siano indicate al livello generico, alcune di esse han senso solo per alcuni
tipi di socket. L'elenco dettagliato del significato di ciascuna di esse è
allora il seguente:
-\begin{basedescript}{\desclabelwidth{3cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}}
+\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.5cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}}
\item[\const{SO\_KEEPALIVE}] una connessione può restare attiva se non viene
effettuato alcun traffico su di essa; in certi casi però può essere utile
controllarne lo stato per accorgersi di eventuali problemi. Per questo, se
di amministratore (in particolare con la \textit{capability}
\const{CAP\_NET\_ADMIN}). L'opzione necessita inoltre dell'opportuno
supporto nel kernel;\footnote{deve cioè essere definita la macro di
- preprocessore \texttt{SOCK\_DEBUGGING} nel file \file{include/net/sock.h}
+ preprocessore \macro{SOCK\_DEBUGGING} nel file \file{include/net/sock.h}
dei sorgenti del kernel, questo è sempre vero nei kernel delle serie
superiori alla 2.3, per i kernel delle serie precedenti invece è
necessario aggiungere a mano detta definizione; è inoltre possibile
abilitare anche il tracciamento degli stati del TCP definendo la macro
- \texttt{STATE\_TRACE} in \file{include/net/tcp.h}.} quando viene
+ \macro{STATE\_TRACE} in \file{include/net/tcp.h}.} quando viene
abilitata una serie di messaggi con le informazioni di debug vengono inviati
direttamente al sistema del kernel log.\footnote{si tenga presente che il
comportamento è diverso da quanto avviene con BSD, dove l'opzione opera
Usando \const{SO\_REUSEADDR} fra la chiamata a \func{socket} e quella a
\func{bind} si consente a quest'ultima di avere comunque successo anche se
- la connessione è attiva (o nello stato texttt{TIME\_WAIT}). È bene però
+ la connessione è attiva (o nello stato \texttt{TIME\_WAIT}). È bene però
ricordare (si riveda quanto detto in sez.~\ref{sec:TCP_time_wait}) che la
presenza dello stato \texttt{TIME\_WAIT} ha una ragione, ed infatti se si
usa questa opzione esiste sempre una probabilità, anche se estremamente
impostato \const{SO\_REUSEADDR}. Usando questa opzione diventa anche
possibile eseguire \func{bind} sull'indirizzo generico, e questo permetterà
il collegamento per tutti gli indirizzi (di quelli presenti) per i quali la
- porta risulti libera. Infine si tenga presente che con il protocollo TCP non
- è mai possibile far partire server che eseguano \func{bind} sullo stesso
- indirizzo e la stessa porta, cioè ottenere quello che viene chiamato un
- \textit{completely duplicate binding}.
+ porta non risulti occupata da una precedente chiamata più specifica. Infine
+ si tenga presente che con il protocollo TCP non è mai possibile far partire
+ server che eseguano \func{bind} sullo stesso indirizzo e la stessa porta,
+ cioè ottenere quello che viene chiamato un \textit{completely duplicate
+ binding}.
Il terzo impiego è simile al precedente e prevede l'uso di \func{bind}
all'interno dello stesso programma per associare indirizzi diversi a socket
- diversi. Vale in questo caso quanto detto in precedenza, l'unica differenza
- è che in questo caso le diverse chiamate a \func{bind} sono eseguite
- all'interno dello stesso programma.
+ diversi. Il meccanismo funziona fintanto che ciascuna chiamata usa degli
+ indirizzi remoti diversi. In genere questo viene fatto per i socket UDP, per
+ ottenere l'indirizzo remoto, sui sistemi per i quali non è diponibile
+ l'opzione \const{IP\_RECVDSTADDR}, non viene usata per TCP dato che su tali
+ socket si può sempre invocare \func{getsockname} una volta che si è
+ completata la connessione.
\item[\const{SO\_TYPE}] questa opzione permette di leggere il tipo di socket
\item[\const{SO\_PRIORITY}] questa opzione permette di impostare le priorità
per tutti i pacchetti che sono inviati sul socket, prende per \param{optval}
un valore intero. Con questa opzione il kernel usa il valore per ordinare le
- priorità sulle code di rete,\foonote{questo richiede che sia abilitato il
+ priorità sulle code di rete,\footnote{questo richiede che sia abilitato il
sistema di \textit{Quality of Service} disponibile con le opzioni di
routing avanzato.} i pacchetti con priorità più alta vengono processati
per primi, in modalità che dipendono dalla disciplina di gestione della
coda. Nel caso di protocollo IP questa opzione permette anche di impostare i
- valori del campo \textit{type of service} (TOF, vedi
- sez.~\ref{sec:IP_intro}) per i pacchetti uscenti. Per impostare una priorità
+ valori del campo \textit{type of service} (noto come TOS, vedi
+ sez.~\ref{sec:IP_xxx}) per i pacchetti uscenti. Per impostare una priorità
al di fuori dell'intervallo di valori fra 0 e 6 sono richiesti i privilegi
di amministratore con la capability \const{CAP\_NET\_ADMIN}.
\item[\const{SO\_ERROR}] questa opzione riceve un errore presente sul socket;
può essere utilizzata soltanto con \func{getsockopt} e prende per
- \param{optval} un valore intero.
-
+ \param{optval} un valore intero.
\end{basedescript}
+\subsection{Le opzioni per il protocollo IPv4}
+\label{sec:sock_ipv4_options}
+
+Il secondo insieme di opzioni dei socket che tratteremo è quello relativo ai
+socket che usano il protocollo IPv4.\footnote{come per le precedenti opzioni
+ generiche una descrizione di esse è disponibile nella settima sezione delle
+ pagine di manuale, nel caso specifico la documentazione si può consultare
+ con \texttt{man 7 ip}.} Se si vuole operare su queste opzioni generiche il
+livello da utilizzare è \const{SOL\_IP}; si è riportato un elenco di queste
+opzioni in tab.~\ref{tab:sock_opt_iplevel}.
+
+
+\begin{table}[!htb]
+ \centering
+ \footnotesize
+ \begin{tabular}[c]{|l|c|c|c|l|l|}
+ \hline
+ \textbf{Opzione}&\texttt{get}&\texttt{set}&\textbf{flag}&\textbf{Tipo}&
+ \textbf{Descrizione}\\
+ \hline
+ \hline
+ \const{IP\_OPTIONS}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ .\\
+ \const{IP\_PKTINFO}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ .\\
+ \const{IP\_RECVTOS}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ .\\
+ \const{IP\_RECVTTL}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ .\\
+ \const{IP\_RECVOPTS}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ .\\
+ \const{IP\_RETOPTS}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ .\\
+ \const{IP\_TOS}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ .\\
+ \const{IP\_TTL}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ .\\
+ \const{IP\_HDRINCL}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ .\\
+ \const{IP\_RECVERR}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ .\\
+ \const{IP\_MTU\_DISCOVER}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ .\\
+ \const{IP\_MTU}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ .\\
+ \const{IP\_ROUTER\_ALERT}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ .\\
+ \const{IP\_MULTICAST\_TTL}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ .\\
+ \const{IP\_MULTICAST\_LOOP}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ .\\
+ \const{IP\_ADD\_MEMBERSHIP}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ .\\
+ \const{IP\_DROP\_MEMBERSHIP}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ .\\
+ \const{IP\_MULTICAST\_IF}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ .\\
+ \hline
+ \end{tabular}
+ \caption{Le opzioni disponibili al livello \const{SOL\_IP}.}
+ \label{tab:sock_opt_iplevel}
+\end{table}
+
+
+
\section{Altre funzioni di controllo}
Nella directory \texttt{/proc/sys/net/core} sono disponibili le opzioni
generiche dei socket, descritte anche nella rispettiva pagina di
-manuale.\foonote{quella accessibile con \texttt{man 7 socket}.} Queste sono:
+manuale.\footnote{quella accessibile con \texttt{man 7 socket}.} Queste sono:
\begin{basedescript}{\desclabelwidth{3cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}}
\item[\texttt{rmem\_default}] imposta la dimensione di default del buffer di
dall'utente generico, ad esempio in generale tutti i socket di tipo
\const{SOCK\_RAW} possono essere creati solo da processi che hanno i privilegi
di amministratore (cioè con user-ID effettivo uguale a zero) o dotati della
-capability \texttt{CAP\_NET\_RAW}.
+capability \const{CAP\_NET\_RAW}.
\subsection{Il tipo, o stile}
specifica il \textsl{numero di porta}. I numeri di porta sotto il 1024 sono
chiamati \textsl{riservati} in quanto utilizzati da servizi standard e
soltanto processi con i privilegi di amministratore (con user-ID effettivo
-uguale a zero) o con la capability \texttt{CAP\_NET\_BIND\_SERVICE} possono
+uguale a zero) o con la capability \const{CAP\_NET\_BIND\_SERVICE} possono
usare la funzione \func{bind} (che vedremo in sez.~\ref{sec:TCP_func_bind}) su
queste porte.
% passaggio dipende dalla direzione del medesimo, dal processo al kernel o
% viceversa.
-% In particolare le tre funzioni \texttt{bind}, \texttt{connect} e
-% \texttt{sendto} passano la struttura al kernel, in questo caso è passata
+% In particolare le tre funzioni \func{bind}, \func{connect} e
+% \func{sendto} passano la struttura al kernel, in questo caso è passata
% \textsl{per valore} anche la dimensione della medesima
-% Le funzioni \texttt{accept}, \texttt{recvfrom}, \texttt{getsockname} e
-% \texttt{getpeername} invece ricevono i valori del kernel
+% Le funzioni \func{accept}, \func{recvfrom}, \func{getsockname} e
+% \func{getpeername} invece ricevono i valori del kernel
% \centering
% \caption{Schema della rappresentazioni utilizzate dalle funzioni di
-% conversione \texttt{inet\_pton} e \texttt{inet\_ntop} }
+% conversione \func{inet\_pton} e \func{inet\_ntop} }
% \label{fig:sock_inet_conv_func}
% \end{figure}
stabilisce la connessione.
% Una analogia citata da R. Stevens per la connessione TCP è quella con il
-% sistema del telefono. La funzione \texttt{socket} può essere considerata
-% l'equivalente di avere un telefono. La funzione \texttt{bind} è analoga al
+% sistema del telefono. La funzione \func{socket} può essere considerata
+% l'equivalente di avere un telefono. La funzione \func{bind} è analoga al
% dire alle altre persone qual è il proprio numero di telefono perché possano
-% chiamare. La funzione \texttt{listen} è accendere il campanello del telefono
-% per sentire le chiamate in arrivo. La funzione \texttt{connect} richiede di
-% conoscere il numero di chi si vuole chiamare. La funzione \texttt{accept} è
+% chiamare. La funzione \func{listen} è accendere il campanello del telefono
+% per sentire le chiamate in arrivo. La funzione \func{connect} richiede di
+% conoscere il numero di chi si vuole chiamare. La funzione \func{accept} è
% quando si risponde al telefono.
\begin{figure}[htb]
stato \texttt{LISTEN} in cui vengono accettate le connessioni.
Dallo stato \texttt{ESTABLISHED} si può uscire in due modi; se un'applicazione
-chiama la funzione \texttt{close} prima di aver ricevuto un
+chiama la funzione \func{close} prima di aver ricevuto un
\textit{end-of-file} (chiusura attiva) la transizione è verso lo stato
\texttt{FIN\_WAIT\_1}; se invece l'applicazione riceve un FIN nello stato
\texttt{ESTABLISHED} (chiusura passiva) la transizione è verso lo stato
La funzione \funcd{bind} assegna un indirizzo locale ad un
socket.\footnote{nel nostro caso la utilizzeremo per socket TCP, ma la
funzione è generica e deve essere usata per qualunque tipo di socket
- \texttt{SOCK\_STREAM} prima che questo possa accettare connessioni.} È usata
+ \const{SOCK\_STREAM} prima che questo possa accettare connessioni.} È usata
cioè per specificare la prima parte dalla socket pair. Viene usata sul lato
server per specificare la porta (e gli eventuali indirizzi locali) su cui poi
ci si porrà in ascolto. Il prototipo della funzione è il seguente:
La funzione \funcd{connect} è usata da un client TCP per stabilire la
connessione con un server TCP,\footnote{di nuovo la funzione è generica e
supporta vari tipi di socket, la differenza è che per socket senza
- connessione come quelli di tipo \texttt{SOCK\_DGRAM} la sua chiamata si
+ connessione come quelli di tipo \const{SOCK\_DGRAM} la sua chiamata si
limiterà ad impostare l'indirizzo dal quale e verso il quale saranno inviati
- e ricevuti i pacchetti, mentre per socket di tipo \texttt{SOCK\_STREAM} o
- \texttt{SOCK\_SEQPACKET}, essa attiverà la procedura di avvio (nel caso del
+ e ricevuti i pacchetti, mentre per socket di tipo \const{SOCK\_STREAM} o
+ \const{SOCK\_SEQPACKET}, essa attiverà la procedura di avvio (nel caso del
TCP il \index{\textit{three~way~handshake}}\textit{three way handshake})
della connessione.} il prototipo della funzione è il seguente:
\begin{prototype}{sys/socket.h}
La funzione \funcd{listen} serve ad usare un socket in modalità passiva, cioè,
come dice il nome, per metterlo in ascolto di eventuali
connessioni;\footnote{questa funzione può essere usata con socket che
- supportino le connessioni, cioè di tipo \texttt{SOCK\_STREAM} o
- \texttt{SOCK\_SEQPACKET}.} in sostanza l'effetto della funzione è di portare
+ supportino le connessioni, cioè di tipo \const{SOCK\_STREAM} o
+ \const{SOCK\_SEQPACKET}.} in sostanza l'effetto della funzione è di portare
il socket dallo stato \texttt{CLOSED} a quello \texttt{LISTEN}. In genere si
chiama la funzione in un server dopo le chiamate a \func{socket} e \func{bind}
e prima della chiamata ad \func{accept}. Il prototipo della funzione, come
La funzione \funcd{accept} è chiamata da un server per gestire la connessione
una volta che sia stato completato il \textit{three way
handshake},\footnote{la funzione è comunque generica ed è utilizzabile su
- socket di tipo \texttt{SOCK\_STREAM}, \texttt{SOCK\_SEQPACKET} e
- \texttt{SOCK\_RDM}.} la funzione restituisce un nuovo socket descriptor su
+ socket di tipo \const{SOCK\_STREAM}, \const{SOCK\_SEQPACKET} e
+ \const{SOCK\_RDM}.} la funzione restituisce un nuovo socket descriptor su
cui si potrà operare per effettuare la comunicazione. Se non ci sono
connessioni completate il processo viene messo in attesa. Il prototipo della
funzione è il seguente:
programma stesso.
Se abilitiamo il servizio \textit{daytime}\footnote{in genere questo viene
- fornito direttamente dal \textsl{superdemone} \texttt{inetd}, pertanto basta
+ fornito direttamente dal \textsl{superdemone} \cmd{inetd}, pertanto basta
assicurarsi che esso sia abilitato nel relativo file di configurazione.}
possiamo verificare il funzionamento del nostro client, avremo allora:
\begin{verbatim}
automaticamente l'invio multiplo qualora una singola \func{write} non sia
sufficiente. I dati vengono riletti indietro (\texttt{\small 7}) con una
\func{read}\footnote{si è fatta l'assunzione implicita che i dati siano
- contenuti tutti in un solo segmento, così che la chiamata a \texttt{read} li
+ contenuti tutti in un solo segmento, così che la chiamata a \func{read} li
restituisca sempre tutti; avendo scelto una dimensione ridotta per il buffer
questo sarà sempre vero, vedremo più avanti come superare il problema di
rileggere indietro tutti e soli i dati disponibili, senza bloccarsi.} sul