X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?a=blobdiff_plain;f=fileintro.tex;h=0d8429d79bd0b67268917fde8c8ff8853e981628;hb=0285f90735b5ef0e71517dd30c3b085baf89e97e;hp=cee6e9a9f606b0d1153143edcc790e055879c9a1;hpb=250b32a55733b307d2eae8afb50b64af1b7c0bc8;p=gapil.git diff --git a/fileintro.tex b/fileintro.tex index cee6e9a..0d8429d 100644 --- a/fileintro.tex +++ b/fileintro.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% fileintro.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2007 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2009 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Prefazione", @@ -118,16 +118,15 @@ torneremo in sez.~\ref{sec:file_chroot}) equivale alla directory radice dell'albero dei file: in questo caso si parla di un \textsl{pathname assoluto} \itindsub{pathname}{assoluto}. Altrimenti la ricerca parte dalla directory corrente (su cui torneremo in -sez.~\ref{sec:file_work_dir}) ed il pathname è detto \textsl{pathname - relativo} \itindsub{pathname}{relativo}. +sez.~\ref{sec:file_work_dir}) ed il pathname è detto +\itindsub{pathname}{relativo} \textsl{pathname relativo}. -I nomi \file{.} e \file{..} hanno un significato speciale e vengono inseriti -in ogni directory: il primo fa riferimento alla directory corrente e il -secondo alla directory \textsl{genitrice} (o \textit{parent directory}) cioè -la directory che contiene il riferimento alla directory corrente; nel caso la -directory corrente coincida con la directory radice, allora il riferimento è a -se stessa. -\itindend{pathname} +I nomi ``\file{.}'' e ``\file{..}'' hanno un significato speciale e vengono +inseriti in ogni directory: il primo fa riferimento alla directory corrente e +il secondo alla directory \textsl{genitrice} (o \textit{parent directory}) +cioè la directory che contiene il riferimento alla directory corrente; nel +caso la directory corrente coincida con la directory radice, allora il +riferimento è a se stessa. \itindend{pathname} \subsection{I tipi di file} @@ -318,6 +317,9 @@ Linux, l'\acr{ext2} (e derivati). \subsection{Il \textit{Virtual File System} di Linux} \label{sec:file_vfs} +% articolo interessante: +% http://www.ibm.com/developerworks/linux/library/l-virtual-filesystem-switch/index.html?ca=dgr-lnxw97Linux-VFSdth-LXdW&S_TACT=105AGX59&S_CMP=GRlnxw97 + \itindbeg{Virtual~File~System} In Linux il concetto di \textit{everything is a file} è stato implementato @@ -589,11 +591,11 @@ di \index{inode} inode. La nuova directory avrà allora un numero di riferimenti pari a due, in quanto è referenziata dalla directory da cui si era partiti (in cui è inserita la -nuova voce che fa riferimento a \file{img}) e dalla voce \file{.} -che è sempre inserita in ogni directory; questo vale sempre per ogni directory -che non contenga a sua volta altre directory. Al contempo, la directory da -cui si era partiti avrà un numero di riferimenti di almeno tre, in quanto -adesso sarà referenziata anche dalla voce \file{..} di \file{img}. +nuova voce che fa riferimento a \texttt{img}) e dalla voce ``\texttt{.}'' che +è sempre inserita in ogni directory; questo vale sempre per ogni directory che +non contenga a sua volta altre directory. Al contempo, la directory da cui si +era partiti avrà un numero di riferimenti di almeno tre, in quanto adesso sarà +referenziata anche dalla voce ``\texttt{..}'' di \texttt{img}. \subsection{Il filesystem \textsl{ext2}}