processo appartiene ad un gruppo appropriato, in questo caso i permessi per
tutti gli altri non vengono controllati.
-\subsection{I flag \textsl{suid} e \textsl{sgid}}
+\subsection{I bit \textsl{suid} e \textsl{sgid}}
\label{sec:filedir_suid_sgid}
Come si è accennato (in \secref{sec:filedir_perm_overview}) nei dodici bit del
\secref{sec:xxx_mandatory_lock}).
-\subsection{Il flag \texttt{sticky}}
+\subsection{Il bit \textsl{sticky}}
\label{sec:filedir_sticky}
L'ultimo
cui si era partiti avrà un numero di riferiementi di almeno tre, in quanto
adesso sarà referenziata anche dalla voce \file{..} di \file{img}.
-\subsection{Il filesystem \texttt{ext2}}
+\subsection{Il filesystem \textsl{ext2}}
\label{sec:fileintr_ext2}
Il filesystem standard usato da Linux è il cosidetto \textit{second extended
- filesystem}, identificato dalla sigla \texttt{ext2}. Esso supporta tutte le
+ filesystem}, identificato dalla sigla \textsl{ext2}. Esso supporta tutte le
caratteristiche di un filesystem standard unix, è in grado di gestire
filenames lunghi (256 caratteri, estendibili a 1012), una dimensione fino a
4~Tb.
-Oltre alle caratteristiche standard ext2 fornisce alcune estensioni che non
-sono presenti sugli altri filesystem unix. Caratteristiche particolari di ext2
-sono le seguenti''
-
+Oltre alle caratteristiche standard \testsl{ext2} fornisce alcune estensioni
+che non sono presenti sugli altri filesystem unix, le cui principali sono le
+seguenti:
\begin{itemize}
\item i \textit{file attributes} consentono di modificare il comportamento del
kernel quando agisce su gruppi di file. Possono essere settati su file e
con lo stesso identificatore di gruppo della directory che li contiene. La
semantica SysV comporta che i file vengono creati con l'identificatore del
gruppo primario del processo, eccetto il caso in cui la directory ha il bit
- di setgid settata (per una descrizione dettagliata del sigificato di questi
+ di sgid settato (per una descrizione dettagliata del significato di questi
termini si veda \secref{sec:filedir_access_control}), nel qual caso file e
- sottodirectory ereditano sia il group id che il setgid.
+ sottodirectory ereditano sia il group id che il sgid.
\item l'amministratore può scegliere la dimensione dei blocchi del filesystem
in fase di creazione, a seconda delle sue esigenze (blocchi più grandi
permettono un accesso più veloce, ma sprecano più spazio disco).
log).
\end{itemize}
-La struttura di ext2 è stata ispirata a quella del filesystem di BSD, un
-filesystem è composto da un insieme di blocchi, la struttura generale è quella
-riportata in \figref{fig:fileintr_filesys_detail}, in cui la partizione è
-divisa in gruppi di blocchi.
+La struttura di \textsl{ext2} è stata ispirata a quella del filesystem di BSD,
+un filesystem è composto da un insieme di blocchi, la struttura generale è
+quella riportata in \figref{fig:fileintr_filesys_detail}, in cui la partizione
+è divisa in gruppi di blocchi.
Ciascun gruppo di blocchi contiene una copia delle informazioni essenziali del
filesystem (superblock e descrittore del filesystem sono quindi ridondati) per
\end{figure}
L'utilizzo di raggrupamenti di blocchi ha inoltre degli effetti positivi nelle
-performance dato che viene ridotta la distanza fra i dati e la tabella degli
+prestazioni dato che viene ridotta la distanza fra i dati e la tabella degli
inodes.
Le directory sono implementate come una linked list con voci di dimensione