X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=blobdiff_plain;f=session.tex;h=2d8734d273fc5970232c81eddbfd1b755f3833ed;hb=bf81ce9ec539254693a8c41641a99af1aa1d886f;hp=d6438edaf8011d400446abc6e59478f3954f2324;hpb=406973e35011347c3812c671511ce738378a525b;p=gapil.git diff --git a/session.tex b/session.tex index d6438ed..2d8734d 100644 --- a/session.tex +++ b/session.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% session.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2004 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2005 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", @@ -235,7 +235,7 @@ s per entrambi; una delle due chiamate sarà ridondante, ma non potendo determinare quale dei due processi viene eseguito per primo, occorre eseguirle comunque entrambe per evitare di esporsi ad una race -condition\index{race condition}. +condition\index{\textit{race~condition}}. Si noti come nessuna delle funzioni esaminate finora permetta di spostare un processo da una sessione ad un altra; infatti l'unico modo di far cambiare @@ -964,7 +964,7 @@ bufferizzazione\footnote{completamente indipendente dalla eventuale ulteriore kernel. \begin{figure}[htb] - \centering \includegraphics[width=13cm]{img/term_struct} + \centering \includegraphics[width=14.5cm]{img/term_struct} \caption{Struttura interna generica di un driver per un terminale.} \label{fig:term_struct} \end{figure} @@ -980,7 +980,7 @@ massime vengono persi; in alcuni casi il driver provvede ad inviare automaticamente un avviso (un carattere di BELL, che provoca un beep) sull'output quando si eccedono le dimensioni della coda. Se è abilitato il modo canonico i caratteri in ingresso restano nella coda fintanto che non -viene ricevuto un a capo; un'altra parametro del sistema, \const{MAX\_CANON}, +viene ricevuto un a capo; un'altro parametro del sistema, \const{MAX\_CANON}, specifica la dimensione massima di una riga in modo canonico. La coda di uscita è analoga a quella di ingresso e contiene i caratteri @@ -1035,13 +1035,13 @@ prototipo Restituisce il nome del terminale di controllo del processo. \bodydesc{La funzione restituisce il puntatore alla stringa contenente il - pathname del terminale.} + \textit{pathname} del terminale.} \end{prototype} -La funzione scrive il pathname del terminale di controllo del processo -chiamante nella stringa posta all'indirizzo specificato dall'argomento -\param{s}. La memoria per contenere la stringa deve essere stata allocata in -precedenza ed essere lunga almeno +La funzione scrive il \index{\textit{pathname}}\textit{pathname} del terminale +di controllo del processo chiamante nella stringa posta all'indirizzo +specificato dall'argomento \param{s}. La memoria per contenere la stringa +deve essere stata allocata in precedenza ed essere lunga almeno \const{L\_ctermid}\footnote{\const{L\_ctermid} è una delle varie costanti del sistema, non trattata esplicitamente in sez.~\ref{sec:sys_characteristics} che indica la dimensione che deve avere una stringa per poter contenere il @@ -1070,11 +1070,12 @@ ovviamente essere stata allocata in precedenza), e la relativa dimensione, \param{len}; se la stringa che deve essere restituita eccede questa dimensione si avrà una condizione di errore. -Se si passa come argomento \val{NULL} la funzione restituisce il puntatore -ad una stringa statica che può essere sovrascritta da chiamate successive. Si -tenga presente che il pathname restituito potrebbe non identificare -univocamente il terminale (ad esempio potrebbe essere \file{/dev/tty}), -inoltre non è detto che il processo possa effettivamente aprire il terminale. +Se si passa come argomento \val{NULL} la funzione restituisce il puntatore ad +una stringa statica che può essere sovrascritta da chiamate successive. Si +tenga presente che il \index{\textit{pathname}}\textit{pathname} restituito +potrebbe non identificare univocamente il terminale (ad esempio potrebbe +essere \file{/dev/tty}), inoltre non è detto che il processo possa +effettivamente aprire il terminale. I vari attributi vengono mantenuti per ciascun terminale in una struttura \struct{termios}, (la cui definizione è riportata in