X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=blobdiff_plain;f=tcpsock.tex;h=1c55fd300bfb1e32fd01f05e009ebee59c4cbbd8;hb=4702c4198c0a6601c72f3b95d33d654c568f1b5f;hp=aaa79147d819a60c1c9cebb0bbb6f027a09547e7;hpb=bf81ce9ec539254693a8c41641a99af1aa1d886f;p=gapil.git diff --git a/tcpsock.tex b/tcpsock.tex index aaa7914..1c55fd3 100644 --- a/tcpsock.tex +++ b/tcpsock.tex @@ -88,7 +88,7 @@ stabilisce la connessione. % Una analogia citata da R. Stevens per la connessione TCP è quella con il % sistema del telefono. La funzione \texttt{socket} può essere considerata % l'equivalente di avere un telefono. La funzione \texttt{bind} è analoga al -% dire alle altre persone qual'è il proprio numero di telefono perché possano +% dire alle altre persone qual è il proprio numero di telefono perché possano % chiamare. La funzione \texttt{listen} è accendere il campanello del telefono % per sentire le chiamate in arrivo. La funzione \texttt{connect} richiede di % conoscere il numero di chi si vuole chiamare. La funzione \texttt{accept} è @@ -1182,7 +1182,7 @@ ritornata da \func{accept}), all'esecuzione di \func{exec} verr memoria l'immagine del programma eseguito, che a questo punto perde ogni riferimento ai valori tornati da \func{accept}. Il socket descriptor però resta aperto, e se si è seguita una opportuna convenzione per rendere noto al -programma eseguito qual'è il socket connesso, \footnote{ad esempio il solito +programma eseguito qual è il socket connesso, \footnote{ad esempio il solito \cmd{inetd} fa sempre in modo che i file descriptor 0, 1 e 2 corrispondano al socket connesso.} quest'ultimo potrà usare la funzione \func{getpeername} per determinare l'indirizzo remoto del client.