X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=blobdiff_plain;f=fileunix.tex;h=3e9560c152a08eaa7b54840f956f688bacae58f5;hb=7321862445902ceedfa27b3f9e250fc7ff72653e;hp=b299eef34b5bf44a44f010c2d4c4e27fc1ab074c;hpb=9a15bd649b2fd1a3d950c43f099a3da147ad8cf7;p=gapil.git diff --git a/fileunix.tex b/fileunix.tex index b299eef..3e9560c 100644 --- a/fileunix.tex +++ b/fileunix.tex @@ -121,17 +121,17 @@ detto, avranno come \textit{file descriptor}\index{file!descriptor} i valori gran parte delle applicazioni, e non aderirvi potrebbe portare a gravi problemi di interoperabilità. -Il primo file è sempre associato a quello che viene chiamato \textit{standard - input}. È cioè il file da cui il processo si aspetta di ricevere i dati in -ingresso (nel caso della shell, è associato all'ingresso dal terminale, e -quindi alla lettura della tastiera). Il secondo file è il cosiddetto -\textit{standard output}, cioè il file su cui ci si aspetta debbano essere -inviati i dati in uscita (sempre nel caso della shell, è associato all'uscita -del terminale, e quindi alla scrittura sullo schermo). Il terzo è lo -\textit{standard error}, su cui viene inviato l'output relativo agli errori, -ed è anch'esso associato all'uscita del terminale. Lo standard POSIX.1 -provvede tre costanti simboliche, definite nell'header \file{unistd.h}, al -posto di questi valori numerici: +Il primo file è sempre associato al cosiddetto \textit{standard input}; è cioè +il file da cui il processo si aspetta di ricevere i dati in ingresso (nel caso +della shell, è associato all'input del terminale, cioè alla lettura della +tastiera). Il secondo file è il cosiddetto \textit{standard output}, cioè +quello su cui ci si aspetta debbano essere inviati i dati in uscita (sempre +nel caso della shell, è associato all'output del terminale, cioè alla +scrittura sullo schermo). Il terzo è lo \textit{standard error}, su cui viene +inviata l'uscita relativa agli errori, ed è anch'esso associato al terminale. +Lo standard POSIX.1 provvede, al posto di questi valori numerici, tre costanti +simboliche, definite in tab.~\ref{tab:file_std_files}. + \begin{table}[htb] \centering \footnotesize @@ -153,11 +153,11 @@ posto di questi valori numerici: \label{tab:file_std_files} \end{table} -In tab.~\ref{tab:file_std_files} si è utilizzata questa situazione come -esempio, facendo riferimento ad un programma in cui lo \textit{standard input} -è associato ad un file mentre lo \textit{standard output} e lo -\textit{standard error} sono entrambi associati ad un altro file (e quindi -utilizzano lo stesso inode\index{inode}). +In fig.~\ref{fig:file_proc_file} si è rappresentata una situazione diversa, +facendo riferimento ad un programma in cui lo \textit{standard input} è +associato ad un file mentre lo \textit{standard output} e lo \textit{standard + error} sono entrambi associati ad un altro file (e quindi utilizzano lo +stesso inode\index{inode}). Nelle vecchie versioni di Unix (ed anche in Linux fino al kernel 2.0.x) il numero di file aperti era anche soggetto ad un limite massimo dato dalle @@ -228,8 +228,8 @@ prototipo \end{functions} La funzione apre il file, usando il primo file descriptor libero, e crea -l'opportuna voce (cioè la struttura \struct{file}) nella file table. Viene -usato sempre il file descriptor con il valore più basso. +l'opportuna voce (cioè la struttura \struct{file}) nella \textit{file table}. +Viene usato sempre il file descriptor con il valore più basso. \begin{table}[!htb] \centering