X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=blobdiff_plain;f=process.tex;h=43dac1d9e82f79237febc7703000a9bf8d51fc18;hb=b8a1f2a162b832eb587152b245309d8f86ddd10e;hp=b19f7dd9eecee4e135d2c8479427c263481a1dbb;hpb=428bc5cd4e05a99bbcb57be6946eb4b1fa9dfca9;p=gapil.git diff --git a/process.tex b/process.tex index b19f7dd..43dac1d 100644 --- a/process.tex +++ b/process.tex @@ -579,12 +579,13 @@ dell'applicazione in esecuzione. In altri linguaggi come il java e recentemente il C\# il problema non si pone nemmeno perché la gestione della memoria viene fatta totalmente in maniera automatica, ovvero il programmatore non deve minimamente preoccuparsi di -liberare la memoria allocata precedentemente quando non serve più, poiché il -framework gestisce automaticamente la cosiddetta \textit{garbage collection}. -In tal caso, attraverso meccanismi simili a quelli del \textit{reference - counting}, quando una zona di memoria precedentemente allocata non è più -riferita da nessuna parte del codice in esecuzione, può essere deallocata -automaticamente in qualunque momento dall'infrastruttura. +liberare la memoria allocata precedentemente quando non serve più, poiché +l'infrastruttura del linguaggio gestisce automaticamente la cosiddetta +\index{\textit{garbage~collection}}\textit{garbage collection}. In tal caso, +attraverso meccanismi simili a quelli del \textit{reference counting}, quando +una zona di memoria precedentemente allocata non è più riferita da nessuna +parte del codice in esecuzione, può essere deallocata automaticamente in +qualunque momento dall'infrastruttura. Anche questo va a scapito delle prestazioni dell'applicazione in esecuzione (inoltre le applicazioni sviluppate con tali linguaggi di solito non sono