\label{sec:sock_generic_options}
Come accennato esiste un insieme generico di opzioni dei socket che possono
-applicarsi a qualunque tipo di socket,\footnote{una descrizione di queste
- opzioni è generalmente disponibile nella settima sezione delle pagine di
- manuale, nel caso specifico la si può consultare con \texttt{man 7 socket}.}
-indipendentemente da quale protocollo venga poi utilizzato. Se si vuole
-operare su queste opzioni generiche il livello da utilizzare è
-\const{SOL\_SOCKET}; si è riportato un elenco di queste opzioni in
-tab.~\ref{tab:sock_opt_socklevel}.
+applicarsi a qualunque tipo di socket, indipendentemente da quale protocollo
+venga poi utilizzato. Una descrizione di queste opzioni è generalmente
+disponibile nella settima sezione delle pagine di manuale; nel caso specifico
+la si può consultare con \texttt{man 7 socket}. Se si vuole operare su queste
+opzioni generiche il livello da utilizzare è \const{SOL\_SOCKET}; si è
+riportato un elenco di queste opzioni in tab.~\ref{tab:sock_opt_socklevel}.
\begin{table}[!htb]
Attiva o disattiva il \textit{broadcast}.\\
\const{SO\_BSDCOMPAT}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
Abilita la compatibilità con BSD.\\
+ \const{SO\_BUSY\_POLL}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ Attiva il ``\textit{busy poll}'' sul socket.\\
\const{SO\_DEBUG} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
Abilita il debugging sul socket.\\
\const{SO\_DOMAIN} &$\bullet$& & &\texttt{int}&
Lascia in linea i dati \textit{out-of-band}.\\
\const{SO\_PASSCRED} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
Abilita la ricezione di credenziali.\\
+ \const{SO\_PEEK\_OFF} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ Imposta il valore del ``\textit{peek offset}''.\\
\const{SO\_PEERCRED} &$\bullet$& & &\texttt{ucred}&
Restituisce le credenziali del processo remoto.\\
\const{SO\_PRIORITY} &$\bullet$&$\bullet$& &\texttt{int}&
Consente il riutilizzo di un indirizzo locale.\\
\const{SO\_REUSEPORT}&$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
Consente il riutilizzo di una porta.\\
+ \const{SO\_RXQ\_OVFL} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ Richiede messaggio ancillare con pacchetti persi.\\
\const{SO\_SNDBUF} &$\bullet$&$\bullet$& &\texttt{int}&
Imposta dimensione del buffer di trasmissione.\\
\const{SO\_SNDBUFFORCE}&$\bullet$&$\bullet$& &\texttt{int}&
% TODO aggiungere e documentare SO_ATTACH_BPF, introdotta con il kernel 3.19,
% vedi http://lwn.net/Articles/625224/
% TODO aggiungere e documentare SO_INCOMING_CPU, introdotta con il kernel 3.19,
-% vedi https://lwn.net/Articles/626150/
-% TODO documentare SO_PEEK_OFF
-% TODO documentare SO_RXQ_OVFL
-% TODO documentare SO_BUSYPOLL
-
-
-% TODO documentare SO_MARK, cercare esempi e verificare il tipo di valore passato
-% TODO documentare SO_PROTOCOL
-% TODO documentare SO_REUSEPORT
-% TODO documentare SO_TIMESTAMP
-% TODO documentare SO_SNDBUFFORCE/SO_RCVBUFFORCE
La tabella elenca le costanti che identificano le singole opzioni da usare
separatamente in sez.~\ref{sec:sock_options_main}. Quello che segue è quindi
soltanto un elenco più dettagliato della breve descrizione di
tab.~\ref{tab:sock_opt_socklevel} sul significato delle varie opzioni:
-\begin{basedescript}{\desclabelwidth{1.5cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}}
+\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.2cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}}
\item[\constd{SO\_ACCEPTCONN}] questa opzione permette di rilevare se il socket
su cui opera è stato posto in modalità di ricezione di eventuali connessioni
con una chiamata a \func{listen}. L'opzione può essere usata soltanto con
\func{getsockopt} e utilizza per \param{optval} un intero in cui viene
restituito 1 se il socket è in ascolto e 0 altrimenti.
+\item[\constd{SO\_ATTACH\_FILTER}] questa opzione permette di agganciare ad un
+ socket un filtro di pacchetti che consente di selezionare quali pacchetti,
+ fra tutti quelli ricevuti, verranno letti. Viene usato principalmente con i
+ socket di tipo \const{PF\_PACKET} con la libreria \texttt{libpcap} per
+ implementare programmi di cattura dei pacchetti, torneremo su questo in
+ sez.~\ref{sec:packet_socket}.
+
\item[\constd{SO\_BINDTODEVICE}] questa opzione permette di \textsl{legare} il
socket ad una particolare interfaccia, in modo che esso possa ricevere ed
inviare pacchetti solo su quella. L'opzione richiede per \param{optval} il
famiglia \const{AF\_INET}; non è invece supportata per i \textit{packet
socket} (vedi sez.~\ref{sec:socket_raw}).
-\item[\constd{SO\_BROADCAST}] questa opzione abilita il \textit{broadcast};
- quanto abilitata i socket di tipo \const{SOCK\_DGRAM} riceveranno i
- pacchetti inviati all'indirizzo di \textit{broadcast}, e potranno scrivere
+\item[\constd{SO\_BROADCAST}] questa opzione abilita il \textit{broadcast}:
+ quando abilitata i socket di tipo \const{SOCK\_DGRAM} riceveranno i
+ pacchetti inviati all'indirizzo di \textit{broadcast} e potranno scrivere
pacchetti su tale indirizzo. Prende per \param{optval} un intero usato come
valore logico. L'opzione non ha effetti su un socket di tipo
\const{SOCK\_STREAM}.
\item[\constd{SO\_BSDCOMPAT}] questa opzione abilita la compatibilità con il
- comportamento di BSD (in particolare ne riproduce i bug). Attualmente è una
- opzione usata solo per il protocollo UDP e ne è prevista la rimozione in
- futuro. L'opzione utilizza per \param{optval} un intero usato come valore
- logico.
+ comportamento di BSD (in particolare ne riproduce alcuni bug). Attualmente è una
+ opzione usata solo per il protocollo UDP e ne è prevista la rimozione.
+ L'opzione utilizza per \param{optval} un intero usato come valore logico.
Quando viene abilitata gli errori riportati da messaggi ICMP per un socket
UDP non vengono passati al programma in user space. Con le versioni 2.0.x
- del kernel erano anche abilitate altre opzioni per i socket raw, che sono
- state rimosse con il passaggio al 2.2; è consigliato correggere i programmi
- piuttosto che usare questa funzione.
+ del kernel erano anche abilitate altre opzioni di compatibilità per i socket
+ raw (modifiche casuali agli header, perdita del flag di \textit{broadcast})
+ che sono state rimosse con il passaggio al 2.2; è consigliato correggere i
+ programmi piuttosto che usare questa funzione. Dal kernel 2.4 viene
+ ignorata, e dal 2.6 genera un messaggio di log del kernel.
+
+\item[\constd{SO\_BUSY\_POLL}] questa opzione, presente dal kernel 3.11,
+ imposta un tempo approssimato in microsecondi, per cui in caso di ricezione
+ bloccante verrà eseguito un \itindex{busy~poll} ``\textit{busy
+ poll}'',\footnote{con \textit{busy poll} si fa riferimento al
+ \textit{polling} su una risorsa occupata; si continuerà cioè a tentare di
+ leggere anche quando non ci sono dati senza portare il processo stato di
+ \textit{sleep}, in alcuni casi, quando ci si aspetta che i dati arrivino a
+ breve, questa tecnica può dare un miglioramento delle prestazioni.} da
+ indicare in \param{optval} con un valore intero. Si tratta di una opzione
+ utilizzabile solo con socket che ricevono dati da un dispositivo di rete che
+ la supporti, e che consente di ridurre la latenza per alcune applicazioni,
+ ma che comporta un maggiore utilizzo della CPU (e quindi di energia); per
+ questo il valore può essere aumentato solo da processi con i privilegi di
+ amministratore (in particolare con la \textit{capability}
+ \const{CAP\_NET\_ADMIN}). Il valore di default viene controllato dal file
+ \sysctlrelfile{net/core}{busy\_read} per le funzioni di lettura mentre il
+ file \sysctlrelfile{net/core}{busy\_poll} controlla il ``\textit{busy
+ poll}'' per \func{select} e \func{poll}.
\item[\constd{SO\_DEBUG}] questa opzione abilita il debugging delle operazioni
dei socket; l'opzione utilizza per \param{optval} un intero usato come
sulla rete su un buffer circolare che viene letto da un apposito
programma, \cmd{trpt}.}
-\item[\constd{SO\_DONTROUTE}] questa opzione forza l'invio diretto dei
- pacchetti del socket, saltando ogni processo relativo all'uso della tabella
- di routing del kernel. Prende per \param{optval} un intero usato come valore
- logico.
+\item[\constd{SO\_DETACH\_FILTER}] consente di distaccare un filtro
+ precedentemente aggiunto ad un socket.
+
+% TODO documentare SO_ATTACH_FILTER e SO_DETACH_FILTER
+% riferimenti http://www.rcpt.to/lsfcc/lsf.html
+% Documentation/networking/filter.txt
+
+\item[\constd{SO\_DOMAIN}] questa opzione, presente dal kernel 2.6.32, legge
+ il ``\textsl{dominio}'' (la famiglia di indirizzi) del socket.
+. Funziona solo con \func{getsockopt}, ed
+ utilizza per \param{optval} un intero in cui verrà restituito il valore
+ numerico che lo identifica (ad esempio \texttt{AF\_INET}).
+
+\item[\constd{SO\_DONTROUTE}] questa opzione richiede che l'invio dei
+ pacchetti del socket sia eseguito soltanto verso una destinazione
+ direttamente connessa, impedendo l'uso di un \textit{gateway} e saltando
+ ogni processo relativo all'uso della tabella di routing del kernel. Prende
+ per \param{optval} un intero usato come valore logico. È equivalente all'uso
+ del flag \const{MSG\_DONTROUTE} su una \func{send} (vedi
+ sez.~\ref{sec:net_send_recv}).
\item[\constd{SO\_ERROR}] questa opzione riceve un errore presente sul socket;
può essere utilizzata soltanto con \func{getsockopt} e prende per
\func{select} che ritorna a causa dello stesso.
\item[\const{SO\_KEEPALIVE}] questa opzione abilita un meccanismo di verifica
- della persistenza di una connessione associata al socket (ed è pertanto
+ della persistenza di una connessione associata al socket; è pertanto
effettiva solo sui socket che supportano le connessioni, ed è usata
- principalmente con il TCP). L'opzione utilizza per \param{optval} un intero
+ principalmente con il TCP. L'opzione utilizza per \param{optval} un intero
usato come valore logico. Maggiori dettagli sul suo funzionamento sono
forniti in sez.~\ref{sec:sock_options_main}.
fig.~\ref{fig:sock_linger_struct}. Maggiori dettagli sul suo funzionamento
sono forniti in sez.~\ref{sec:sock_options_main}.
+\item[\constd{SO\_MARK}] questa opzione, presente dal kernel 2.6.25, imposta
+ un valore di marcatura sui pacchetti del socket. Questa è una funzionalità
+ specifica di Linux, ottenibile anche con l'uso del target \texttt{MARK}
+ del comando \texttt{iptables} (l'argomento è trattato in sez.~3.3.5 di
+ \cite{SGL}). Il valore di marcatura viene mantenuto all'interno dello stack
+ di rete del kernel e può essere usato sia dal \itindex{netfilter}
+ \textit{netfilter}\footnote{il \textit{netfilter} è l'infrastruttura usata
+ per il filtraggio dei pacchetti del kernel, per maggiori dettagli si
+ consulti il cap.~2 di \cite{FwGL}.} di Linux che per impostare politiche
+ di routing avanzato. Il valore deve essere specificato in \param{optval}
+ come un intero. L'opzione richiede i privilegi di amministratore con la
+ \textit{capability} \const{CAP\_NET\_ADMIN}.
+
\item[\constd{SO\_OOBINLINE}] se questa opzione viene abilitata i dati
\textit{out-of-band} vengono inviati direttamente nel flusso di dati del
socket (e sono quindi letti con una normale \func{read}) invece che restare
tipo \const{SCM\_CREDENTIALS}. Prende come \param{optval} un intero usato
come valore logico.
+\item[\constd{SO\_PEEK\_OFF}] questa opzione, disponibile a partire dal kernel
+ 3.4, imposta un ``\textit{peek offset}'' sul socket (attualmente disponibile
+ solo per i socket unix-domain (vedi sez.~\ref{sec:unix_socket}). La funzione
+ serve come ausilio per l'uso del flag \const{MSG\_PEEK} di \func{recv} che
+ consente di ``\textsl{sbirciare}'' nei dati di un socket, cioè di leggerli
+ senza rimuoverli dalla coda in cui sono mantenuti, così che vengano
+ restituiti anche da una successiva lettura ordinaria.
+
+ Un valore negativo (il default è $-1$) riporta alla situazione ordinaria in
+ cui si ``\textsl{sbircia}'' a partire dalla testa della coda, un valore
+ positivo consente di leggere a partire dalla posizione indicata nella coda e
+ tutte le volte che si sbirciano dei dati il valore dell'offset viene
+ automaticamente aumentato della quantità di dati sbirciati, in modo che si
+ possa proseguire da dove si era arrivati. Il valore deve essere specificato
+ in \param{optval} come intero.
+
\item[\constd{SO\_PEERCRED}] questa opzione restituisce le credenziali del
processo remoto connesso al socket; l'opzione è disponibile solo per socket
- unix-domain e può essere usata solo con \func{getsockopt}. Utilizza per
+ unix-domain di tipo \textit{stream} e anche per quelli di tipo
+ \textit{datagram} quando se ne crea una coppia con \func{socketpair}, e può
+ essere usata solo con \func{getsockopt}. Utilizza per
\param{optval} una apposita struttura \struct{ucred} (vedi
sez.~\ref{sec:unix_socket}).
valori del campo \textit{type of service} (noto come TOS, vedi
sez.~\ref{sec:IP_header}) per i pacchetti uscenti. Per impostare una
priorità al di fuori dell'intervallo di valori fra 0 e 6 sono richiesti i
- privilegi di amministratore con la capability \const{CAP\_NET\_ADMIN}.
+ privilegi di amministratore con la \textit{capability}
+ \const{CAP\_NET\_ADMIN}.
+
+\item[\constd{SO\_PROTOCOL}] questa opzione, presente dal kernel 2.6.32, legge
+ il protocollo usato dal socket. Funziona solo con \func{getsockopt}, ed
+ utilizza per \param{optval} un intero in cui verrà restituito il valore
+ numerico che lo identifica (ad esempio \texttt{IPPROTO\_TCP}).
+
+\item[\constd{SO\_RCVBUF}] questa opzione imposta la dimensione del buffer di
+ ricezione del socket. Prende per \param{optval} un intero indicante il
+ numero di byte. Il valore di default ed il valore massimo che si può
+ specificare come argomento per questa opzione sono impostabili tramiti gli
+ opportuni valori di \func{sysctl} (vedi sez.~\ref{sec:sock_sysctl}).
+
+ Si tenga presente che nel caso di socket TCP, per entrambe le opzioni
+ \const{SO\_RCVBUF} e \const{SO\_SNDBUF}, il kernel alloca effettivamente una
+ quantità di memoria doppia rispetto a quanto richiesto con
+ \func{setsockopt}. Questo comporta che una successiva lettura con
+ \func{getsockopt} riporterà un valore diverso da quello impostato con
+ \func{setsockopt}. Questo avviene perché TCP necessita dello spazio in più
+ per mantenere dati amministrativi e strutture interne, e solo una parte
+ viene usata come buffer per i dati, mentre il valore letto da
+ \func{getsockopt} e quello riportato nei vari parametri di
+ \textit{sysctl}\footnote{cioè \sysctlrelfile{net/core}{wmem\_max} e
+ \sysctlrelfile{net/core}{rmem\_max} in \texttt{/proc/sys/net/core} e
+ \sysctlrelfile{net/ipv4}{tcp\_wmem} e \sysctlrelfile{net/ipv4}{tcp\_rmem}
+ in \texttt{/proc/sys/net/ipv4}, vedi sez.~\ref{sec:sock_sysctl}.} indica
+ la memoria effettivamente impiegata. Si tenga presente inoltre che le
+ modifiche alle dimensioni dei buffer di ricezione e trasmissione, per poter
+ essere effettive, devono essere impostate prima della chiamata alle funzioni
+ \func{listen} o \func{connect}.
+
+\item[\constd{SO\_RCVBUFFORCE}] questa opzione, presente dal kernel 2.6.14, è
+ identica a \const{SO\_RCVBUF} ma consente ad un processo con i privilegi di
+ amministratore (con la \textit{capability} \const{CAP\_NET\_ADMIN}) di
+ impostare in valore maggiore del limite di
+ \sysctlrelfile{net/core}{rmem\_max}.
\item[\constd{SO\_RCVLOWAT}] questa opzione imposta il valore che indica il
numero minimo di byte che devono essere presenti nel buffer di ricezione
perché il kernel passi i dati all'utente, restituendoli ad una \func{read} o
segnalando ad una \func{select} (vedi sez.~\ref{sec:TCP_sock_select}) che ci
sono dati in ingresso. L'opzione utilizza per \param{optval} un intero che
- specifica il numero di byte, ma con Linux questo valore è sempre 1 e non può
- essere cambiato; \func{getsockopt} leggerà questo valore mentre
- \func{setsockopt} darà un errore di \errcode{ENOPROTOOPT}.
+ specifica il numero di byte; con Linux questo valore è sempre 1 e può essere
+ cambiato solo con i kernel a partire dal 2.4. Si tenga presente però che
+ \func{poll} e \func{select} non supportano ancora questa funzionalità e
+ ritornano comunque, indicando il socket come leggibile, non appena almeno un
+ byte è presente mentre in una successiva lettura \func{read} si bloccherà
+ fintanto che non siano disponibili la quantità di byte indicati. Con
+ \func{getsockopt} si può leggere questo valore mentre \func{setsockopt} darà
+ un errore di \errcode{ENOPROTOOPT} quando il cambiamento non è supportato.
\item[\constd{SO\_RCVTIMEO}] l'opzione permette di impostare un tempo massimo
sulle operazioni di lettura da un socket, e prende per \param{optval} una
teoria, se il numero di byte presenti nel buffer di ricezione fosse
inferiore a quello specificato da \const{SO\_RCVLOWAT}, l'effetto potrebbe
essere semplicemente quello di provocare l'uscita delle funzioni di
- lettura restituendo il numero di byte fino ad allora ricevuti; dato che
- con Linux questo valore è sempre 1 questo caso non esiste.}
+ lettura restituendo il numero di byte fino ad allora ricevuti.}
In genere questa opzione non è molto utilizzata se si ha a che fare con la
lettura dei dati, in quanto è sempre possibile usare una \func{select} che
consente di specificare un \textit{timeout}; l'uso di \func{select} non
consente però di impostare il timeout per l'uso di \func{connect}, per avere
- il quale si può ricorrere a questa opzione.
+ il quale si può ricorrere a questa opzione (nel qual caso il raggiungimento
+ del \textit{timeout} restituisce l'errore \errcode{EINPROGRESS}).
\item[\const{SO\_REUSEADDR}] questa opzione permette di eseguire la funzione
\func{bind} su indirizzi locali che siano già in uso da altri socket;
l'opzione utilizza per \param{optval} un intero usato come valore logico.
Questa opzione modifica il comportamento normale dell'interfaccia dei socket
che fa fallire l'esecuzione della funzione \func{bind} con un errore di
- \errcode{EADDRINUSE} quando l'indirizzo locale\footnote{più propriamente il
- controllo viene eseguito sulla porta.} è già in uso da parte di un altro
+ \errcode{EADDRINUSE} quando l'indirizzo locale (più propriamente il
+ controllo viene eseguito sulla porta) è già in uso da parte di un altro
socket. Maggiori dettagli sul suo funzionamento sono forniti in
sez.~\ref{sec:sock_options_main}.
+
+\item[\const{SO\_REUSEPORT}] questa opzione, presente a partire dal kernel
+ 3.9, permette di far usare a più socket di tipo \const{AF\_INET} o
+ \const{AF\_INET6} lo stesso indirizzo locale. L'opzione deve essere attivata
+ sul socket prima di chiamare \func{bind} e richiede che tutti i processi che
+ si mettono in ascolto sullo stesso indirizzo abbiano lo stesso \ids{UID}
+ effettivo, per evitare che un altro utente possa ottenere il relativo
+ traffico (eseguendo quello che viene definito in \textit{port hijacking});
+ l'opzione utilizza per \param{optval} un intero usato come valore logico.
+
+ L'opzione si usa sia per socket TCP che UDP, nel primo caso consente un uso
+ distribuito si \func{accept} in una applicazione \textit{multithreaded}
+ passando un diverso \textit{listening socket} ad ogni thread (cosa che
+ migliora le prestazioni rispetto all'approccio tradizionale di usare un
+ thread per usare \func{accept} e distribuire le connessioni o avere più
+ thread che competono per usare \func{accept} sul socket. Nel caso di UDP
+ l'opzione consente di distribuire meglio i pacchetti su più processi o
+ thread rispetto all'approccio tradizionale di far competere gli stessi per
+ l'accesso in ricezione al socket.
+
+
+% TODO documentare SO_REUSEPORT introdotta con il kernel 3.9, vedi
+% http://git.kernel.org/linus/c617f398edd4db2b8567a28e899a88f8f574798d
+% TODO: in cosa differisce da REUSEADDR?
+
+
+\item[\constd{SO\_RXQ\_OVFL}] questa opzione, presente dal kernel 2.6.33,
+ permette di abilitare o disabilitare sul socket la ricezione di un messaggio
+ ancillare (tratteremo l'argomento in sez.~\ref{sec:net_ancillary_data})
+ contenente un intero senza segno a 32 bit che indica il numero di pacchetti
+ scartati sul socket fra l'ultimo pacchetto ricevuto e questo. L'opzione
+ utilizza per \param{optval} un intero usato come valore logico.
+
+% TODO documentare SO_RXQ_OVFL, vedi https://lwn.net/Articles/626150/ capire
+% che significa 'questo'
+
\item[\constd{SO\_SNDLOWAT}] questa opzione imposta il valore che indica il
numero minimo di byte che devono essere presenti nel buffer di trasmissione
perché il kernel li invii al protocollo successivo, consentendo ad una
\func{write} di ritornare o segnalando ad una \func{select} (vedi
sez.~\ref{sec:TCP_sock_select}) che è possibile eseguire una scrittura.
L'opzione utilizza per \param{optval} un intero che specifica il numero di
- byte, come per la precedente \const{SO\_RCVLOWAT} con Linux questo valore è
- sempre 1 e non può essere cambiato; \func{getsockopt} leggerà questo valore
- mentre \func{setsockopt} darà un errore di \errcode{ENOPROTOOPT}.
+ byte; con Linux questo valore è sempre 1 e non può essere cambiato;
+ \func{getsockopt} leggerà questo valore mentre \func{setsockopt} darà un
+ errore di \errcode{ENOPROTOOPT}.
+
+\item[\constd{SO\_SNDBUF}] questa opzione imposta la dimensione del buffer di
+ trasmissione del socket. Prende per \param{optval} un intero indicante il
+ numero di byte. Il valore di default ed il valore massimo che si possono
+ specificare come argomento per questa opzione sono impostabili
+ rispettivamente tramite gli opportuni valori di \func{sysctl} (vedi
+ sez.~\ref{sec:sock_sysctl}).
+
+\item[\constd{SO\_SNDBUFFORCE}] questa opzione, presente dal kernel 2.6.14, è
+ identica a \const{SO\_SNDBUF} ma consente ad un processo con i privilegi di
+ amministratore (con la \textit{capability} \const{CAP\_NET\_ADMIN}) di
+ impostare in valore maggiore del limite di
+ \sysctlrelfile{net/core}{wmem\_max}.
% TODO verificare il timeout con un programma di test
\func{write}, \func{writev}, \func{send}, \func{sendto} e \func{sendmsg}
qualora queste restino bloccate per un tempo maggiore di quello specificato.
-\item[\constd{SO\_SNDBUF}] questa opzione imposta la dimensione del buffer di
- trasmissione del socket. Prende per \param{optval} un intero indicante il
- numero di byte. Il valore di default ed il valore massimo che si possono
- specificare come argomento per questa opzione sono impostabili
- rispettivamente tramite gli opportuni valori di \func{sysctl} (vedi
- sez.~\ref{sec:sock_sysctl}).
-
-\item[\constd{SO\_RCVBUF}] questa opzione imposta la dimensione del buffer di
- ricezione del socket. Prende per \param{optval} un intero indicante il
- numero di byte. Il valore di default ed il valore massimo che si può
- specificare come argomento per questa opzione sono impostabili tramiti gli
- opportuni valori di \func{sysctl} (vedi sez.~\ref{sec:sock_sysctl}).
-
- Si tenga presente che nel caso di socket TCP, per entrambe le opzioni
- \const{SO\_RCVBUF} e \const{SO\_SNDBUF}, il kernel alloca effettivamente una
- quantità di memoria doppia rispetto a quanto richiesto con
- \func{setsockopt}. Questo comporta che una successiva lettura con
- \func{getsockopt} riporterà un valore diverso da quello impostato con
- \func{setsockopt}. Questo avviene perché TCP necessita dello spazio in più
- per mantenere dati amministrativi e strutture interne, e solo una parte
- viene usata come buffer per i dati, mentre il valore letto da
- \func{getsockopt} e quello riportato nei vari parametri di
- \textit{sysctl}\footnote{cioè \sysctlrelfile{net/core}{wmem\_max} e
- \sysctlrelfile{net/core}{rmem\_max} in \texttt{/proc/sys/net/core} e
- \sysctlrelfile{net/ipv4}{tcp\_wmem} e \sysctlrelfile{net/ipv4}{tcp\_rmem}
- in \texttt{/proc/sys/net/ipv4}, vedi sez.~\ref{sec:sock_sysctl}.} indica
- la memoria effettivamente impiegata. Si tenga presente inoltre che le
- modifiche alle dimensioni dei buffer di ricezione e trasmissione, per poter
- essere effettive, devono essere impostate prima della chiamata alle funzioni
- \func{listen} o \func{connect}.
+\item[\constd{SO\_TIMESTAMP}] questa opzione, presente dal kernel 2.6.30,
+ permette di abilitare o disabilitare sul socket la ricezione di un messaggio
+ ancillare di tipo \const{SO\_TIMESTAMP}. Il messaggio viene inviato con
+ livello \const{SOL\_SOCKET} ed nel campo \var{cmsg\_data} (per i dettagli si
+ veda sez.~\ref{sec:net_ancillary_data}) viene impostata una struttura
+ \struct{timeval} che indica il tempo di ricezione dell'ultimo pacchetto
+ passato all'utente. L'opzione utilizza per \param{optval} un intero usato
+ come valore logico.
-\item[\constd{SO\_ATTACH\_FILTER}] questa opzione permette di agganciare ad un
- socket un filtro di pacchetti che consente di selezionare quali pacchetti,
- fra tutti quelli ricevuti, verranno letti. Viene usato principalmente con i
- socket di tipo \const{PF\_PACKET} con la libreria \texttt{libpcap} per
- implementare programmi di cattura dei pacchetti, torneremo su questo in
- sez.~\ref{sec:packet_socket}.
+% TODO capire meglio la tempistica di questi messaggi ancillari
+% TODO documentare SO_TIMESTAMP e le altre opzioni di timestamping dei
+% pacchetti, introdotte nel 2.6.30, vedi nei sorgenti del kernel:
+% Documentation/networking/timestamping.txt
\item[\constd{SO\_TYPE}] questa opzione permette di leggere il tipo di socket
su cui si opera; funziona solo con \func{getsockopt}, ed utilizza per
\param{optval} un intero in cui verrà restituito il valore numerico che lo
identifica (ad esempio \const{SOCK\_STREAM}).
-
\item[\constd{SO\_DETACH\_FILTER}] consente di distaccare un filtro
precedentemente aggiunto ad un socket.
%without using the netfilter MARK target. Changing the mark can be used
%for mark based routing without netfilter or for packet filtering.
+
% TODO documentare SO_TIMESTAMP e le altre opzioni di timestamping dei
% pacchetti, introdotte nel 2.6.30, vedi nei sorgenti del kernel:
% Documentation/networking/timestamping.txt
-% TODO documentare SO_REUSEPORT introdotta con il kernel 3.9, vedi
+
+% TOFO documentare SO_REUSEPORT introdotta con il kernel 3.9, vedi
% http://git.kernel.org/linus/c617f398edd4db2b8567a28e899a88f8f574798d
% TODO documentare SO_PEERGROUPS introdotta con il kernel 4.13, citata
principalmente ai socket TCP.
Con le impostazioni di default (che sono riprese da BSD) Linux emette un
-messaggio di \textit{keep-alive}\footnote{in sostanza un segmento ACK vuoto,
- cui sarà risposto con un altro segmento ACK vuoto.} verso l'altro capo della
-connessione se questa è rimasta senza traffico per più di due ore. Se è tutto
-a posto il messaggio viene ricevuto e verrà emesso un segmento ACK di
-risposta, alla cui ricezione ripartirà un altro ciclo di attesa per altre due
-ore di inattività; il tutto avviene all'interno del kernel e le applicazioni
-non riceveranno nessun dato.
+messaggio di \textit{keep-alive} (in sostanza un segmento ACK vuoto, cui sarà
+risposto con un altro segmento ACK vuoto) verso l'altro capo della connessione
+se questa è rimasta senza traffico per più di due ore. Se è tutto a posto il
+messaggio viene ricevuto e verrà emesso un segmento ACK di risposta, alla cui
+ricezione ripartirà un altro ciclo di attesa per altre due ore di inattività;
+il tutto avviene all'interno del kernel e le applicazioni non riceveranno
+nessun dato.
Qualora ci siano dei problemi di rete si possono invece verificare i due casi
di terminazione precoce del server già illustrati in
Abilitandola dopo un certo tempo le connessioni effettivamente terminate
verranno comunque chiuse per cui, utilizzando ad esempio una \func{select}, se
-be potrà rilevare la conclusione e ricevere il relativo errore. Si tenga
+ne potrà rilevare la conclusione e ricevere il relativo errore. Si tenga
presente però che non può avere la certezza assoluta che un errore di
\errcode{ETIMEDOUT} ottenuto dopo aver abilitato questa opzione corrisponda
necessariamente ad una reale conclusione della connessione, il problema
cui è prevista la possibilità di un utilizzo di questa opzione, il che la
rende una delle più difficili da capire.
-Il primo caso, che è anche il più comune, in cui si fa ricorso a
-\const{SO\_REUSEADDR} è quello in cui un server è terminato ma esistono ancora
-dei processi figli che mantengono attiva almeno una connessione remota che
-utilizza l'indirizzo locale, mantenendo occupata la porta. Quando si riesegue
-il server allora questo riceve un errore sulla chiamata a \func{bind} dato che
-la porta è ancora utilizzata in una connessione esistente.\footnote{questa è
- una delle domande più frequenti sui newsgroup dedicati allo sviluppo, in
- quanto è piuttosto comune trovarsi in questa situazione quando si sta
- sviluppando un server che si ferma e si riavvia in continuazione dopo aver
- fatto modifiche.} Inoltre se si usa il protocollo TCP questo può avvenire
-anche dopo tutti i processi figli sono terminati, dato che una connessione può
+Il primo caso in cui si fa ricorso a \const{SO\_REUSEADDR}, che è anche il più
+comune, è quello in cui un server è terminato ma esistono ancora dei processi
+figli che mantengono attiva almeno una connessione remota che utilizza
+l'indirizzo locale, mantenendo occupata la porta. Quando si riesegue il server
+allora questo riceve un errore sulla chiamata a \func{bind} dato che la porta
+è ancora utilizzata in una connessione esistente.\footnote{questa è una delle
+ domande più frequenti sui newsgroup dedicati allo sviluppo, in quanto è
+ piuttosto comune trovarsi in questa situazione quando si sta sviluppando un
+ server che si ferma e si riavvia in continuazione dopo aver fatto
+ modifiche.} Inoltre se si usa il protocollo TCP questo può avvenire anche
+dopo tutti i processi figli sono terminati, dato che una connessione può
restare attiva anche dopo la chiusura del socket, mantenendosi nello stato
\texttt{TIME\_WAIT} (vedi sez.~\ref{sec:TCP_time_wait}).
eventuali pacchetti rimasti intrappolati in una precedente connessione possano
finire fra quelli di una nuova.
-Come esempio di uso di questa connessione abbiamo predisposto una nuova
-versione della funzione \texttt{sockbind} (vedi fig.~\ref{fig:sockbind_code})
-che consenta l'impostazione di questa opzione. La nuova funzione è
-\texttt{sockbindopt}, e le principali differenze rispetto alla precedente sono
-illustrate in fig.~\ref{fig:sockbindopt_code}, dove si sono riportate le
-sezioni di codice modificate rispetto alla versione precedente. Il codice
-completo della funzione si trova, insieme alle altre funzioni di servizio dei
-socket, all'interno del file \texttt{SockUtils.c} dei sorgenti allegati alla
-guida.
-
\begin{figure}[!htbp]
\footnotesize \centering
\begin{minipage}[c]{\codesamplewidth}
\label{fig:sockbindopt_code}
\end{figure}
+
+Come esempio di uso di questa connessione abbiamo predisposto una nuova
+versione della funzione \texttt{sockbind} (vedi fig.~\ref{fig:sockbind_code})
+che consenta l'impostazione di questa opzione. La nuova funzione è
+\texttt{sockbindopt}, e le principali differenze rispetto alla precedente sono
+illustrate in fig.~\ref{fig:sockbindopt_code}, dove si sono riportate le
+sezioni di codice modificate rispetto alla versione precedente. Il codice
+completo della funzione si trova, insieme alle altre funzioni di servizio dei
+socket, all'interno del file \texttt{SockUtils.c} dei sorgenti allegati alla
+guida.
+
In realtà tutto quello che si è fatto è stato introdurre nella nuova funzione
(\texttt{\small 1}) un nuovo argomento intero, \param{reuse}, che conterrà il
valore logico da usare nella successiva chiamata (\texttt{\small 14}) a
esegue l'impostazione dell'opzione fra la chiamata a \func{socket} e quella a
\func{bind}.
+\begin{figure}[!htbp]
+ \footnotesize \centering
+ \begin{minipage}[c]{\codesamplewidth}
+ \includecodesample{listati/TCP_echod_fifth.c}
+ \end{minipage}
+ \normalsize
+ \caption{Il nuovo codice per l'apertura passiva del server \textit{echo} che
+ usa la nuova funzione \texttt{sockbindopt}.}
+ \label{fig:TCP_echod_fifth}
+\end{figure}
A questo punto basterà modificare il server per utilizzare la nuova
funzione; in fig.~\ref{fig:TCP_echod_fifth} abbiamo riportato le sezioni
valore, per cui in tal caso la successiva chiamata (\texttt{\small 13--17}) a
\func{setsockopt} attiverà l'opzione \const{SO\_REUSEADDR}.
-\begin{figure}[!htbp]
- \footnotesize \centering
- \begin{minipage}[c]{\codesamplewidth}
- \includecodesample{listati/TCP_echod_fifth.c}
- \end{minipage}
- \normalsize
- \caption{Il nuovo codice per l'apertura passiva del server \textit{echo} che
- usa la nuova funzione \texttt{sockbindopt}.}
- \label{fig:TCP_echod_fifth}
-\end{figure}
-
Il secondo caso in cui viene usata \const{SO\_REUSEADDR} è quando si ha una
macchina cui sono assegnati diversi numeri IP (o come suol dirsi
\textit{multi-homed}) e si vuole porre in ascolto sulla stessa porta un
sull'indirizzo generico, e questo permetterà il collegamento per tutti gli
indirizzi (di quelli presenti) per i quali la porta non risulti occupata da
una precedente chiamata più specifica. Infine si tenga presente che con il
-protocollo TCP non è mai possibile far partire server che eseguano \func{bind}
-sullo stesso indirizzo e la stessa porta, cioè ottenere quello che viene
-chiamato un \textit{completely duplicate binding}.
+protocollo TCP non è in genere possibile far partire server che eseguano
+\func{bind} sullo stesso indirizzo e la stessa porta, cioè ottenere quello che
+viene chiamato un \textit{completely duplicate binding}.
Il terzo impiego è simile al precedente e prevede l'uso di \func{bind}
all'interno dello stesso programma per associare indirizzi locali diversi a
in cui i pacchetti vengono scambiati direttamente fra due applicazioni; ma
quando un sistema supporta il traffico in \textit{multicast}, allora ha senso
che su una macchina i pacchetti provenienti dal traffico in \textit{multicast}
-possano essere ricevuti da più applicazioni\footnote{l'esempio classico di
- traffico in \textit{multicast} è quello di uno streaming di dati (audio,
- video, ecc.), l'uso del \textit{multicast} consente in tal caso di
- trasmettere un solo pacchetto, che potrà essere ricevuto da tutti i
- possibili destinatari (invece di inviarne un duplicato a ciascuno); in
- questo caso è perfettamente logico aspettarsi che sulla stessa macchina più
- utenti possano lanciare un programma che permetta loro di ricevere gli
- stessi dati.} o da diverse istanze della stessa applicazione.
+possano essere ricevuti da più applicazioni o da diverse istanze della stessa
+applicazione.
+
+L'esempio classico di traffico in \textit{multicast} è quello di uno streaming
+di dati (audio, video, ecc.), l'uso del \textit{multicast} consente in tal
+caso di trasmettere un solo pacchetto, che potrà essere ricevuto da tutti i
+possibili destinatari (invece di inviarne un duplicato a ciascuno); in questo
+caso è perfettamente logico aspettarsi che sulla stessa macchina più utenti
+possano lanciare un programma che permetta loro di ricevere gli stessi dati.
In questo caso utilizzando \const{SO\_REUSEADDR} si consente ad una
applicazione eseguire \func{bind} sulla stessa porta ed indirizzo usata da
tutti pacchetti destinati ad un indirizzo di \textit{broadcast} o di
\textit{multicast} viene inviata una copia a ciascuna applicazione. Non è
definito invece cosa accade qualora il pacchetto sia destinato ad un indirizzo
-normale (unicast).
+normale (\textit{unicast}).
+
+% TODO documentare SO_REUSEPORT, vedi https://lwn.net/Articles/542260/
Essendo questo un caso particolare in alcuni sistemi (come BSD) è stata
introdotta una opzione ulteriore, \const{SO\_REUSEPORT} che richiede che detta
analogo, sarà cioè possibile effettuare un \textit{completely duplicate
binding} ed ottenere il successo di \func{bind} su un socket legato allo
stesso indirizzo e porta solo se il programma che ha eseguito per primo
-\func{bind} su di essi ha impostato questa opzione.\footnote{questa
- restrizione permette di evitare parzialmente il cosiddetto \textit{port
- stealing}, in cui un programma, usando \const{SO\_REUSEADDR}, può
- collegarsi ad una porta già in uso e ricevere i pacchetti destinati ad un
- altro programma; con questa caratteristica ciò è possibile soltanto se il
- primo programma a consentirlo, avendo usato fin dall'inizio
- \const{SO\_REUSEADDR}.}
+\func{bind} su di essi ha impostato questa opzione.
+
+Questa restrizione permette di evitare parzialmente il cosiddetto \textit{port
+ stealing}, in cui un programma, usando \const{SO\_REUSEADDR}, può collegarsi
+ad una porta già in uso e ricevere i pacchetti destinati ad un altro
+programma; con questa caratteristica ciò è possibile soltanto se il primo
+programma a consentirlo, avendo usato fin dall'inizio
+\const{SO\_REUSEADDR}. Con l'introduzione di \const{SO\_REUSEPORT} una
+ulteriore protezione deriva dalla richiesta che tutti i processi che usano
+questa opzione per un socket abbiano lo stesso \ids{UID} effettivo.
\constend{SO\_REUSEADDR}
-% TODO documentare SO_REUSEPORT, vedi https://lwn.net/Articles/542260/
\constbeg{SO\_LINGER}
\subsubsection{L'opzione \const{SO\_LINGER}}
\label{sec:sock_ipv4_options}
Il secondo insieme di opzioni dei socket che tratteremo è quello relativo ai
-socket che usano il protocollo IPv4.\footnote{come per le precedenti opzioni
- generiche una descrizione di esse è disponibile nella settima sezione delle
- pagine di manuale, nel caso specifico la documentazione si può consultare
- con \texttt{man 7 ip}.} Se si vuole operare su queste opzioni generiche il
-livello da utilizzare è \const{SOL\_IP} (o l'equivalente
-\constd{IPPROTO\_IP}); si è riportato un elenco di queste opzioni in
-tab.~\ref{tab:sock_opt_iplevel}. Le costanti indicanti le opzioni e tutte le
-altre costanti ad esse collegate sono definite in \headfiled{netinet/ip.h}, ed
-accessibili includendo detto file.
+socket che usano il protocollo IPv4; come per le precedenti opzioni generiche
+una descrizione di esse è disponibile nella settima sezione delle pagine di
+manuale, nel caso specifico la documentazione si può consultare con
+\texttt{man 7 ip}.
\begin{table}[!htb]
\centering
\footnotesize
- \begin{tabular}[c]{|l|c|c|c|l|p{6cm}|}
+ \begin{tabular}[c]{|l|c|c|c|l|p{5.cm}|}
\hline
\textbf{Opzione}&\texttt{get}&\texttt{set}&\textbf{flag}&\textbf{Tipo}&
\textbf{Descrizione}\\
\hline
\hline
+ \const{IP\_ADD\_MEMBERSHIP} & &$\bullet$& &\struct{ip\_mreqn}&
+ Si unisce a un gruppo di \textit{multicast}.\\
+ \const{IP\_ADD\_SOURCE\_MEMBERSHIP} & &$\bullet$& &\struct{ip\_mreqn\_source}&
+ Si unisce a un gruppo di \textit{multicast} per una sorgente.\\
+ \const{IP\_DROP\_MEMBERSHIP}& &$\bullet$& &\struct{ip\_mreqn}&
+ Si sgancia da un gruppo di \textit{multicast}.\\
+ \const{IP\_HDRINCL} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ Passa l'intestazione di IP nei dati.\\
+ \const{IP\_MINTTL} &$\bullet$&$\bullet$& &\texttt{int}&
+ Imposta il valore minimo del TTL per i pacchetti accettati.\\
+ \const{IP\_MTU} &$\bullet$& & &\texttt{int}&
+ Legge il valore attuale della MTU.\\
+ \const{IP\_MTU\_DISCOVER} &$\bullet$&$\bullet$& &\texttt{int}&
+ Imposta il \textit{Path MTU Discovery}.\\
+ \const{IP\_MULTICAST\_IF} & &$\bullet$& &\struct{ip\_mreqn}&
+ Imposta l'interfaccia locale di un socket \textit{multicast}.\\
+ \const{IP\_MULTICAST\_LOOP} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ Controlla il reinvio a se stessi dei dati di \textit{multicast}.\\
+ \const{IP\_MULTICAST\_TTL} &$\bullet$&$\bullet$& &\texttt{int}&
+ Imposta il TTL per i pacchetti \textit{multicast}.\\
\const{IP\_OPTIONS} &$\bullet$&$\bullet$&&\texttt{void *}& %???
Imposta o riceve le opzioni di IP.\\
\const{IP\_PKTINFO} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
Passa un messaggio di informazione.\\
+ \const{IP\_RECVERR} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ Abilita la gestione degli errori.\\
+ \const{IP\_RECVOPTS} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ Passa un messaggio con le opzioni IP.\\
\const{IP\_RECVTOS} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
Passa un messaggio col campo TOS.\\
\const{IP\_RECVTTL} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
Passa un messaggio col campo TTL.\\
- \const{IP\_RECVOPTS} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
- Passa un messaggio con le opzioni IP.\\
\const{IP\_RETOPTS} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
Passa un messaggio con le opzioni IP non trattate.\\
+ \const{IP\_ROUTER\_ALERT} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
+ Imposta l'opzione \textit{IP router alert} sui pacchetti.\\
\const{IP\_TOS} &$\bullet$&$\bullet$& &\texttt{int}&
Imposta il valore del campo TOS.\\
\const{IP\_TTL} &$\bullet$&$\bullet$& &\texttt{int}&
Imposta il valore del campo TTL.\\
- \const{IP\_MINTTL} &$\bullet$&$\bullet$& &\texttt{int}&
- Imposta il valore minimo del TTL per i pacchetti accettati.\\
- \const{IP\_HDRINCL} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
- Passa l'intestazione di IP nei dati.\\
- \const{IP\_RECVERR} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
- Abilita la gestione degli errori.\\
- \const{IP\_MTU\_DISCOVER} &$\bullet$&$\bullet$& &\texttt{int}&
- Imposta il \textit{Path MTU Discovery}.\\
- \const{IP\_MTU} &$\bullet$& & &\texttt{int}&
- Legge il valore attuale della MTU.\\
- \const{IP\_ROUTER\_ALERT} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
- Imposta l'opzione \textit{IP router alert} sui pacchetti.\\
- \const{IP\_MULTICAST\_TTL} &$\bullet$&$\bullet$& &\texttt{int}&
- Imposta il TTL per i pacchetti \textit{multicast}.\\
- \const{IP\_MULTICAST\_LOOP} &$\bullet$&$\bullet$&$\bullet$&\texttt{int}&
- Controlla il reinvio a se stessi dei dati di \textit{multicast}.\\
- \const{IP\_ADD\_MEMBERSHIP} & &$\bullet$& &\struct{ip\_mreqn}&
- Si unisce a un gruppo di \textit{multicast}.\\
- \const{IP\_DROP\_MEMBERSHIP}& &$\bullet$& &\struct{ip\_mreqn}&
- Si sgancia da un gruppo di \textit{multicast}.\\
- \const{IP\_MULTICAST\_IF} & &$\bullet$& &\struct{ip\_mreqn}&
- Imposta l'interfaccia locale di un socket \textit{multicast}.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Le opzioni disponibili al livello \const{SOL\_IP}.}
\label{tab:sock_opt_iplevel}
\end{table}
+Se si vuole operare su queste opzioni generiche il livello
+da utilizzare è \const{SOL\_IP} (o l'equivalente \constd{IPPROTO\_IP}); si è
+riportato un elenco di queste opzioni in tab.~\ref{tab:sock_opt_iplevel}. Le
+costanti indicanti le opzioni, e tutte le altre costanti ad esse collegate,
+sono definite in \headfiled{netinet/ip.h}, ed accessibili includendo detto
+file.
+
Le descrizioni riportate in tab.~\ref{tab:sock_opt_iplevel} sono estremamente
succinte, una maggiore quantità di dettagli sulle varie opzioni è fornita nel
seguente elenco:
-\begin{basedescript}{\desclabelwidth{1.5cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}}
+\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.0cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}}
\item[\constd{IP\_OPTIONS}] l'opzione permette di impostare o leggere le
definizione si veda sez.~\ref{sec:IP_header}) che permette di indicare le
priorità dei pacchetti. Se impostato il valore verrà mantenuto per tutti i
pacchetti del socket; alcuni valori (quelli che aumentano la priorità)
- richiedono i privilegi di amministrazione con la capability
+ richiedono i privilegi di amministrazione con la \textit{capability}
\const{CAP\_NET\_ADMIN}.
Il campo TOS è di 8 bit e l'opzione richiede per \param{optval} un intero
Trip Time} cui abbiamo già accennato in sez.~\ref{sec:net_tcp}.} dei
pacchetti sulla rete.
-\item[\constd{SIOCSPGRP}] imposta il processo o il \textit{process group} a cui
- inviare i segnali \signal{SIGIO} e \signal{SIGURG} quando viene completata
- una operazione di I/O asincrono o arrivano dei dati urgenti
+\item[\constd{SIOCSPGRP}] imposta il processo o il \textit{process group} a
+ cui inviare i segnali \signal{SIGIO} e \signal{SIGURG} quando viene
+ completata una operazione di I/O asincrono o arrivano dei dati urgenti
(\texttt{out-of-band}). Il terzo argomento deve essere un puntatore ad una
variabile di tipo \type{pid\_t}; un valore positivo indica direttamente il
\ids{PID} del processo, mentre un valore negativo indica (col valore
assoluto) il \textit{process group}. Senza privilegi di amministratore o la
- capability \const{CAP\_KILL} si può impostare solo se stessi o il proprio
- \textit{process group}.
+ \textit{capability} \const{CAP\_KILL} si può impostare solo se stessi o il
+ proprio \textit{process group}.
\item[\constd{SIOCGPGRP}] legge le impostazioni presenti sul socket
relativamente all'eventuale processo o \textit{process group} cui devono
Il \textit{bucket filter} è un algoritmo generico che permette di impostare
dei limiti di flusso su una quantità\footnote{uno analogo viene usato per
- imporre dei limiti sul flusso dei pacchetti nel \itindex{netfilter}
- \textit{netfilter} di Linux (il \textit{netfilter} è l'infrastruttura
- usata per il filtraggio dei pacchetti del kernel, per maggiori dettagli si
- consulti il cap.~2 di \cite{FwGL}).} senza dovere eseguire medie
- temporali, che verrebbero a dipendere in misura non controllabile dalla
- dimensione dell'intervallo su cui si media e dalla distribuzione degli
- eventi;\footnote{in caso di un picco di flusso (il cosiddetto
- \textit{burst}) il flusso medio verrebbe a dipendere in maniera esclusiva
- dalla dimensione dell'intervallo di tempo su cui calcola la media.} in
- questo caso si definisce la dimensione di un ``\textsl{bidone}'' (il
- \textit{bucket}) e del flusso che da esso può uscire, la presenza di una
- dimensione iniziale consente di assorbire eventuali picchi di emissione,
- l'aver fissato un flusso di uscita garantisce che a regime questo sarà il
- valore medio del flusso ottenibile dal \textit{bucket}.
+ imporre dei limiti sul flusso dei pacchetti nel \textit{netfilter} di
+ Linux.} senza dovere eseguire medie temporali, che verrebbero a dipendere
+ in misura non controllabile dalla dimensione dell'intervallo su cui si media
+ e dalla distribuzione degli eventi;\footnote{in caso di un picco di flusso
+ (il cosiddetto \textit{burst}) il flusso medio verrebbe a dipendere in
+ maniera esclusiva dalla dimensione dell'intervallo di tempo su cui calcola
+ la media.} in questo caso si definisce la dimensione di un
+ ``\textsl{bidone}'' (il \textit{bucket}) e del flusso che da esso può
+ uscire, la presenza di una dimensione iniziale consente di assorbire
+ eventuali picchi di emissione, l'aver fissato un flusso di uscita garantisce
+ che a regime questo sarà il valore medio del flusso ottenibile dal
+ \textit{bucket}.
\itindend{bucket~filter}