X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=blobdiff_plain;f=filestd.tex;h=a3301adf9bf4bbd4e084d565ebfa1a6ee9aa75ea;hb=49e97401273f79a69f4e45f9126610d52a955d28;hp=b507ea0e25813f200b876dc927c92c7df667c43e;hpb=b38fb9f5c8fb8360f7ac296baa8f4a0bdd692d1c;p=gapil.git diff --git a/filestd.tex b/filestd.tex index b507ea0..a3301ad 100644 --- a/filestd.tex +++ b/filestd.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% filestd.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2005 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2006 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", @@ -72,18 +72,19 @@ sez.~\ref{sec:file_access_control} per il controllo di accesso. \index{file!stream|)} -\subsection{Gli oggetti \ctyp{FILE}} +\subsection{Gli oggetti \type{FILE}} \label{sec:file_FILE} + Per ragioni storiche la struttura di dati che rappresenta uno stream è stata -chiamata \ctyp{FILE}, questi oggetti sono creati dalle funzioni di libreria e +chiamata \type{FILE}, questi oggetti sono creati dalle funzioni di libreria e contengono tutte le informazioni necessarie a gestire le operazioni sugli stream, come la posizione corrente, lo stato del buffer e degli indicatori di stato e di fine del file. Per questo motivo gli utenti non devono mai utilizzare direttamente o allocare queste strutture (che sono dei \textsl{tipi opachi}\index{tipo!opaco}) ma -usare sempre puntatori del tipo \ctyp{FILE *} ottenuti dalla libreria stessa +usare sempre puntatori del tipo \texttt{FILE *} ottenuti dalla libreria stessa (tanto che in certi casi il termine di puntatore a file è diventato sinonimo di stream). Tutte le funzioni della libreria che operano sui file accettano come argomenti solo variabili di questo tipo, che diventa accessibile @@ -113,14 +114,13 @@ definiti nell'header \file{stdio.h} che sono: sullo schermo. \end{basedescript} -Nelle \acr{glibc} \var{stdin}, \var{stdout} e \var{stderr} sono -effettivamente tre variabili di tipo \ctyp{FILE *} che possono essere -usate come tutte le altre, ad esempio si può effettuare una redirezione -dell'output di un programma con il semplice codice: -\includecodesnip{listati/redir_stdout.c} -ma in altri sistemi queste variabili possono essere definite da macro, e -se si hanno problemi di portabilità e si vuole essere sicuri, diventa -opportuno usare la funzione \func{freopen}. +Nelle \acr{glibc} \var{stdin}, \var{stdout} e \var{stderr} sono effettivamente +tre variabili di tipo \type{FILE}\texttt{ *} che possono essere usate come +tutte le altre, ad esempio si può effettuare una redirezione dell'output di un +programma con il semplice codice: \includecodesnip{listati/redir_stdout.c} ma +in altri sistemi queste variabili possono essere definite da macro, e se si +hanno problemi di portabilità e si vuole essere sicuri, diventa opportuno +usare la funzione \func{freopen}. \subsection{Le modalità di bufferizzazione} @@ -256,8 +256,8 @@ preventivamente chiuso. Infine \func{fdopen} viene usata per associare uno stream ad un file descriptor esistente ottenuto tramite una altra funzione (ad esempio con una \func{open}, una \func{dup}, o una \func{pipe}) e serve quando si vogliono -usare gli stream con file come le fifo o i socket\index{socket}, che non -possono essere aperti con le funzioni delle librerie standard del C. +usare gli stream con file come le fifo o i socket, che non possono essere +aperti con le funzioni delle librerie standard del C. \begin{table}[htb] \centering @@ -268,21 +268,23 @@ possono essere aperti con le funzioni delle librerie standard del C. \hline \hline \texttt{r} & Il file viene aperto, l'accesso viene posto in sola - lettura, lo stream è posizionato all'inizio del file.\\ - \texttt{r+} & Il file viene aperto, l'accesso viene posto in lettura e - scrittura, lo stream è posizionato all'inizio del file. \\ + lettura, lo stream è posizionato all'inizio del file.\\ + \texttt{r+}& Il file viene aperto, l'accesso viene posto in lettura e + scrittura, lo stream è posizionato all'inizio del file. \\ % \hline \texttt{w} & Il file viene aperto e troncato a lunghezza nulla (o - creato se non esiste), l'accesso viene posto in sola scrittura, lo - stream è posizionato all'inizio del file.\\ - \texttt{w+} & Il file viene aperto e troncato a lunghezza nulla (o - creato se non esiste), l'accesso viene posto in scrittura e lettura, - lo stream è posizionato all'inizio del file.\\ + creato se non esiste), l'accesso viene posto in sola + scrittura, lo stream è posizionato all'inizio del file.\\ + \texttt{w+}& Il file viene aperto e troncato a lunghezza nulla (o + creato se non esiste), l'accesso viene posto in scrittura e + lettura, lo stream è posizionato all'inizio del file.\\ % \hline \texttt{a} & Il file viene aperto (o creato se non esiste) in - \textit{append mode}, l'accesso viene posto in sola scrittura. \\ - \texttt{a+} & Il file viene aperto (o creato se non esiste) in - \textit{append mode}, l'accesso viene posto in lettura e scrittura. \\ + \itindex{append~mode} \textit{append mode}, l'accesso viene + posto in sola scrittura.\\ + \texttt{a+}& Il file viene aperto (o creato se non esiste) in + \itindex{append~mode} \textit{append mode}, l'accesso viene + posto in lettura e scrittura.\\ \hline \texttt{b} & specifica che il file è binario, non ha alcun effetto. \\ \texttt{x} & l'apertura fallisce se il file esiste già. \\ @@ -422,7 +424,7 @@ funzionamento di \var{errno}). Per questo motivo tutte le implementazioni delle librerie standard mantengono per ogni stream almeno due flag all'interno dell'oggetto -\ctyp{FILE}, il flag di \textit{end-of-file}, che segnala che si è +\type{FILE}, il flag di \textit{end-of-file}, che segnala che si è raggiunta la fine del file in lettura, e quello di errore, che segnala la presenza di un qualche errore nelle operazioni di input/output; questi due flag possono essere riletti dalle funzioni \funcd{feof} e @@ -750,14 +752,13 @@ stringa letta superi le dimensioni del buffer, si avr processo adiacente al buffer.\footnote{questa tecnica è spiegata in dettaglio e con molta efficacia nell'ormai famoso articolo di Aleph1 \cite{StS}.} -Questa è una delle vulnerabilità più sfruttate per guadagnare accessi -non autorizzati al sistema (i cosiddetti \textit{exploit}), basta -infatti inviare una stringa sufficientemente lunga ed opportunamente -forgiata per sovrascrivere gli indirizzi di ritorno nello stack -(supposto che la \func{gets} sia stata chiamata da una subroutine), in -modo da far ripartire l'esecuzione nel codice inviato nella stringa -stessa (in genere uno \textit{shell code} cioè una sezione di programma -che lancia una shell). +Questa è una delle vulnerabilità più sfruttate per guadagnare accessi non +autorizzati al sistema (i cosiddetti \textit{exploit}), basta infatti inviare +una stringa sufficientemente lunga ed opportunamente forgiata per +sovrascrivere gli indirizzi di ritorno nello \itindex{stack} \textit{stack} +(supposto che la \func{gets} sia stata chiamata da una subroutine), in modo da +far ripartire l'esecuzione nel codice inviato nella stringa stessa (in genere +uno \textit{shell code} cioè una sezione di programma che lancia una shell). La funzione \func{fgets} non ha i precedenti problemi di \func{gets} in quanto prende in input la dimensione del buffer \param{size}, che non verrà mai @@ -863,7 +864,7 @@ contenente le dimensioni del buffer suddetto. Se il buffer di destinazione è sufficientemente ampio la stringa viene scritta subito, altrimenti il buffer viene allargato usando \func{realloc} e la nuova -dimensione ed il nuovo puntatore vengono passata indietro (si noti infatti +dimensione ed il nuovo puntatore vengono restituiti indietro (si noti infatti come per entrambi gli argomenti si siano usati dei \itindex{value~result~argument}\textit{value result argument}, passando dei puntatori anziché i valori delle variabili, secondo la tecnica spiegata in @@ -1100,7 +1101,7 @@ sez.~\ref{sec:proc_variadic}), sono \funcd{vprintf}, \funcd{vfprintf} e \bodydesc{Le funzioni ritornano il numero di caratteri stampati.} \end{functions} \noindent con queste funzioni diventa possibile selezionare gli argomenti che -si vogliono passare ad una routine di stampa, passando direttamente la lista +si vogliono passare ad una funzione di stampa, passando direttamente la lista tramite l'argomento \param{ap}. Per poter far questo ovviamente la lista degli argomenti dovrà essere opportunamente trattata (l'argomento è esaminato in sez.~\ref{sec:proc_variadic}), e dopo l'esecuzione della funzione l'argomento @@ -1418,7 +1419,7 @@ Dato che la procedura di allocazione manuale (come delle scritture accidentali sul buffer) e non assicura la scelta delle dimensioni ottimali, è sempre meglio lasciare allocare il buffer alle funzioni di libreria, che sono in grado di farlo in maniera ottimale e trasparente -all'utente (in quanto la disallocazione avviene automaticamente). Inoltre +all'utente (in quanto la deallocazione avviene automaticamente). Inoltre siccome alcune implementazioni usano parte del buffer per mantenere delle informazioni di controllo, non è detto che le dimensioni dello stesso coincidano con quelle su cui viene effettuato l'I/O. @@ -1615,3 +1616,27 @@ che pu %%% mode: latex %%% TeX-master: "gapil" %%% End: + +% LocalWords: stream cap system call kernel Ritchie glibc descriptor Stevens +% LocalWords: buf read write filesystem st blksize stat sez l'header stdio BSD +% LocalWords: nell'header stdin shell stdout stderr error freopen flush line +% LocalWords: unbuffered buffered newline fully SVr fopen fdopen POSIX const +% LocalWords: char path int fildes NULL errno malloc fcntl fclose fflush tab +% LocalWords: dup fifo socket append EXCL ccs STRING IRUSR IWUSR IRGRP IWGRP +% LocalWords: IROTH IWOTH umask fseek fsetpos rewind SEEK CUR EOF EBADF close +% LocalWords: sync fcloseall SOURCE void stdlib of feof ferror clearerr l'I ws +% LocalWords: unlocked fread fwrite size ptr nmemb nelem gcc padding point str +% LocalWords: lock thread fgetc getc getchar dell'overhead altresì unsigned ap +% LocalWords: getwc fgetwc getwchar wint wchar WEOF putc fputc putchar dell'I +% LocalWords: SVID getw putw parsing peeking ahead ungetc gets fgets string Di +% LocalWords: overflow Aleph stack fputs puts fgetws fputws getline ssize leak +% LocalWords: realloc value result argument memory getdelim delim printf short +% LocalWords: fprintf sprintf format snprintf variadic long double intmax list +% LocalWords: uintmax ptrdiff vprintf vfprintf vsprintf vsnprintf asprintf lex +% LocalWords: vasprintf strptr dprintf vdprintf print scanf fscanf sscanf flex +% LocalWords: vscanf vfscanf vsscanf bison parser yacc like off VMS whence pos +% LocalWords: lseek ftell fgetpos fpos fseeko ftello fileno Solaris freadable +% LocalWords: fwritable ext freading fwriting buffering setvbuf BUFSIZ setbuf +% LocalWords: IONBF IOLBF IOFBF setbuffer setlinebuf flbf fbufsize flushlbf hh +% LocalWords: fsync fpurge flockfile ftrylockfile funlockfile SAFE FUNCTIONS +% LocalWords: locking fsetlocking type BYCALLER QUERY ll