sorgente tramite la prima \func{splice} (\texttt{\small 34--35}), in questo
caso si è usato come primo argomento il file descriptor del file sorgente e
come terzo quello del capo in scrittura della \textit{pipe} (il funzionamento
-delle \textit{pipe} è trattato in dettaglio in sez.~\ref{sec:ipc_unix},
-nell'ottica dell'uso di \func{splice} questa operazione corrisponde
-semplicemente alla copia dei dati dal file al buffer).
+delle \textit{pipe} e l'uso della coppia di file descriptor ad esse associati
+è trattato in dettaglio in sez.~\ref{sec:ipc_unix}; non ne parleremo qui dato
+che nell'ottica dell'uso di \func{splice} questa operazione corrisponde
+semplicemente al trasferimento dei dati dal file al buffer).
La lettura viene eseguita in blocchi pari alla dimensione specificata
dall'opzione \texttt{-s} (il default è 4096); essendo in questo caso
Una volta completata con successo la lettura si avvia il ciclo di scrittura
(\texttt{\small 45--58}); questo inizia (\texttt{\small 46--47}) con la
seconda \func{splice} che cerca di scrivere gli \var{nread} byte letti, si
-noti come in questo caso il primo argomento sia il capo in lettura della
-\textit{pipe} ed il terzo il file descriptor del file di destinazione.
+noti come in questo caso il primo argomento faccia di nuovo riferimento alla
+\textit{pipe} (in questo caso si usa il capo in lettura, per i dettagli si
+veda al solito sez.~\ref{sec:ipc_unix}) mentre il terzo sia il file descriptor
+del file di destinazione.
Di nuovo si controlla il numero di byte effettivamente scritti restituito in
\var{nwrite} e se nullo (\texttt{\small 48}) si ripete la scrittura (in realtà