe bloccarsi se non ci sono dati disponibili sul descrittore
+su cui la si sta effettuando.
Questo comportamento è alla radice di una delle problematiche più comuni che
ci si trova ad affrontare nella gestione delle operazioni di I/O: la necessità
In genere un \textit{file descriptor set} può contenere fino ad un massimo di
-\const{FD\_SETSIZE} file descriptor. Questo valore in origine corrispondeva
+\macrod{FD\_SETSIZE} file descriptor. Questo valore in origine corrispondeva
al limite per il numero massimo di file aperti (ad esempio in Linux, fino alla
serie 2.0.x, c'era un limite di 256 file per processo), ma da quando, nelle
versioni più recenti del kernel, questo limite è stato rimosso, esso indica le
inizializzati con \macro{FD\_ZERO}; passare a \func{select} un valore non
inizializzato può dar luogo a comportamenti non prevedibili. Allo stesso modo
usare \macro{FD\_SET} o \macro{FD\_CLR} con un file descriptor il cui valore
-eccede \const{FD\_SETSIZE} può dare luogo ad un comportamento indefinito.
+eccede \macro{FD\_SETSIZE} può dare luogo ad un comportamento indefinito.
La funzione richiede di specificare tre insiemi distinti di file descriptor;
il primo, \param{readfds}, verrà osservato per rilevare la disponibilità di
dati urgenti su un socket, (vedi sez.~\ref{sec:TCP_urgent_data}).
Dato che in genere non si tengono mai sotto controllo fino a
-\const{FD\_SETSIZE} file contemporaneamente, la funzione richiede di
+\macro{FD\_SETSIZE} file contemporaneamente, la funzione richiede di
specificare qual è il valore più alto fra i file descriptor indicati nei tre
insiemi precedenti. Questo viene fatto per efficienza, per evitare di passare
e far controllare al kernel una quantità di memoria superiore a quella
\textbf{Flag} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{POLLIN} & È possibile la lettura.\\
- \const{POLLRDNORM}& Sono disponibili in lettura dati normali.\\
- \const{POLLRDBAND}& Sono disponibili in lettura dati prioritari.\\
- \const{POLLPRI} & È possibile la lettura di dati urgenti.\\
+ \constd{POLLIN} & È possibile la lettura.\\
+ \constd{POLLRDNORM}& Sono disponibili in lettura dati normali.\\
+ \constd{POLLRDBAND}& Sono disponibili in lettura dati prioritari.\\
+ \constd{POLLPRI} & È possibile la lettura di dati urgenti.\\
\hline
- \const{POLLOUT} & È possibile la scrittura immediata.\\
- \const{POLLWRNORM}& È possibile la scrittura di dati normali.\\
- \const{POLLWRBAND}& È possibile la scrittura di dati prioritari.\\
+ \constd{POLLOUT} & È possibile la scrittura immediata.\\
+ \constd{POLLWRNORM}& È possibile la scrittura di dati normali.\\
+ \constd{POLLWRBAND}& È possibile la scrittura di dati prioritari.\\
\hline
- \const{POLLERR} & C'è una condizione di errore.\\
- \const{POLLHUP} & Si è verificato un hung-up.\\
- \const{POLLRDHUP} & Si è avuta una \textsl{half-close} su un
+ \constd{POLLERR} & C'è una condizione di errore.\\
+ \constd{POLLHUP} & Si è verificato un hung-up.\\
+ \constd{POLLRDHUP} & Si è avuta una \textsl{half-close} su un
socket.\footnotemark\\
- \const{POLLNVAL} & Il file descriptor non è aperto.\\
+ \constd{POLLNVAL} & Il file descriptor non è aperto.\\
\hline
- \const{POLLMSG} & Definito per compatibilità con SysV.\\
+ \constd{POLLMSG} & Definito per compatibilità con SysV.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Costanti per l'identificazione dei vari bit dei campi
come estensione della precedente (è disponibile solo a partire dal kernel
2.6.27) per poter passare dei flag di controllo come maschera binaria in fase
di creazione del file descriptor. Al momento l'unico valore legale
-per \param{flags} (a parte lo zero) è \const{EPOLL\_CLOEXEC}, che consente di
+per \param{flags} (a parte lo zero) è \constd{EPOLL\_CLOEXEC}, che consente di
impostare in maniera atomica sul file descriptor il flag di
\textit{close-on-exec} (si è trattato il significato di \const{O\_CLOEXEC} in
sez.~\ref{sec:file_open_close}), senza che sia necessaria una successiva
\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{EPOLL\_CTL\_ADD}& Aggiunge un nuovo file descriptor da osservare
- \param{fd} alla lista dei file descriptor
- controllati tramite \param{epfd}, in
- \param{event} devono essere specificate le
- modalità di osservazione.\\
- \const{EPOLL\_CTL\_MOD}& Modifica le modalità di osservazione del file
- descriptor \param{fd} secondo il contenuto di
- \param{event}.\\
- \const{EPOLL\_CTL\_DEL}& Rimuove il file descriptor \param{fd} dalla lista
- dei file controllati tramite \param{epfd}.\\
+ \constd{EPOLL\_CTL\_ADD}& Aggiunge un nuovo file descriptor da osservare
+ \param{fd} alla lista dei file descriptor
+ controllati tramite \param{epfd}, in
+ \param{event} devono essere specificate le
+ modalità di osservazione.\\
+ \constd{EPOLL\_CTL\_MOD}& Modifica le modalità di osservazione del file
+ descriptor \param{fd} secondo il contenuto di
+ \param{event}.\\
+ \constd{EPOLL\_CTL\_DEL}& Rimuove il file descriptor \param{fd} dalla lista
+ dei file controllati tramite \param{epfd}.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Valori dell'argomento \param{op} che consentono di scegliere quale
\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{EPOLLIN} & Il file è pronto per le operazioni di lettura
+ \constd{EPOLLIN} & Il file è pronto per le operazioni di lettura
(analogo di \const{POLLIN}).\\
- \const{EPOLLOUT} & Il file è pronto per le operazioni di scrittura
+ \constd{EPOLLOUT} & Il file è pronto per le operazioni di scrittura
(analogo di \const{POLLOUT}).\\
- \const{EPOLLRDHUP} & L'altro capo di un socket di tipo
+ \constd{EPOLLRDHUP} & L'altro capo di un socket di tipo
\const{SOCK\_STREAM} (vedi sez.~\ref{sec:sock_type})
ha chiuso la connessione o il capo in scrittura
della stessa (vedi
sez.~\ref{sec:TCP_shutdown}).\footnotemark\\
- \const{EPOLLPRI} & Ci sono dati urgenti disponibili in lettura (analogo
+ \constd{EPOLLPRI} & Ci sono dati urgenti disponibili in lettura (analogo
di \const{POLLPRI}); questa condizione viene comunque
riportata in uscita, e non è necessaria impostarla
in ingresso.\\
\hline
- \const{EPOLLERR} & Si è verificata una condizione di errore
+ \constd{EPOLLERR} & Si è verificata una condizione di errore
(analogo di \const{POLLERR}); questa condizione
viene comunque riportata in uscita, e non è
necessaria impostarla in ingresso.\\
- \const{EPOLLHUP} & Si è verificata una condizione di hung-up; questa
+ \constd{EPOLLHUP} & Si è verificata una condizione di hung-up; questa
condizione viene comunque riportata in uscita, e non
è necessaria impostarla in ingresso.\\
\hline
- \const{EPOLLET} & Imposta la notifica in modalità \textit{edge
+ \constd{EPOLLET} & Imposta la notifica in modalità \textit{edge
triggered} per il file descriptor associato.\\
- \const{EPOLLONESHOT}& Imposta la modalità \textit{one-shot} per il file
+ \constd{EPOLLONESHOT}& Imposta la modalità \textit{one-shot} per il file
descriptor associato (questa modalità è disponibile
solo a partire dal kernel 2.6.2).\\
- \const{EPOLLWAKEUP} & Attiva la prevenzione della sospensione del sistema
+ \constd{EPOLLWAKEUP} & Attiva la prevenzione della sospensione del sistema
se il file descriptor che si è marcato con esso
diventa pronto (aggiunto a partire dal kernel 3.5),
può essere impostato solo dall'amministratore (o da
interruzioni delle funzioni di attesa sincrone, ed evitare possibili
\textit{race conditions}. In sostanza se non ci fossero i segnali non ci
sarebbe da preoccuparsi, fintanto che si effettuano operazioni all'interno di
-un processo, della non atomicità delle \index{system~call~lente}
-\textit{system call} lente che vengono interrotte e devono essere riavviate.
+un processo, della non atomicità delle \textit{system call} lente che vengono
+interrotte e devono essere riavviate.
Abbiamo visto però in sez.~\ref{sec:sig_real_time} che insieme ai segnali
\textit{real-time} sono state introdotte anche delle interfacce di gestione
\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{SFD\_NONBLOCK}& imposta sul file descriptor il flag di
+ \constd{SFD\_NONBLOCK}&imposta sul file descriptor il flag di
\const{O\_NONBLOCK} per renderlo non bloccante.\\
- \const{SFD\_CLOEXEC}& imposta il flag di \const{O\_CLOEXEC} per la
+ \constd{SFD\_CLOEXEC}& imposta il flag di \const{O\_CLOEXEC} per la
chiusura automatica del file descriptor nella
esecuzione di \func{exec}.\\
\hline
\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{TFD\_NONBLOCK}& imposta sul file descriptor il flag di
- \const{O\_NONBLOCK} per renderlo non bloccante.\\
- \const{TFD\_CLOEXEC}& imposta il flag di \const{O\_CLOEXEC} per la
- chiusura automatica del file descriptor nella
- esecuzione di \func{exec}.\\
+ \constd{TFD\_NONBLOCK}& imposta sul file descriptor il flag di
+ \const{O\_NONBLOCK} per renderlo non bloccante.\\
+ \constd{TFD\_CLOEXEC} & imposta il flag di \const{O\_CLOEXEC} per la
+ chiusura automatica del file descriptor nella
+ esecuzione di \func{exec}.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Valori dell'argomento \param{flags} per la funzione
riguarda l'argomento \param{flags} che serve sempre ad indicare se il tempo di
scadenza del timer è da considerarsi relativo o assoluto rispetto al valore
corrente dell'orologio associato al timer, ma che in questo caso ha come
-valori possibili rispettivamente soltanto $0$ e \const{TFD\_TIMER\_ABSTIME}
+valori possibili rispettivamente soltanto $0$ e \constd{TFD\_TIMER\_ABSTIME}
(l'analogo di \const{TIMER\_ABSTIME}).
L'ultima funzione di sistema prevista dalla nuova interfaccia è
\textsl{asincrona}, quelle cioè in cui un processo non deve bloccarsi in
attesa della disponibilità dell'accesso al file, ma può proseguire
nell'esecuzione utilizzando invece un meccanismo di notifica asincrono (di
-norma un segnale, ma esistono anche altre interfacce, come \itindex{inotify}
-\textit{inotify}), per essere avvisato della possibilità di eseguire le
-operazioni di I/O volute.
+norma un segnale, ma esistono anche altre interfacce, come \textit{inotify}),
+per essere avvisato della possibilità di eseguire le operazioni di I/O volute.
\subsection{Il \textit{Signal driven I/O}}
\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{F\_RDLCK} & Richiede un \textit{read lease}.\\
- \const{F\_WRLCK} & Richiede un \textit{write lease}.\\
- \const{F\_UNLCK} & Rilascia un \textit{file lease}.\\
+ \consts{F\_RDLCK} & Richiede un \textit{read lease}.\\
+ \consts{F\_WRLCK} & Richiede un \textit{write lease}.\\
+ \consts{F\_UNLCK} & Rilascia un \textit{file lease}.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Costanti per i tre possibili valori dell'argomento \param{arg} di
\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{DN\_ACCESS} & Un file è stato acceduto, con l'esecuzione di una fra
- \func{read}, \func{pread}, \func{readv}.\\
- \const{DN\_MODIFY} & Un file è stato modificato, con l'esecuzione di una
- fra \func{write}, \func{pwrite}, \func{writev},
- \func{truncate}, \func{ftruncate}.\\
- \const{DN\_CREATE} & È stato creato un file nella directory, con
- l'esecuzione di una fra \func{open}, \func{creat},
- \func{mknod}, \func{mkdir}, \func{link},
- \func{symlink}, \func{rename} (da un'altra
- directory).\\
- \const{DN\_DELETE} & È stato cancellato un file dalla directory con
- l'esecuzione di una fra \func{unlink}, \func{rename}
- (su un'altra directory), \func{rmdir}.\\
- \const{DN\_RENAME} & È stato rinominato un file all'interno della
- directory (con \func{rename}).\\
- \const{DN\_ATTRIB} & È stato modificato un attributo di un file con
- l'esecuzione di una fra \func{chown}, \func{chmod},
- \func{utime}.\\
- \const{DN\_MULTISHOT}& Richiede una notifica permanente di tutti gli
- eventi.\\
+ \constd{DN\_ACCESS} & Un file è stato acceduto, con l'esecuzione di una fra
+ \func{read}, \func{pread}, \func{readv}.\\
+ \constd{DN\_MODIFY} & Un file è stato modificato, con l'esecuzione di una
+ fra \func{write}, \func{pwrite}, \func{writev},
+ \func{truncate}, \func{ftruncate}.\\
+ \constd{DN\_CREATE} & È stato creato un file nella directory, con
+ l'esecuzione di una fra \func{open}, \func{creat},
+ \func{mknod}, \func{mkdir}, \func{link},
+ \func{symlink}, \func{rename} (da un'altra
+ directory).\\
+ \constd{DN\_DELETE} & È stato cancellato un file dalla directory con
+ l'esecuzione di una fra \func{unlink}, \func{rename}
+ (su un'altra directory), \func{rmdir}.\\
+ \constd{DN\_RENAME} & È stato rinominato un file all'interno della
+ directory (con \func{rename}).\\
+ \constd{DN\_ATTRIB} & È stato modificato un attributo di un file con
+ l'esecuzione di una fra \func{chown}, \func{chmod},
+ \func{utime}.\\
+ \constd{DN\_MULTISHOT}& Richiede una notifica permanente di tutti gli
+ eventi.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Le costanti che identificano le varie classi di eventi per i quali
questa è una interfaccia specifica di Linux (pertanto non deve essere usata se
si devono scrivere programmi portabili), ed è basata sull'uso di una coda di
notifica degli eventi associata ad un singolo file descriptor, il che permette
-di risolvere il principale problema di \itindex{dnotify} \textit{dnotify}. La
-coda viene creata attraverso la funzione di sistema \funcd{inotify\_init}, il
-cui prototipo è:
+di risolvere il principale problema di \textit{dnotify}. La coda viene creata
+attraverso la funzione di sistema \funcd{inotify\_init}, il cui prototipo è:
\begin{funcproto}{
\fhead{sys/inotify.h}
\textbf{Valore} & & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{IN\_ACCESS} &$\bullet$& C'è stato accesso al file in
- lettura.\\
- \const{IN\_ATTRIB} &$\bullet$& Ci sono stati cambiamenti sui dati
- dell'\textit{inode}
- (o sugli attributi estesi, vedi
- sez.~\ref{sec:file_xattr}).\\
- \const{IN\_CLOSE\_WRITE} &$\bullet$& È stato chiuso un file aperto in
- scrittura.\\
- \const{IN\_CLOSE\_NOWRITE}&$\bullet$& È stato chiuso un file aperto in
- sola lettura.\\
- \const{IN\_CREATE} &$\bullet$& È stato creato un file o una
- directory in una directory sotto
- osservazione.\\
- \const{IN\_DELETE} &$\bullet$& È stato cancellato un file o una
- directory in una directory sotto
- osservazione.\\
- \const{IN\_DELETE\_SELF} & -- & È stato cancellato il file (o la
+ \constd{IN\_ACCESS} &$\bullet$& C'è stato accesso al file in
+ lettura.\\
+ \constd{IN\_ATTRIB} &$\bullet$& Ci sono stati cambiamenti sui dati
+ dell'\textit{inode}
+ (o sugli attributi estesi, vedi
+ sez.~\ref{sec:file_xattr}).\\
+ \constd{IN\_CLOSE\_WRITE} &$\bullet$& È stato chiuso un file aperto in
+ scrittura.\\
+ \constd{IN\_CLOSE\_NOWRITE}&$\bullet$& È stato chiuso un file aperto in
+ sola lettura.\\
+ \constd{IN\_CREATE} &$\bullet$& È stato creato un file o una
+ directory in una directory sotto
+ osservazione.\\
+ \constd{IN\_DELETE} &$\bullet$& È stato cancellato un file o una
+ directory in una directory sotto
+ osservazione.\\
+ \constd{IN\_DELETE\_SELF} & -- & È stato cancellato il file (o la
directory) sotto osservazione.\\
- \const{IN\_MODIFY} &$\bullet$& È stato modificato il file.\\
- \const{IN\_MOVE\_SELF} & & È stato rinominato il file (o la
- directory) sotto osservazione.\\
- \const{IN\_MOVED\_FROM} &$\bullet$& Un file è stato spostato fuori dalla
- directory sotto osservazione.\\
- \const{IN\_MOVED\_TO} &$\bullet$& Un file è stato spostato nella
- directory sotto osservazione.\\
- \const{IN\_OPEN} &$\bullet$& Un file è stato aperto.\\
+ \constd{IN\_MODIFY} &$\bullet$& È stato modificato il file.\\
+ \constd{IN\_MOVE\_SELF} & & È stato rinominato il file (o la
+ directory) sotto osservazione.\\
+ \constd{IN\_MOVED\_FROM} &$\bullet$& Un file è stato spostato fuori dalla
+ directory sotto osservazione.\\
+ \constd{IN\_MOVED\_TO} &$\bullet$& Un file è stato spostato nella
+ directory sotto osservazione.\\
+ \constd{IN\_OPEN} &$\bullet$& Un file è stato aperto.\\
\hline
- \const{IN\_CLOSE} & & Combinazione di
- \const{IN\_CLOSE\_WRITE} e
- \const{IN\_CLOSE\_NOWRITE}.\\
- \const{IN\_MOVE} & & Combinazione di
- \const{IN\_MOVED\_FROM} e
- \const{IN\_MOVED\_TO}.\\
- \const{IN\_ALL\_EVENTS} & & Combinazione di tutti i flag
- possibili.\\
+ \constd{IN\_CLOSE} & & Combinazione di
+ \const{IN\_CLOSE\_WRITE} e
+ \const{IN\_CLOSE\_NOWRITE}.\\
+ \constd{IN\_MOVE} & & Combinazione di
+ \const{IN\_MOVED\_FROM} e
+ \const{IN\_MOVED\_TO}.\\
+ \constd{IN\_ALL\_EVENTS} & & Combinazione di tutti i flag
+ possibili.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Le costanti che identificano i bit della maschera binaria
\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{IN\_DONT\_FOLLOW}& Non dereferenzia \param{pathname} se questo è un
- link simbolico.\\
- \const{IN\_MASK\_ADD} & Aggiunge a quelli già impostati i flag indicati
- nell'argomento \param{mask}, invece di
- sovrascriverli.\\
- \const{IN\_ONESHOT} & Esegue l'osservazione su \param{pathname} per una
- sola volta, rimuovendolo poi dalla \textit{watch
- list}.\\
- \const{IN\_ONLYDIR} & Se \param{pathname} è una directory riporta
- soltanto gli eventi ad essa relativi e non
- quelli per i file che contiene.\\
+ \constd{IN\_DONT\_FOLLOW}& Non dereferenzia \param{pathname} se questo è un
+ link simbolico.\\
+ \constd{IN\_MASK\_ADD} & Aggiunge a quelli già impostati i flag indicati
+ nell'argomento \param{mask}, invece di
+ sovrascriverli.\\
+ \constd{IN\_ONESHOT} & Esegue l'osservazione su \param{pathname} per
+ una sola volta, rimuovendolo poi dalla
+ \textit{watch list}.\\
+ \constd{IN\_ONLYDIR} & Se \param{pathname} è una directory riporta
+ soltanto gli eventi ad essa relativi e non
+ quelli per i file che contiene.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Le costanti che identificano i bit della maschera binaria
\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{IN\_IGNORED} & L'osservatore è stato rimosso, sia in maniera
- esplicita con l'uso di \func{inotify\_rm\_watch},
- che in maniera implicita per la rimozione
- dell'oggetto osservato o per lo smontaggio del
- filesystem su cui questo si trova.\\
- \const{IN\_ISDIR} & L'evento avvenuto fa riferimento ad una directory
- (consente così di distinguere, quando si pone
- sotto osservazione una directory, fra gli eventi
- relativi ad essa e quelli relativi ai file che
- essa contiene).\\
- \const{IN\_Q\_OVERFLOW}& Si sono eccedute le dimensioni della coda degli
- eventi (\textit{overflow} della coda); in questo
- caso il valore di \var{wd} è $-1$.\footnotemark\\
- \const{IN\_UNMOUNT} & Il filesystem contenente l'oggetto posto sotto
- osservazione è stato smontato.\\
+ \constd{IN\_IGNORED} & L'osservatore è stato rimosso, sia in maniera
+ esplicita con l'uso di \func{inotify\_rm\_watch},
+ che in maniera implicita per la rimozione
+ dell'oggetto osservato o per lo smontaggio del
+ filesystem su cui questo si trova.\\
+ \constd{IN\_ISDIR} & L'evento avvenuto fa riferimento ad una directory
+ (consente così di distinguere, quando si pone
+ sotto osservazione una directory, fra gli eventi
+ relativi ad essa e quelli relativi ai file che
+ essa contiene).\\
+ \constd{IN\_Q\_OVERFLOW}& Si sono eccedute le dimensioni della coda degli
+ eventi (\textit{overflow} della coda); in questo
+ caso il valore di \var{wd} è $-1$.\footnotemark\\
+ \constd{IN\_UNMOUNT} & Il filesystem contenente l'oggetto posto sotto
+ osservazione è stato smontato.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Le costanti che identificano i bit aggiuntivi usati nella maschera
Benché la modalità di apertura asincrona di un file vista in
sez.~\ref{sec:signal_driven_io} possa risultare utile in varie occasioni (in
particolar modo con i socket e gli altri file per i quali le funzioni di I/O
-sono \index{system~call~lente} \textit{system call} lente), essa è comunque
-limitata alla notifica della disponibilità del file descriptor per le
-operazioni di I/O, e non ad uno svolgimento asincrono delle medesime. Lo
-standard POSIX.1b definisce una interfaccia apposita per l'I/O asincrono vero
-e proprio,\footnote{questa è stata ulteriormente perfezionata nelle successive
- versioni POSIX.1-2001 e POSIX.1-2008.} che prevede un insieme di funzioni
-dedicate per la lettura e la scrittura dei file, completamente separate
-rispetto a quelle usate normalmente.
+sono \textit{system call} lente), essa è comunque limitata alla notifica della
+disponibilità del file descriptor per le operazioni di I/O, e non ad uno
+svolgimento asincrono delle medesime. Lo standard POSIX.1b definisce una
+interfaccia apposita per l'I/O asincrono vero e proprio,\footnote{questa è
+ stata ulteriormente perfezionata nelle successive versioni POSIX.1-2001 e
+ POSIX.1-2008.} che prevede un insieme di funzioni dedicate per la lettura e
+la scrittura dei file, completamente separate rispetto a quelle usate
+normalmente.
In generale questa interfaccia è completamente astratta e può essere
implementata sia direttamente nel kernel che in \textit{user space} attraverso
di successo, i possibili valori di ritorno per \func{aio\_cancel} (anch'essi
definiti in \headfile{aio.h}) sono tre:
\begin{basedescript}{\desclabelwidth{3.0cm}}
-\item[\const{AIO\_ALLDONE}] indica che le operazioni di cui si è richiesta la
+\item[\constd{AIO\_ALLDONE}] indica che le operazioni di cui si è richiesta la
cancellazione sono state già completate,
-\item[\const{AIO\_CANCELED}] indica che tutte le operazioni richieste sono
+\item[\constd{AIO\_CANCELED}] indica che tutte le operazioni richieste sono
state cancellate,
-\item[\const{AIO\_NOTCANCELED}] indica che alcune delle operazioni erano in
+\item[\constd{AIO\_NOTCANCELED}] indica che alcune delle operazioni erano in
corso e non sono state cancellate.
\end{basedescript}
ognuna di esse dovrà essere specificato il tipo di operazione con il campo
\var{aio\_lio\_opcode}, che può prendere i valori:
\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.0cm}}
-\item[\const{LIO\_READ}] si richiede una operazione di lettura.
-\item[\const{LIO\_WRITE}] si richiede una operazione di scrittura.
-na operazione.
+\item[\constd{LIO\_READ}] si richiede una operazione di lettura.
+\item[\constd{LIO\_WRITE}] si richiede una operazione di scrittura.
+\item[\constd{LIO\_NOP}] non si effettua nessuna operazione.
\end{basedescript}
dove \const{LIO\_NOP} viene usato quando si ha a che fare con un vettore di
dimensione fissa, per poter specificare solo alcune operazioni, o quando si
quelle non completate.
L'argomento \param{mode} controlla il comportamento della funzione, se viene
-usato il valore \const{LIO\_WAIT} la funzione si blocca fino al completamento
-di tutte le operazioni richieste; se si usa \const{LIO\_NOWAIT} la funzione
+usato il valore \constd{LIO\_WAIT} la funzione si blocca fino al completamento
+di tutte le operazioni richieste; se si usa \constd{LIO\_NOWAIT} la funzione
ritorna immediatamente dopo aver messo in coda tutte le richieste. In tal caso
il chiamante può richiedere la notifica del completamento di tutte le
richieste, impostando l'argomento \param{sig} in maniera analoga a come si fa
\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{PROT\_EXEC} & Le pagine possono essere eseguite.\\
- \const{PROT\_READ} & Le pagine possono essere lette.\\
- \const{PROT\_WRITE} & Le pagine possono essere scritte.\\
- \const{PROT\_NONE} & L'accesso alle pagine è vietato.\\
+ \constd{PROT\_EXEC} & Le pagine possono essere eseguite.\\
+ \constd{PROT\_READ} & Le pagine possono essere lette.\\
+ \constd{PROT\_WRITE} & Le pagine possono essere scritte.\\
+ \constd{PROT\_NONE} & L'accesso alle pagine è vietato.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Valori dell'argomento \param{prot} di \func{mmap}, relativi alla
\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{MAP\_32BIT} & Esegue la mappatura sui primi 2Gb dello spazio
+ \constd{MAP\_32BIT} & Esegue la mappatura sui primi 2Gb dello spazio
degli indirizzi, viene supportato solo sulle
piattaforme \texttt{x86-64} per compatibilità con
le applicazioni a 32 bit. Viene ignorato se si è
richiesto \const{MAP\_FIXED} (dal kernel 2.4.20).\\
- \const{MAP\_ANON} & Sinonimo di \const{MAP\_ANONYMOUS}, deprecato.\\
- \const{MAP\_ANONYMOUS} & La mappatura non è associata a nessun file. Gli
+ \constd{MAP\_ANON} & Sinonimo di \const{MAP\_ANONYMOUS}, deprecato.\\
+ \constd{MAP\_ANONYMOUS}& La mappatura non è associata a nessun file. Gli
argomenti \param{fd} e \param{offset} sono
ignorati. L'uso di questo flag con
\const{MAP\_SHARED} è stato implementato in Linux
a partire dai kernel della serie 2.4.x.\\
- \const{MAP\_DENYWRITE} & In Linux viene ignorato per evitare
+ \constd{MAP\_DENYWRITE}& In Linux viene ignorato per evitare
\textit{DoS}
(veniva usato per segnalare che tentativi di
scrittura sul file dovevano fallire con
\errcode{ETXTBSY}).\\
- \const{MAP\_EXECUTABLE}& Ignorato.\\
- \const{MAP\_FILE} & Valore di compatibilità, ignorato.\\
- \const{MAP\_FIXED} & Non permette di restituire un indirizzo diverso
+ \constd{MAP\_EXECUTABLE}& Ignorato.\\
+ \constd{MAP\_FILE} & Valore di compatibilità, ignorato.\\
+ \constd{MAP\_FIXED} & Non permette di restituire un indirizzo diverso
da \param{start}, se questo non può essere usato
\func{mmap} fallisce. Se si imposta questo flag il
valore di \param{start} deve essere allineato
alle dimensioni di una pagina.\\
- \const{MAP\_GROWSDOWN} & Usato per gli \textit{stack}.
+ \constd{MAP\_GROWSDOWN}& Usato per gli \textit{stack}.
Indica che la mappatura deve essere effettuata
con gli indirizzi crescenti verso il basso.\\
- \const{MAP\_HUGETLB} & Esegue la mappatura usando le cosiddette
+ \constd{MAP\_HUGETLB} & Esegue la mappatura usando le cosiddette
``\textit{huge pages}'' (dal kernel 2.6.32).\\
- \const{MAP\_LOCKED} & Se impostato impedisce lo \textit{swapping} delle
+ \constd{MAP\_LOCKED} & Se impostato impedisce lo \textit{swapping} delle
pagine mappate (dal kernel 2.5.37).\\
- \const{MAP\_NONBLOCK} & Esegue un \textit{prefaulting} più limitato che
+ \constd{MAP\_NONBLOCK} & Esegue un \textit{prefaulting} più limitato che
non causa I/O (dal kernel 2.5.46).\\
- \const{MAP\_NORESERVE} & Si usa con \const{MAP\_PRIVATE}. Non riserva
+ \constd{MAP\_NORESERVE}& Si usa con \const{MAP\_PRIVATE}. Non riserva
delle pagine di \textit{swap} ad uso del meccanismo
del \textit{copy on write}
per mantenere le modifiche fatte alla regione
mappata, in questo caso dopo una scrittura, se
non c'è più memoria disponibile, si ha
l'emissione di un \signal{SIGSEGV}.\\
- \const{MAP\_POPULATE} & Esegue il \textit{prefaulting} delle pagine di
+ \constd{MAP\_POPULATE} & Esegue il \textit{prefaulting} delle pagine di
memoria necessarie alla mappatura (dal kernel
2.5.46).\\
- \const{MAP\_PRIVATE} & I cambiamenti sulla memoria mappata non vengono
+ \constd{MAP\_PRIVATE} & I cambiamenti sulla memoria mappata non vengono
riportati sul file. Ne viene fatta una copia
privata cui solo il processo chiamante ha
accesso. Incompatibile con \const{MAP\_SHARED}.\\
- \const{MAP\_SHARED} & I cambiamenti sulla memoria mappata vengono
+ \constd{MAP\_SHARED} & I cambiamenti sulla memoria mappata vengono
riportati sul file e saranno immediatamente
visibili agli altri processi che mappano lo stesso
file. Incompatibile
uno spazio utilizzabile come \textit{stack} per le
architetture hardware che richiedono un
trattamento speciale di quest'ultimo.\\
- \const{MAP\_UNINITIALIZED}& Specifico per i sistemi embedded ed
+ \constd{MAP\_UNINITIALIZED}& Specifico per i sistemi embedded ed
utilizzabile dal kernel 2.6.33 solo se è stata
abilitata in fase di compilazione dello stesso
l'opzione
per i sistemi embedded) si ha il completo
controllo dell'uso della memoria da parte degli
utenti.\\
-% \const{MAP\_DONTEXPAND}& Non consente una successiva espansione dell'area
+% \constd{MAP\_DONTEXPAND}& Non consente una successiva espansione dell'area
% mappata con \func{mremap}, proposto ma pare non
% implementato.\\
\hline
di \func{msync} le funzioni dell'interfaccia ordinaria troveranno un contenuto
del file aggiornato.
-
\begin{table}[htb]
\centering
\footnotesize
\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{MS\_SYNC} & richiede una sincronizzazione e ritorna soltanto
+ \constd{MS\_SYNC} & richiede una sincronizzazione e ritorna soltanto
quando questa è stata completata.\\
- \const{MS\_ASYNC} & richiede una sincronizzazione, ma ritorna subito
+ \constd{MS\_ASYNC} & richiede una sincronizzazione, ma ritorna subito
non attendendo che questa sia finita.\\
- \const{MS\_INVALIDATE} & invalida le pagine per tutte le mappature
+ \constd{MS\_INVALIDATE}& invalida le pagine per tutte le mappature
in memoria così da rendere necessaria una
rilettura immediata delle stesse.\\
\hline
indica la dimensione. Con \param{new\_size} si specifica invece la nuova
dimensione che si vuole ottenere. Infine l'argomento \param{flags} è una
maschera binaria per i flag che controllano il comportamento della funzione.
-Il solo valore utilizzato è \const{MREMAP\_MAYMOVE} che consente di eseguire
+Il solo valore utilizzato è \constd{MREMAP\_MAYMOVE} che consente di eseguire
l'espansione anche quando non è possibile utilizzare il precedente
indirizzo. Per questo motivo, se si è usato questo flag, la funzione può
restituire un indirizzo della nuova zona di memoria che non è detto coincida
\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{MADV\_DONTNEED}& non ci si aspetta nessun accesso nell'immediato
- futuro, pertanto le pagine possono essere
- liberate dal kernel non appena necessario; l'area
- di memoria resterà accessibile, ma un accesso
- richiederà che i dati vengano ricaricati dal file
- a cui la mappatura fa riferimento.\\
- \const{MADV\_NORMAL} & nessuna indicazione specifica, questo è il valore
- di default usato quando non si è chiamato
- \func{madvise}.\\
- \const{MADV\_RANDOM} & ci si aspetta un accesso casuale all'area
- indicata, pertanto l'applicazione di una lettura
- anticipata con il meccanismo del
- \textit{read-ahead} (vedi
- sez.~\ref{sec:file_fadvise}) è di
- scarsa utilità e verrà disabilitata.\\
- \const{MADV\_SEQUENTIAL}& ci si aspetta un accesso sequenziale al file,
- quindi da una parte sarà opportuno eseguire una
- lettura anticipata, e dall'altra si potranno
- scartare immediatamente le pagine una volta che
- queste siano state lette.\\
+ \constd{MADV\_DONTNEED}& non ci si aspetta nessun accesso nell'immediato
+ futuro, pertanto le pagine possono essere
+ liberate dal kernel non appena necessario; l'area
+ di memoria resterà accessibile, ma un accesso
+ richiederà che i dati vengano ricaricati dal file
+ a cui la mappatura fa riferimento.\\
+ \constd{MADV\_NORMAL} & nessuna indicazione specifica, questo è il valore
+ di default usato quando non si è chiamato
+ \func{madvise}.\\
+ \constd{MADV\_RANDOM} & ci si aspetta un accesso casuale all'area
+ indicata, pertanto l'applicazione di una lettura
+ anticipata con il meccanismo del
+ \textit{read-ahead} (vedi
+ sez.~\ref{sec:file_fadvise}) è di
+ scarsa utilità e verrà disabilitata.\\
+ \constd{MADV\_SEQUENTIAL}& ci si aspetta un accesso sequenziale al file,
+ quindi da una parte sarà opportuno eseguire una
+ lettura anticipata, e dall'altra si potranno
+ scartare immediatamente le pagine una volta che
+ queste siano state lette.\\
\const{MADV\_WILLNEED}& ci si aspetta un accesso nell'immediato futuro,
pertanto l'applicazione del \textit{read-ahead}
deve essere incentivata.\\
\hline
- \const{MADV\_DONTDUMP}& esclude da un \textit{core dump} (vedi
- sez.~\ref{sec:sig_standard}) le pagine
- specificate, viene usato per evitare di scrivere
- su disco dati relativi a zone di memoria che si sa
- non essere utili in un \textit{core dump}.\\
- \const{MADV\_DODUMP} & rimuove l'effetto della precedente
- \const{MADV\_DONTDUMP} (dal kernel 3.4).\\
- \const{MADV\_DONTFORK}& impedisce che l'intervallo specificato venga
- ereditato dal processo figlio dopo una
- \func{fork}; questo consente di evitare che il
- meccanismo del \textit{copy on write} effettui la
- rilocazione delle pagine quando il padre scrive
- sull'area di memoria dopo la \func{fork}, cosa che
- può causare problemi per l'hardware che esegue
- operazioni in DMA su quelle pagine (dal kernel
- 2.6.16).\\
- \const{MADV\_DOFORK} & rimuove l'effetto della precedente
- \const{MADV\_DONTFORK} (dal kernel 2.6.16).\\
- \const{MADV\_HUGEPAGE}& abilita il meccanismo delle \textit{Transparent
- Huge Page} (vedi sez.~\ref{sec:huge_pages})
- sulla regione indicata; se questa è allineata
- alle relative dimensioni il kernel alloca
- direttamente delle \textit{huge page}; è
- utilizzabile solo con mappature anomime private
- (dal kernel 2.6.38).\\
- \const{MADV\_NOHUGEPAGE}& impedisce che la regione indicata venga
- collassata in eventuali \textit{huge page} (dal
- kernel 2.6.38).\\
- \const{MADV\_HWPOISON} &opzione ad uso di debug per verificare codice
- che debba gestire errori nella gestione della
- memoria; richiede una apposita opzione di
- compilazione del kernel, privilegi amministrativi
- (la capacità \const{CAP\_SYS\_ADMIN}) e provoca
- l'emissione di un segnale di \const{SIGBUS} dal
- programma chiamante e rimozione della mappatura
- (dal kernel 2.6.32).\\
- \const{MADV\_SOFT\_OFFLINE}&opzione utilizzata per il debug del
- codice di verifica degli errori di gestione
- memoria, richiede una apposita opzione di
- compilazione (dal kernel 2.6.33).\\
- \const{MADV\_MERGEABLE}& marca la pagina come accorpabile, indicazione
- principalmente ad uso dei sistemi di
- virtualizzazione\footnotemark (dal kernel 2.6.32).\\
- \const{MADV\_REMOVE} & libera un intervallo di pagine di memoria ed il
- relativo supporto sottostante; è supportato
- soltanto sui filesystem in RAM \textit{tmpfs} e
- \textit{shmfs} se usato su altri tipi di
- filesystem causa un errore di \errcode{ENOSYS}
- (dal kernel 2.6.16).\\
- \const{MADV\_UNMERGEABLE}& rimuove l'effetto della precedente
- \const{MADV\_MERGEABLE} (dal kernel 2.6.32). \\
- \hline
+ \constd{MADV\_DONTDUMP}& esclude da un \textit{core dump} (vedi
+ sez.~\ref{sec:sig_standard}) le pagine
+ specificate, viene usato per evitare di scrivere
+ su disco dati relativi a zone di memoria che si sa
+ non essere utili in un \textit{core dump}.\\
+ \constd{MADV\_DODUMP} & rimuove l'effetto della precedente
+ \const{MADV\_DONTDUMP} (dal kernel 3.4).\\
+ \constd{MADV\_DONTFORK}& impedisce che l'intervallo specificato venga
+ ereditato dal processo figlio dopo una
+ \func{fork}; questo consente di evitare che il
+ meccanismo del \textit{copy on write} effettui la
+ rilocazione delle pagine quando il padre scrive
+ sull'area di memoria dopo la \func{fork}, cosa che
+ può causare problemi per l'hardware che esegue
+ operazioni in DMA su quelle pagine (dal kernel
+ 2.6.16).\\
+ \constd{MADV\_DOFORK} & rimuove l'effetto della precedente
+ \const{MADV\_DONTFORK} (dal kernel 2.6.16).\\
+ \constd{MADV\_HUGEPAGE}& abilita il meccanismo delle \textit{Transparent
+ Huge Page} (vedi sez.~\ref{sec:huge_pages})
+ sulla regione indicata; se questa è allineata
+ alle relative dimensioni il kernel alloca
+ direttamente delle \textit{huge page}; è
+ utilizzabile solo con mappature anomime private
+ (dal kernel 2.6.38).\\
+ \constd{MADV\_NOHUGEPAGE}& impedisce che la regione indicata venga
+ collassata in eventuali \textit{huge page} (dal
+ kernel 2.6.38).\\
+ \constd{MADV\_HWPOISON} &opzione ad uso di debug per verificare codice
+ che debba gestire errori nella gestione della
+ memoria; richiede una apposita opzione di
+ compilazione del kernel, privilegi amministrativi
+ (la capacità \const{CAP\_SYS\_ADMIN}) e provoca
+ l'emissione di un segnale di \const{SIGBUS} dal
+ programma chiamante e rimozione della mappatura
+ (dal kernel 2.6.32).\\
+ \constd{MADV\_SOFT\_OFFLINE}&opzione utilizzata per il debug del
+ codice di verifica degli errori di gestione
+ memoria, richiede una apposita opzione di
+ compilazione (dal kernel 2.6.33).\\
+ \constd{MADV\_MERGEABLE}& marca la pagina come accorpabile, indicazione
+ principalmente ad uso dei sistemi di
+ virtualizzazione\footnotemark (dal kernel
+ 2.6.32).\\
+ \constd{MADV\_REMOVE} & libera un intervallo di pagine di memoria ed il
+ relativo supporto sottostante; è supportato
+ soltanto sui filesystem in RAM \textit{tmpfs} e
+ \textit{shmfs} se usato su altri tipi di
+ filesystem causa un errore di \errcode{ENOSYS}
+ (dal kernel 2.6.16).\\
+ \constd{MADV\_UNMERGEABLE}& rimuove l'effetto della precedente
+ \const{MADV\_MERGEABLE} (dal kernel 2.6.32). \\
+ \hline
\end{tabular}
\caption{Valori dell'argomento \param{advice} di \func{madvise}.}
\label{tab:madvise_advice_values}
\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{POSIX\_MADV\_DONTNEED}& analogo a \const{MADV\_DONTNEED}.\\
- \const{POSIX\_MADV\_NORMAL} & identico a \const{MADV\_NORMAL}.\\
- \const{POSIX\_MADV\_RANDOM} & identico a \const{MADV\_RANDOM}.\\
- \const{POSIX\_MADV\_SEQUENTIAL}& identico a \const{MADV\_SEQUENTIAL}.\\
- \const{POSIX\_MADV\_WILLNEED}& identico a \const{MADV\_WILLNEED}.\\
+ \constd{POSIX\_MADV\_DONTNEED}& analogo a \const{MADV\_DONTNEED}.\\
+ \constd{POSIX\_MADV\_NORMAL} & identico a \const{MADV\_NORMAL}.\\
+ \constd{POSIX\_MADV\_RANDOM} & identico a \const{MADV\_RANDOM}.\\
+ \constd{POSIX\_MADV\_SEQUENTIAL}& identico a \const{MADV\_SEQUENTIAL}.\\
+ \constd{POSIX\_MADV\_WILLNEED}& identico a \const{MADV\_WILLNEED}.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Valori dell'argomento \param{advice} di \func{posix\_madvise}.}
\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{SPLICE\_F\_MOVE} & Suggerisce al kernel di spostare le pagine
- di memoria contenenti i dati invece di
- copiarle: per una maggiore efficienza
- \func{splice} usa quando possibile i
- meccanismi della memoria virtuale per
- eseguire i trasferimenti di dati. In maniera
- analoga a \func{mmap}), qualora le pagine non
- possano essere spostate dalla \textit{pipe} o
- il buffer non corrisponda a pagine intere
- esse saranno comunque copiate. Viene usato
- soltanto da \func{splice}.\\
- \const{SPLICE\_F\_NONBLOCK}& Richiede di operare in modalità non
- bloccante; questo flag influisce solo sulle
- operazioni che riguardano l'I/O da e verso la
- \textit{pipe}. Nel caso di \func{splice}
- questo significa che la funzione potrà
- comunque bloccarsi nell'accesso agli altri
- file descriptor (a meno che anch'essi non
- siano stati aperti in modalità non
- bloccante).\\
- \const{SPLICE\_F\_MORE} & Indica al kernel che ci sarà l'invio di
- ulteriori dati in una \func{splice}
- successiva, questo è un suggerimento utile
- che viene usato quando \param{fd\_out} è un
- socket. Questa opzione consente di utilizzare
- delle opzioni di gestione dei socket che
- permettono di ottimizzare le trasmissioni via
- rete (si veda la descrizione di
- \const{TCP\_CORK} in
- sez.~\ref{sec:sock_tcp_udp_options} e quella
- di \const{MSG\_MORE} in
- sez.~\ref{sec:net_sendmsg}). Attualmente
- viene usato solo da \func{splice}, potrà essere
- implementato in futuro anche per
- \func{vmsplice} e \func{tee}.\\
- \const{SPLICE\_F\_GIFT} & Le pagine di memoria utente sono
- ``\textsl{donate}'' al kernel; questo
- significa che la cache delle pagine e i dati
- su disco potranno differire, e che
- l'applicazione non potrà modificare
- quest'area di memoria.
- Se impostato una seguente \func{splice} che
- usa \const{SPLICE\_F\_MOVE} potrà spostare le
- pagine con successo, altrimenti esse dovranno
- essere copiate; per usare questa opzione i
- dati dovranno essere opportunamente allineati
- in posizione ed in dimensione alle pagine di
- memoria. Viene usato soltanto da
- \func{vmsplice}.\\
+ \constd{SPLICE\_F\_MOVE} & Suggerisce al kernel di spostare le pagine
+ di memoria contenenti i dati invece di
+ copiarle: per una maggiore efficienza
+ \func{splice} usa quando possibile i
+ meccanismi della memoria virtuale per
+ eseguire i trasferimenti di dati. In maniera
+ analoga a \func{mmap}), qualora le pagine non
+ possano essere spostate dalla \textit{pipe} o
+ il buffer non corrisponda a pagine intere
+ esse saranno comunque copiate. Viene usato
+ soltanto da \func{splice}.\\
+ \constd{SPLICE\_F\_NONBLOCK}& Richiede di operare in modalità non
+ bloccante; questo flag influisce solo sulle
+ operazioni che riguardano l'I/O da e verso la
+ \textit{pipe}. Nel caso di \func{splice}
+ questo significa che la funzione potrà
+ comunque bloccarsi nell'accesso agli altri
+ file descriptor (a meno che anch'essi non
+ siano stati aperti in modalità non
+ bloccante).\\
+ \constd{SPLICE\_F\_MORE} & Indica al kernel che ci sarà l'invio di
+ ulteriori dati in una \func{splice}
+ successiva, questo è un suggerimento utile
+ che viene usato quando \param{fd\_out} è un
+ socket. Questa opzione consente di utilizzare
+ delle opzioni di gestione dei socket che
+ permettono di ottimizzare le trasmissioni via
+ rete (si veda la descrizione di
+ \const{TCP\_CORK} in
+ sez.~\ref{sec:sock_tcp_udp_options} e quella
+ di \const{MSG\_MORE} in
+ sez.~\ref{sec:net_sendmsg}). Attualmente
+ viene usato solo da \func{splice}, potrà essere
+ implementato in futuro anche per
+ \func{vmsplice} e \func{tee}.\\
+ \constd{SPLICE\_F\_GIFT} & Le pagine di memoria utente sono
+ ``\textsl{donate}'' al kernel; questo
+ significa che la cache delle pagine e i dati
+ su disco potranno differire, e che
+ l'applicazione non potrà modificare
+ quest'area di memoria.
+ Se impostato una seguente \func{splice} che
+ usa \const{SPLICE\_F\_MOVE} potrà spostare le
+ pagine con successo, altrimenti esse dovranno
+ essere copiate; per usare questa opzione i
+ dati dovranno essere opportunamente allineati
+ in posizione ed in dimensione alle pagine di
+ memoria. Viene usato soltanto da
+ \func{vmsplice}.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Le costanti che identificano i bit della maschera binaria
\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{POSIX\_FADV\_NORMAL} & Non ci sono avvisi specifici da fare
+ \constd{POSIX\_FADV\_NORMAL} & Non ci sono avvisi specifici da fare
riguardo le modalità di accesso, il
comportamento sarà identico a quello che si
avrebbe senza nessun avviso.\\
- \const{POSIX\_FADV\_SEQUENTIAL}& L'applicazione si aspetta di accedere di
+ \constd{POSIX\_FADV\_SEQUENTIAL}& L'applicazione si aspetta di accedere di
accedere ai dati specificati in maniera
sequenziale, a partire dalle posizioni più
basse.\\
- \const{POSIX\_FADV\_RANDOM} & I dati saranno letti in maniera
+ \constd{POSIX\_FADV\_RANDOM} & I dati saranno letti in maniera
completamente causale.\\
- \const{POSIX\_FADV\_NOREUSE} & I dati saranno acceduti una sola volta.\\
- \const{POSIX\_FADV\_WILLNEED}& I dati saranno acceduti a breve.\\
- \const{POSIX\_FADV\_DONTNEED}& I dati non saranno acceduti a breve.\\
+ \constd{POSIX\_FADV\_NOREUSE} & I dati saranno acceduti una sola volta.\\
+ \constd{POSIX\_FADV\_WILLNEED}& I dati saranno acceduti a breve.\\
+ \constd{POSIX\_FADV\_DONTNEED}& I dati non saranno acceduti a breve.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Valori delle costanti usabili per l'argomento \param{advice} di
l'implementazione ottimale della stessa a livello di kernel.
Inizialmente l'unico altro valore possibile per \param{mode} era
-\const{FALLOC\_FL\_KEEP\_SIZE} che richiede che la dimensione del file (quella
-ottenuta nel campo \var{st\_size} di una struttura \struct{stat} dopo una
-chiamata a \texttt{fstat}) non venga modificata anche quando la somma
+\const{FALLOC\_FL\_KEEP\_SIZE} che richiede che la dimensione del file
+(quella ottenuta nel campo \var{st\_size} di una struttura \struct{stat} dopo
+una chiamata a \texttt{fstat}) non venga modificata anche quando la somma
di \param{offset} e \param{len} eccede la dimensione corrente, che serve
quando si deve comunque preallocare dello spazio per scritture in append. In
seguito sono stati introdotti altri valori, riassunti in
\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{FALLOC\_FL\_INSERT} & .\\
- \const{FALLOC\_FL\_COLLAPSE\_RANGE}& .\\
- \const{FALLOC\_FL\_KEEP\_SIZE} & Mantiene invariata la dimensione del
+ \constd{FALLOC\_FL\_INSERT} & .\\
+ \constd{FALLOC\_FL\_COLLAPSE\_RANGE}& .\\
+ \constd{FALLOC\_FL\_KEEP\_SIZE} & Mantiene invariata la dimensione del
file, pur allocando lo spazio disco anche
oltre la dimensione corrente del file.\\
- \const{FALLOC\_FL\_PUNCH\_HOLE}& Crea un \textsl{buco} nel file (vedi
+ \constd{FALLOC\_FL\_PUNCH\_HOLE}& Crea un \textsl{buco} nel file (vedi
sez.~\ref{sec:file_lseek}) rendendolo una
\textit{sparse file} (dal kernel
2.6.38).\\
- \const{FALLOC\_FL\_ZERO\_RANGE}& .\\
+ \constd{FALLOC\_FL\_ZERO\_RANGE}& .\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Valori delle costanti usabili per l'argomento \param{mode} di
funzioni \func{select} e \func{poll}. Questo rende molto scomodo usare più di
una di queste strutture alla volta; ad esempio non si può scrivere un server
che aspetti un messaggio su più di una coda senza fare ricorso ad una tecnica
-di \itindex{polling} \textit{polling} che esegua un ciclo di attesa su
-ciascuna di esse.
+di \textit{polling} che esegua un ciclo di attesa su ciascuna di esse.
Come esempio dell'uso delle code di messaggi possiamo riscrivere il nostro
server di \textit{fortunes} usando queste al posto delle \textit{fifo}. In
sblocco non servirebbe comunque, dato che l'operazione non sarebbe atomica.
Vedremo in sez.~\ref{sec:ipc_lock_file} come sia possibile ottenere
un'interfaccia analoga a quella appena illustrata, senza incorrere in questi
-problemi, usando il \itindex{file~locking} \textit{file locking}.
+problemi, usando il \textit{file locking}.
\subsection{Memoria condivisa}
sincronizzazione: anzitutto in caso di terminazione imprevista del processo,
si lascia allocata la risorsa (il \textsl{file di lock}) e questa deve essere
sempre cancellata esplicitamente. Inoltre il controllo della disponibilità
-può essere eseguito solo con una tecnica di \itindex{polling}
-\textit{polling}, ed è quindi molto inefficiente.
+può essere eseguito solo con una tecnica di \textit{polling}, ed è quindi
+molto inefficiente.
La tecnica dei file di lock ha comunque una sua utilità, e può essere usata
con successo quando l'esigenza è solo quella di segnalare l'occupazione di una
Dato che i file di lock presentano gli inconvenienti illustrati in precedenza,
la tecnica alternativa di sincronizzazione più comune è quella di fare ricorso
-al \itindex{file~locking} \textit{file locking} (trattato in
-sez.~\ref{sec:file_locking}) usando \func{fcntl} su un file creato per
-l'occasione per ottenere un write lock. In questo modo potremo usare il lock
-come un \textit{mutex}: per bloccare la risorsa basterà acquisire il lock, per
-sbloccarla basterà rilasciare il lock. Una richiesta fatta con un write lock
-metterà automaticamente il processo in stato di attesa, senza necessità di
-ricorrere al \itindex{polling} \textit{polling} per determinare la
-disponibilità della risorsa, e al rilascio della stessa da parte del processo
-che la occupava si otterrà il nuovo lock atomicamente.
+al \textit{file locking} (trattato in sez.~\ref{sec:file_locking}) usando
+\func{fcntl} su un file creato per l'occasione per ottenere un write lock. In
+questo modo potremo usare il lock come un \textit{mutex}: per bloccare la
+risorsa basterà acquisire il lock, per sbloccarla basterà rilasciare il
+lock. Una richiesta fatta con un write lock metterà automaticamente il
+processo in stato di attesa, senza necessità di ricorrere al \textit{polling}
+per determinare la disponibilità della risorsa, e al rilascio della stessa da
+parte del processo che la occupava si otterrà il nuovo lock atomicamente.
Questo approccio presenta il notevole vantaggio che alla terminazione di un
processo tutti i lock acquisiti vengono rilasciati automaticamente (alla
\includecodesample{listati/MutexLocking.c}
\end{minipage}
\normalsize
- \caption{Il codice delle funzioni che permettono per la gestione dei
- \textit{mutex} con il \itindex{file~locking} \textit{file locking}.}
+ \caption{Il codice delle funzioni che permettono per la gestione dei
+ \textit{mutex} con il \textit{file locking}.}
\label{fig:ipc_flock_mutex}
\end{figure}
Il codice delle varie funzioni usate per implementare un mutex utilizzando il
-\textit{file locking} \itindex{file~locking} è riportato in
-fig.~\ref{fig:ipc_flock_mutex}; si è mantenuta volutamente una struttura
-analoga alle precedenti funzioni che usano i semafori, anche se le due
-interfacce non possono essere completamente equivalenti, specie per quanto
-riguarda la rimozione del mutex.
+\textit{file locking} è riportato in fig.~\ref{fig:ipc_flock_mutex}; si è
+mantenuta volutamente una struttura analoga alle precedenti funzioni che usano
+i semafori, anche se le due interfacce non possono essere completamente
+equivalenti, specie per quanto riguarda la rimozione del mutex.
La prima funzione (\texttt{\small 1-5}) è \func{CreateMutex}, e serve a
creare il mutex; la funzione è estremamente semplice, e si limita
La seconda funzione (\texttt{\small 6-10}) è \func{FindMutex}, che, come la
precedente, è stata definita per mantenere una analogia con la corrispondente
funzione basata sui semafori. Anch'essa si limita (\texttt{\small 9}) ad
-aprire il file da usare per il \itindex{file~locking} \textit{file locking},
-solo che in questo caso le opzioni di \func{open} sono tali che il file in
-questione deve esistere di già.
+aprire il file da usare per il \textit{file locking}, solo che in questo caso
+le opzioni di \func{open} sono tali che il file in questione deve esistere di
+già.
La terza funzione (\texttt{\small 11-22}) è \func{LockMutex} e serve per
acquisire il mutex. La funzione definisce (\texttt{\small 14}) e inizializza
rilasciare il mutex. La funzione è analoga alla precedente, solo che in questo
caso si inizializza (\texttt{\small 28-31}) la struttura \var{lock} per il
rilascio del lock, che viene effettuato (\texttt{\small 33}) con la opportuna
-chiamata a \func{fcntl}. Avendo usato il \itindex{file~locking} \textit{file
- locking} in semantica POSIX (si riveda quanto detto
-sez.~\ref{sec:file_posix_lock}) solo il processo che ha precedentemente
-eseguito il lock può sbloccare il mutex.
+chiamata a \func{fcntl}. Avendo usato il \textit{file locking} in semantica
+POSIX (si riveda quanto detto sez.~\ref{sec:file_posix_lock}) solo il processo
+che ha precedentemente eseguito il lock può sbloccare il mutex.
La quinta funzione (\texttt{\small 36-39}) è \func{RemoveMutex} e serve a
cancellare il mutex. Anche questa funzione è stata definita per mantenere una
\subsection{Il \textit{memory mapping} anonimo}
\label{sec:ipc_mmap_anonymous}
-\itindbeg{memory~mapping} Abbiamo già visto che quando i processi sono
-\textsl{correlati}, se cioè hanno almeno un progenitore comune, l'uso delle
-\textit{pipe} può costituire una valida alternativa alle code di messaggi;
-nella stessa situazione si può evitare l'uso di una memoria condivisa facendo
-ricorso al cosiddetto \textit{memory mapping} anonimo.
+\itindbeg{memory~mapping}
+
+Abbiamo già visto che quando i processi sono \textsl{correlati}, se cioè hanno
+almeno un progenitore comune, l'uso delle \textit{pipe} può costituire una
+valida alternativa alle code di messaggi; nella stessa situazione si può
+evitare l'uso di una memoria condivisa facendo ricorso al cosiddetto
+\textit{memory mapping} anonimo.
In sez.~\ref{sec:file_memory_map} abbiamo visto come sia possibile mappare il
contenuto di un file nella memoria di un processo, e che, quando viene usato
nel \textit{memory mapping} anonimo.} Vedremo come utilizzare questa tecnica
più avanti, quando realizzeremo una nuova versione del monitor visto in
sez.~\ref{sec:ipc_sysv_shm} che possa restituisca i risultati via rete.
+
\itindend{memory~mapping}
% TODO: fare esempio di mmap anonima
Oggi Linux supporta tutti gli oggetti definito nello standard POSIX per l'IPC,
ma a lungo non è stato così; la memoria condivisa è presente a partire dal
kernel 2.4.x, i semafori sono forniti dalla \acr{glibc} nella sezione che
-implementa i \itindex{thread} \textit{thread} POSIX di nuova generazione che
-richiedono il kernel 2.6, le code di messaggi sono supportate a partire dal
-kernel 2.6.6.
+implementa i \textit{thread} POSIX di nuova generazione che richiedono il
+kernel 2.6, le code di messaggi sono supportate a partire dal kernel 2.6.6.
La caratteristica fondamentale dell'interfaccia POSIX è l'abbandono dell'uso
degli identificatori e delle chiavi visti nel \textit{SysV-IPC}, per passare ai
\label{sec:ipc_posix_sem}
Fino alla serie 2.4.x del kernel esisteva solo una implementazione parziale
-dei semafori POSIX che li realizzava solo a livello di \itindex{thread}
-\textit{thread} e non di processi,\footnote{questo significava che i semafori
- erano visibili solo all'interno dei \itindex{thread} \textit{thread} creati
- da un singolo processo, e non potevano essere usati come meccanismo di
- sincronizzazione fra processi diversi.} fornita attraverso la sezione delle
-estensioni \textit{real-time} della \acr{glibc} (quelle che si accedono
-collegandosi alla libreria \texttt{librt}). Esisteva inoltre una libreria che
-realizzava (parzialmente) l'interfaccia POSIX usando le funzioni dei semafori
-di \textit{SysV-IPC} (mantenendo così tutti i problemi sottolineati in
+dei semafori POSIX che li realizzava solo a livello di \textit{thread} e non
+di processi,\footnote{questo significava che i semafori erano visibili solo
+ all'interno dei \textit{thread} creati da un singolo processo, e non
+ potevano essere usati come meccanismo di sincronizzazione fra processi
+ diversi.} fornita attraverso la sezione delle estensioni \textit{real-time}
+della \acr{glibc} (quelle che si accedono collegandosi alla libreria
+\texttt{librt}). Esisteva inoltre una libreria che realizzava (parzialmente)
+l'interfaccia POSIX usando le funzioni dei semafori di \textit{SysV-IPC}
+(mantenendo così tutti i problemi sottolineati in
sez.~\ref{sec:ipc_sysv_sem}).
A partire dal kernel 2.5.7 è stato introdotto un meccanismo di
La funzione incrementa di uno il valore corrente del semaforo indicato
dall'argomento \param{sem}, se questo era nullo la relativa risorsa risulterà
-sbloccata, cosicché un altro processo (o \itindex{thread} \textit{thread})
-eventualmente bloccato in una \func{sem\_wait} sul semaforo possa essere
-svegliato e rimesso in esecuzione. Si tenga presente che la funzione è sicura
-per l'uso all'interno di un gestore di segnali (si ricordi quanto detto in
+sbloccata, cosicché un altro processo (o \textit{thread}) eventualmente
+bloccato in una \func{sem\_wait} sul semaforo possa essere svegliato e rimesso
+in esecuzione. Si tenga presente che la funzione è sicura per l'uso
+all'interno di un gestore di segnali (si ricordi quanto detto in
sez.~\ref{sec:sig_signal_handler}).
Se invece di operare su un semaforo se ne volesse semplicemente leggere il
La funzione inizializza un semaforo all'indirizzo puntato dall'argomento
\param{sem}, e come per \func{sem\_open} consente di impostare un valore
iniziale con \param{value}. L'argomento \param{pshared} serve ad indicare se
-il semaforo deve essere utilizzato dai \itindex{thread} \textit{thread} di uno
-stesso processo (con un valore nullo) o condiviso fra processi diversi (con un
-valore non nullo).
+il semaforo deve essere utilizzato dai \textit{thread} di uno stesso processo
+(con un valore nullo) o condiviso fra processi diversi (con un valore non
+nullo).
Qualora il semaforo debba essere condiviso dai \textit{thread} di uno stesso
processo (nel qual caso si parla di \textit{thread-shared semaphore}),
essere stato inizializzato con \func{sem\_init}; non deve quindi essere
applicata a semafori creati con \func{sem\_open}. Inoltre si deve essere
sicuri che il semaforo sia effettivamente inutilizzato, la distruzione di un
-semaforo su cui sono presenti processi (o \itindex{thread} \textit{thread}) in
-attesa (cioè bloccati in una \func{sem\_wait}) provoca un comportamento
-indefinito.
+semaforo su cui sono presenti processi (o \textit{thread}) in attesa (cioè
+bloccati in una \func{sem\_wait}) provoca un comportamento indefinito.
Si tenga presente infine che utilizzare un semaforo che è stato distrutto con
\func{sem\_destroy} di nuovo può dare esito a comportamenti indefiniti. Nel