X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=blobdiff_plain;f=signal.tex;h=a2a5edf1cadcae11848c8a71a510403939842b95;hb=46a0b60524792834439820af5e8267ce8ff9dc39;hp=ae4c057b0bc8e840034f83e3325a8977710ff491;hpb=dcf2c2df897955ff3503a7c426025457ab456fd7;p=gapil.git diff --git a/signal.tex b/signal.tex index ae4c057..a2a5edf 100644 --- a/signal.tex +++ b/signal.tex @@ -1202,7 +1202,7 @@ L'uso di \func{setitimer} consente dunque un controllo completo di tutte le caratteristiche dei timer, ed in effetti la stessa \func{alarm}, benché definita direttamente nello standard POSIX.1, può a sua volta essere espressa in termini di \func{setitimer}, come evidenziato dal manuale delle \acr{glibc} -\cite{glibc} che ne riporta la definizione mostrata in +\cite{GlibcMan} che ne riporta la definizione mostrata in fig.~\ref{fig:sig_alarm_def}.\footnote{questo comporta anche che non è il caso di mescolare chiamate ad \func{abort} e a \func{setitimer}.}