X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=blobdiff_plain;f=netlayer.tex;h=597738b0a4d22948af385696615f7f4b2e8eb966;hb=22e01eeebd2d386a8a992cba0fdaf2d73f5ff217;hp=2b264d1debbab14e6095c992c89530cd388e94d8;hpb=2eed0ffd24ecdbe06640513fd5d3f062115a4669;p=gapil.git diff --git a/netlayer.tex b/netlayer.tex index 2b264d1..597738b 100644 --- a/netlayer.tex +++ b/netlayer.tex @@ -150,8 +150,8 @@ di reti di dimensioni diverse. Le classi usate per il dispiegamento delle reti su quella che comunemente viene chiamata \textit{Internet} sono le prime tre; la classe D è destinata al -(non molto usato) \textit{multicast} mentre la classe E è riservata per usi -sperimentali e non viene impiegata. +(non molto usato) \itindex{multicast} \textit{multicast} mentre la classe E è +riservata per usi sperimentali e non viene impiegata. Come si può notare però la suddivisione riportata in tab.~\ref{tab:IP_ipv4class} è largamente inefficiente in quanto se ad un @@ -319,7 +319,8 @@ grandi linee nei seguenti punti: supportare una gerarchia con più livelli di indirizzamento, un numero di nodi indirizzabili molto maggiore e una autoconfigurazione degli indirizzi \item l'introduzione un nuovo tipo di indirizzamento, l'\textit{anycast} che - si aggiungono agli usuali \textit{unycast} e \textit{multicast} + si aggiungono agli usuali \textit{unicast} e \itindex{multicast} + \textit{multicast} \item la semplificazione del formato dell'intestazione, eliminando o rendendo opzionali alcuni dei campi di IPv4, per eliminare la necessità di riprocessamento della stessa da parte dei router e contenere l'aumento di @@ -525,8 +526,9 @@ ulteriori caratteristiche che diversificano il comportamento di IPv4 da quello di IPv6 sono le seguenti: \begin{itemize} -\item il broadcasting non è previsto in IPv6, le applicazioni che lo usano - dovono essere reimplementate usando il multicasting (vedi +\item il \itindex{broadcast} \textit{broadcasting} non è previsto in IPv6, le + applicazioni che lo usano dovono essere reimplementate usando il + \itindex{multicast} \textit{multicasting} (vedi sez.~\ref{sec:IP_ipv6_multicast}), che da opzionale diventa obbligatorio. \item è stato introdotto un nuovo tipo di indirizzi, gli \textit{anycast}. \item i router non possono più frammentare i pacchetti lungo il cammino, la @@ -615,7 +617,7 @@ pu unicast site-local & \texttt{1111 1110 11} & 1/1024 \\ \hline \hline - multicast & \texttt{1111 1111} & 1/256 \\ + \textit{multicast} & \texttt{1111 1111} & 1/256 \\ \hline \end{tabular} \caption{Classificazione degli indirizzi IPv6 a seconda dei bit più @@ -628,8 +630,8 @@ pu \label{sec:IP_ipv6_addr_arch} Come per IPv4 gli indirizzi sono identificatori per una singola (indirizzi -\textit{unicast}) o per un insieme (indirizzi \textit{multicast} e -\textit{anycast}) di interfacce di rete. +\textit{unicast}) o per un insieme (indirizzi \itindex{multicast} +\textit{multicast} e \textit{anycast}) di interfacce di rete. Gli indirizzi sono sempre assegnati all'interfaccia, non al nodo che la ospita; dato che ogni interfaccia appartiene ad un nodo quest'ultimo può @@ -637,19 +639,21 @@ essere identificato attraverso uno qualunque degli indirizzi unicast delle sue interfacce. A una interfaccia possono essere associati anche più indirizzi. IPv6 presenta tre tipi diversi di indirizzi: due di questi, gli indirizzi -\textit{unicast} e \textit{multicast} hanno le stesse caratteristiche che in -IPv4, un terzo tipo, gli indirizzi \textit{anycast} è completamente nuovo. -In IPv6 non esistono più gli indirizzi \textit{broadcast}, la funzione di -questi ultimi deve essere reimplementata con gli indirizzi \textit{multicast}. +\textit{unicast} e \itindex{multicast} \textit{multicast} hanno le stesse +caratteristiche che in IPv4, un terzo tipo, gli indirizzi \textit{anycast} è +completamente nuovo. In IPv6 non esistono più gli indirizzi +\itindex{broadcast} \textit{broadcast}, la funzione di questi ultimi deve +essere reimplementata con gli indirizzi \itindex{multicast} +\textit{multicast}. Gli indirizzi \textit{unicast} identificano una singola interfaccia: i pacchetti mandati ad un tale indirizzo verranno inviati a quella interfaccia, gli indirizzi \textit{anycast} identificano un gruppo di interfacce tale che un pacchetto mandato a uno di questi indirizzi viene inviato alla più vicina (nel senso di distanza di routing) delle interfacce del gruppo, gli indirizzi -\textit{multicast} identificano un gruppo di interfacce tale che un pacchetto -mandato a uno di questi indirizzi viene inviato a tutte le interfacce del -gruppo. +\itindex{multicast} \textit{multicast} identificano un gruppo di interfacce +tale che un pacchetto mandato a uno di questi indirizzi viene inviato a tutte +le interfacce del gruppo. In IPv6 non ci sono più le classi ma i bit più significativi indicano il tipo di indirizzo; in tab.~\ref{tab:IP_ipv6addr} sono riportati i valori di detti @@ -657,9 +661,10 @@ bit e il tipo di indirizzo che loro corrispondente. I bit pi costituiscono quello che viene chiamato il \textit{format prefix} ed è sulla base di questo che i vari tipi di indirizzi vengono identificati. Come si vede questa architettura di allocazione supporta l'allocazione di indirizzi -per i provider, per uso locale e per il multicast; inoltre è stato riservato -lo spazio per indirizzi NSAP, IPX e per le connessioni; gran parte dello -spazio (più del 70\%) è riservato per usi futuri. +per i provider, per uso locale e per il \itindex{multicast} +\textit{multicast}; inoltre è stato riservato lo spazio per indirizzi NSAP, +IPX e per le connessioni; gran parte dello spazio (più del 70\%) è riservato +per usi futuri. Si noti infine che gli indirizzi \textit{anycast} non sono riportati in tab.~\ref{tab:IP_ipv6addr} in quanto allocati al di fuori dello spazio di @@ -949,12 +954,14 @@ l'accettazione di una connessione da qualunque host. \subsection{Multicasting} \label{sec:IP_ipv6_multicast} +\itindbeg{multicast} + Gli indirizzi \textit{multicast} sono usati per inviare un pacchetto a un -gruppo di interfacce; l'indirizzo identifica uno specifico gruppo di multicast -e il pacchetto viene inviato a tutte le interfacce di detto gruppo. -Un'interfaccia può appartenere ad un numero qualunque numero di gruppi di -multicast. Il formato degli indirizzi \textit{multicast} è riportato in -tab.~\ref{tab:IP_ipv6_multicast}: +gruppo di interfacce; l'indirizzo identifica uno specifico gruppo di +\textit{multicast} e il pacchetto viene inviato a tutte le interfacce di detto +gruppo. Un'interfaccia può appartenere ad un numero qualunque numero di +gruppi di \textit{multicast}. Il formato degli indirizzi \textit{multicast} è +riportato in tab.~\ref{tab:IP_ipv6_multicast}: \begin{table}[htb] \centering @@ -1009,14 +1016,15 @@ Il prefisso di formato per tutti gli indirizzi \textit{multicast} 7 & non assegnato & F & riservato \\ \hline \end{tabular} -\caption{Possibili valori del campo \textsl{scop} di un indirizzo multicast.} +\caption{Possibili valori del campo \textsl{scop} di un indirizzo + \textit{multicast}.} \label{tab:IP_ipv6_multiscope} \end{table} -Infine l'ultimo campo identifica il gruppo di multicast, sia permanente che -transitorio, all'interno del raggio di validità del medesimo. Alcuni -indirizzi multicast, riportati in tab.~\ref{tab:multiadd} sono già riservati -per il funzionamento della rete. +Infine l'ultimo campo identifica il gruppo di \textit{multicast}, sia +permanente che transitorio, all'interno del raggio di validità del medesimo. +Alcuni indirizzi \textit{multicast}, riportati in tab.~\ref{tab:multiadd} sono +già riservati per il funzionamento della rete. \begin{table}[!htb] \centering @@ -1042,15 +1050,16 @@ per il funzionamento della rete. \href{http://www.ietf.org/rfc/rfc1970.txt}{RFC~1970} \\ \hline \end{tabular} -\caption{Gruppi multicast predefiniti.} +\caption{Gruppi di \textit{multicast} predefiniti.} \label{tab:multiadd} \end{table} L'utilizzo del campo di \textit{scope} e di questi indirizzi predefiniti serve -a recuperare le funzionalità del broadcasting (ad esempio inviando un -pacchetto all'indirizzo \texttt{FF02:0:0:0:0:0:0:1} si raggiungono tutti i -nodi locali). +a recuperare le funzionalità del \itindex{broadcast} \textit{broadcasting} (ad +esempio inviando un pacchetto all'indirizzo \texttt{FF02:0:0:0:0:0:0:1} si +raggiungono tutti i nodi locali). +\itindend{multicast} \subsection{Indirizzi \textit{anycast}} \label{sec:IP_anycast} @@ -1302,7 +1311,7 @@ il nome di associazione di sicurezza. I pacchetti autenticati e crittografati portano un indice dei parametri di sicurezza (SPI, \textit{Security Parameter Index}) che viene negoziato prima di ogni comunicazione ed è definito dalla stazione sorgente. Nel caso di -multicast dovrà essere lo stesso per tutte le stazioni del gruppo. +\textit{multicast} dovrà essere lo stesso per tutte le stazioni del gruppo. \subsection{Autenticazione} \label{sec:auth} @@ -1439,12 +1448,13 @@ semplicemente il prefisso a quello assegnato dal provider per ottenere un indirizzo globale. La procedura di configurazione è la seguente: all'avvio tutti i nodi IPv6 -iniziano si devono aggregare al gruppo multicast \textit{all-nodes} -programmando la propria interfaccia per ricevere i messaggi dall'indirizzo -multicast \texttt{FF02::1} (vedi sez.~\ref{sec:IP_ipv6_multicast}); a questo -punto devono inviare un messaggio ICMP \textit{Router solicitation} a tutti i -router locali usando l'indirizzo multicast \texttt{FF02::2} usando come -sorgente il proprio indirizzo link-local. +iniziano si devono aggregare al gruppo di \itindex{multicast} +\textit{multicast} \textit{all-nodes} programmando la propria interfaccia per +ricevere i messaggi dall'indirizzo \textit{multicast} \texttt{FF02::1} (vedi +sez.~\ref{sec:IP_ipv6_multicast}); a questo punto devono inviare un messaggio +ICMP \textit{Router solicitation} a tutti i router locali usando l'indirizzo +\itindex{multicast} \textit{multicast} \texttt{FF02::2} usando come sorgente +il proprio indirizzo link-local. Il router risponderà con un messaggio ICMP \textit{Router Advertisement} che fornisce il prefisso e la validità nel tempo del medesimo, questo tipo di @@ -1465,11 +1475,11 @@ della singola stazione; il secondo problema introdurre in una rete una stazione autoconfigurante per ottenere un accesso legale. -Per questi motivi è previsto anche un protocollo stateful basato su un -server che offra una versione IPv6 del DHCP; un apposito gruppo di multicast -\texttt{FF02::1:0} è stato riservato per questi server; in questo caso il -nodo interrogherà il server su questo indirizzo di multicast con l'indirizzo -link-local e riceverà un indirizzo unicast globale. +Per questi motivi è previsto anche un protocollo stateful basato su un server +che offra una versione IPv6 del DHCP; un apposito gruppo di \textit{multicast} +\texttt{FF02::1:0} è stato riservato per questi server; in questo caso il nodo +interrogherà il server su questo indirizzo di \textit{multicast} con +l'indirizzo link-local e riceverà un indirizzo unicast globale.