X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=blobdiff_plain;f=socket.tex;h=eb43ce5543297c17fdde1245a191a65d2bd6c609;hb=4702c4198c0a6601c72f3b95d33d654c568f1b5f;hp=6358905b77f43a107c8f6d03ada9248e80f86c95;hpb=b93afedb7d7b01ba1f0b5ea4caaa281f38cb8e6d;p=gapil.git diff --git a/socket.tex b/socket.tex index 6358905..eb43ce5 100644 --- a/socket.tex +++ b/socket.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% socket.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2004 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2005 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", @@ -750,6 +750,14 @@ due modi, chiamati rispettivamente \textit{big endian} e \textit{little variabili intere (ed in genere in diretta corrispondenza a come sono poi in realtà cablati sui bus interni del computer). +\begin{figure}[htb] + \centering + \includegraphics[height=3cm]{img/endianess} + \caption{Schema della disposizione dei dati in memoria a seconda della + \textit{endianess}.} + \label{fig:sock_endianess} +\end{figure} + Per capire meglio il problema si consideri un intero a 32 bit scritto in una locazione di memoria posta ad un certo indirizzo. Come illustrato in fig.~\ref{fig:sock_endianess} i singoli bit possono essere disposti un memoria @@ -761,14 +769,6 @@ dato che si trova per prima la parte pi parte dal bit meno significativo è detto per lo stesso motivo \textit{little endian}. -\begin{figure}[htb] - \centering - \includegraphics[height=3cm]{img/endianess} - \caption{Schema della disposizione dei dati in memoria a seconda della - \textit{endianess}.} - \label{fig:sock_endianess} -\end{figure} - Si può allora verificare quale tipo di \textit{endianess} usa il proprio computer con un programma elementare che si limita ad assegnare un valore ad una variabile per poi ristamparne il contenuto leggendolo un byte alla volta. @@ -808,12 +808,6 @@ in Linux l'ordinamento resta sempre lo stesso, anche quando il processore permetterebbe di eseguire questi cambiamenti. -Per controllare quale tipo di ordinamento si ha sul proprio computer si è -scritta una piccola funzione di controllo, il cui codice è riportato -fig.~\ref{fig:sock_endian_code}, che restituisce un valore nullo (falso) se -l'architettura è \textit{big endian} ed uno non nullo (vero) se l'architettura -è \textit{little endian}. - \begin{figure}[htb] \footnotesize \centering \begin{minipage}[c]{15cm} @@ -825,6 +819,12 @@ l'architettura \label{fig:sock_endian_code} \end{figure} +Per controllare quale tipo di ordinamento si ha sul proprio computer si è +scritta una piccola funzione di controllo, il cui codice è riportato +fig.~\ref{fig:sock_endian_code}, che restituisce un valore nullo (falso) se +l'architettura è \textit{big endian} ed uno non nullo (vero) se l'architettura +è \textit{little endian}. + Come si vede la funzione è molto semplice, e si limita, una volta assegnato (\texttt{\small 9}) un valore di test pari a \texttt{0xABCD} ad una variabile di tipo \ctyp{short} (cioè a 16 bit), a ricostruirne una copia byte a byte.