X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=blobdiff_plain;f=prochand.tex;h=52172f5edd1dab23dc078e783dd881af62705060;hb=7ba3baf8105b407d641e28477afd868e41d92846;hp=a87e848a7499201135d65446d1e73b5132894443;hpb=8e2e77dff8f3cffb28ddf982280dff6fc015eb19;p=gapil.git diff --git a/prochand.tex b/prochand.tex index a87e848..52172f5 100644 --- a/prochand.tex +++ b/prochand.tex @@ -335,9 +335,8 @@ valore nullo, che non è il \ids{PID} di nessun processo. Normalmente la chiamata a \func{fork} può fallire solo per due ragioni: o ci sono già troppi processi nel sistema, il che di solito è sintomo che qualcos'altro non sta andando per il verso giusto, o si è ecceduto il limite -sul numero totale di processi permessi all'utente argomento su cui torneremo -in sez.~\ref{sec:sys_resource_limit}, (vedi in particolare -tab.~\ref{tab:sys_rlimit_values}). +sul numero totale di processi permessi all'utente, argomento che tratteremo in +dettaglio in sez.~\ref{sec:sys_resource_limit}. L'uso di \func{fork} avviene secondo due modalità principali; la prima è quella in cui all'interno di un programma si creano processi figli cui viene @@ -1578,7 +1577,8 @@ seguenti proprietà non vengano preservate: \item le mappature dei file in memoria (vedi sez.~\ref{sec:file_memory_map}); \item i segmenti di memoria condivisa SysV (vedi sez.~\ref{sec:ipc_sysv_shm}) e POSIX (vedi sez.~\ref{sec:ipc_posix_shm}); -\item i \textit{memory lock} (vedi sez.~\ref{sec:proc_mem_lock}); +\item i \itindex{memory~locking} \textit{memory lock} (vedi + sez.~\ref{sec:proc_mem_lock}); \item le funzioni registrate all'uscita (vedi sez.~\ref{sec:proc_atexit}); \item i semafori e le code di messaggi POSIX (vedi sez.~\ref{sec:ipc_posix_sem} e sez.~\ref{sec:ipc_posix_mq});