X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=blobdiff_plain;f=ipc.tex;h=105c757073319cc936011e100b84d8b2949c498c;hb=c6c3ca02fdb433ef054e56f288d50d74ce8ec4ec;hp=0b4bd7a37b36e736d822681d0d58c338f1084c95;hpb=250b32a55733b307d2eae8afb50b64af1b7c0bc8;p=gapil.git diff --git a/ipc.tex b/ipc.tex index 0b4bd7a..105c757 100644 --- a/ipc.tex +++ b/ipc.tex @@ -978,7 +978,7 @@ solo se tutti i controlli elencati falliscono l'accesso a differenza di quanto avviene per i permessi dei file, fallire in uno dei passi elencati non comporta il fallimento dell'accesso. Un'ulteriore differenza rispetto a quanto avviene per i file è che per gli oggetti di IPC -il valore di \var{umask} (si ricordi quanto esposto in +il valore di \itindex{umask} \textit{umask} (si ricordi quanto esposto in sez.~\ref{sec:file_perm_management}) non ha alcun significato. @@ -2476,7 +2476,7 @@ un segmento di memoria condivisa \begin{errlist} \item[\errcode{EACCES}] si è richiesto \const{IPC\_STAT} ma i permessi non consentono l'accesso in lettura al segmento. - \item[\errcode{EINVAL}] O \param{shmid} non è un identificatore valido o + \item[\errcode{EINVAL}] o \param{shmid} non è un identificatore valido o \param{cmd} non è un comando valido. \item[\errcode{EIDRM}] l'argomento \param{shmid} fa riferimento ad un segmento che è stato cancellato. @@ -3322,7 +3322,7 @@ Le code di messaggi POSIX sono supportate da Linux a partire dalla versione 2.6.6-rc1 del kernel,\footnote{l'implementazione è dovuta a Michal Wronski e Krzysztof Benedyczak, e le relative informazioni si possono trovare su \href{http://www.geocities.com/wronski12/posix_ipc/index.html} - {\texttt{http://www.geocities.com/wronski12/posix\_ipc/index.html}}.} In + {\textsf{http://www.geocities.com/wronski12/posix\_ipc/index.html}}.} In generale, come le corrispettive del SysV IPC, le code di messaggi sono poco usate, dato che i socket, nei casi in cui sono sufficienti, sono più comodi, e che in casi più complessi la comunicazione può essere gestita direttamente con @@ -4041,9 +4041,9 @@ accesso. Questo significa che un nuovo semaforo viene sempre creato con l'user-ID ed il group-ID effettivo del processo chiamante, e che i permessi indicati con -\param{mode} vengono filtrati dal valore della \textit{umask} del processo. -Inoltre per poter aprire un semaforo è necessario avere su di esso sia il -permesso di lettura che quello di scrittura. +\param{mode} vengono filtrati dal valore della \itindex{umask} \textit{umask} +del processo. Inoltre per poter aprire un semaforo è necessario avere su di +esso sia il permesso di lettura che quello di scrittura. Una volta che si sia ottenuto l'indirizzo di un semaforo, sarà possibile utilizzarlo; se si ricorda quanto detto all'inizio di @@ -4317,7 +4317,7 @@ utilizzare nello stesso modo dei semafori normali con \func{sem\_wait} e semaforo può dar luogo ad un comportamento indefinito. -Una volta che non si indenda più utilizzare un semaforo anonimo questo può +Una volta che non si intenda più utilizzare un semaforo anonimo questo può essere eliminato da sistema; per far questo di deve utilizzare una apposita funzione, \funcd{sem\_destroy}, il cui prototipo è: \begin{functions} @@ -4399,7 +4399,7 @@ seconda volta con \func{sem\_init}. % LocalWords: lrt blocks PAGECACHE TRUNC CLOEXEC mmap ftruncate munmap FindShm % LocalWords: CreateShm RemoveShm LIBRARY Library libmqueue FAILED EACCESS % LocalWords: ENAMETOOLONG qualchenome RESTART trywait XOPEN SOURCE timedwait -% LocalWords: process getvalue sval execve pshared ENOSYS heap +% LocalWords: process getvalue sval execve pshared ENOSYS heap PAGE destroy %%% Local Variables: